Oggi per voi tre novità fresche fresche del panorama giallo/noir/thriller/mystery/etc........
Titolo: L'orlo dell'abisso Autori: Christian Dorph e Simon Pasternak
Casa editrice: Dalai editore Pag: 368
Costo: € 18,90
Uscito due giorni fa per la Dalai editore, L'orlo dell'abisso è nato a quattro mani dagli autori Christian Dorph e Simon Pasternak che collaborano insieme dal 2005 e hanno già scritto una trilogia che verrà pubblicata interamente da Dalai. L'orlo dell'abisso ci trascina in una nazione, la Danimarca, che spesso non vediamo come scenario dei libri che ci capitano sulle mani e faremo la conoscenza dei tre poliziotti che saranno i protagonisti della trilogia: Larsen, Rohde e Jasen. Una storia che cattura e dove il protagonista assoluto resta sempre lui, il delitto.
La trama:
Copenaghen, 1979. In una gelida domenica di fine ottobre, mentre il ministro delle Finanze uscente annuncia che «il Paese è sull’orlo dell’abisso», un importante uomo d’affari, Keld Borch, viene ritrovato ucciso in una sauna gay. Tre poliziotti, molto diversi tra loro e dalle storie personali complesse, sono chiamati a indagare: Ole Larsen, che assiste la moglie morente pur essendo innamorato di un’altra donna; Erik Rohde, che ha lasciato la compagna perché omosessuale ma dopo cinque anni scopre di amarla ancora; e Anita Jensen, impegnata in una battaglia contro l’ex marito violento per la custodia del figlio. Sullo sfondo delle lotte sociali degli anni Settanta – un decennio cupo e controverso anche nella Scandinavia modello – devono dipanare una matassa intricata, tra gli intrighi politici della guerra fredda, assassini psicolabili e l’oscuro passato collaborazionista della Danimarca. Un romanzo serrato, con un trio di personaggi indimenticabili, capace di unire i tempi del thriller mozzafiato d’Oltreoceano con la tradizione del poliziesco nordeuropeo.
Un passo:
«L’acqua del porto era nera e ripugnante. Non siamo sull’orlo dell’abisso, ma la direzione è questa. Rohde c’era già sull’orlo. Non riusciva a vedere la fine di quel triste anno, di quel decennio. Non riusciva nemmeno a vedere la fine di quella breve giornata. Tutto girava in tondo e sembrava troppo grande e impossibile da gestire, lui stesso girava in tondo in un vasto e indifferente anello intorno alla città per raggiungere un uomo con cui non aveva alcuna voglia di parlare, invischiato in una faccenda con cui non voleva aver niente a che fare.»
Gli autori:
Christian Dorph (1966) e Simon Pasternak (1971) hanno iniziato la loro collaborazione nel 2005, con il primo romanzo della trilogia – che verrà pubblicata interamente da Dalai editore – che vede protagonisti i poliziotti Larsen, Rohde e Jensen.
Titolo: Falso bersaglio Autore: Arne Dahl
Casa editrice: Masilio Pag: 432
Costo: € 18,50
Rimaniamo sempre in Scandinavia con la collana "giallosvezia" della Marsilio e diamo il benvenuto a Falso bersaglio di Arne Dahl uscito proprio ieri nelle librerie. Storie di tifosi, di violenza da stadio, storia di un omicidio, quello avvenuto al Kvarnen, noto locale di Stoccolma. Ma i crimini non sono finiti, altri ne seguiranno ad infuocare l'atmosfera e allora il Gruppo A, gli sbirri maledetti, dovrà darsi da fare per riuscire a venire a capo di terribili misfatti.
La trama:
Al Kvarnen, noto locale di Stoccolma, dopo una partita di calcio deludente per i padroni di casa viene ucciso un giovane tifoso. Un caso di routine, ben lontano da quelli cui è abituato il Gruppo A, ma visto che l'unità speciale per i crimini internazionali è stata sospesa, Paul Hjelm e Kerstin Holm finiscono per doversi occupare anche di un banale regolamento di conti tra tifoserie rivali. E per scoprire ben presto che i testimoni del Kvarnen nascondono qualcosa. Dopo quell'omicidio, una serie di crimini di ben altro calibro colpisce al cuore una delle bande più agguerrite della malavita organizzata, e una singolare caccia a una vulnerabile coppia di giovani ha inizio lungo le strade del sud della Svezia. Nell'esplosione di violenza che sconvolgerà l'estate svedese, la nuova sfida del rinato Gruppo A porta gli "sbirri maledetti" di Jan-Olov Hultin a confrontarsi con criminali dei Balcani e cricche neonaziste, in un'indagine aperta su più fronti, dove sottile scorre il filo dell'ideologia e del sangue cattivo. Affermatosi come uno dei massimi scrittori di genere del Nord, con il suo sguardo profondo sulla complessità della vita, Arne Dahl dà prova della sua rara capacità di mettere a fuoco lo stato della società, confermandosi maestro di suspense e realismo.
L'autore:
Arne Dahl è lo pseudonimo di Jan Arnald (1963), editor, scrittore, critico letterario, che vive a Stoccolma, dove collabora con l'Accademia di Svezia. Autore di romanzi e racconti, tradotto in diciannove lingue, Dahl ha raggiunto le classifiche internazionali con la serie del Gruppo A, premiata tra l'altro più volte con il Deutscher Krimipreis, di cui questo è il terzo romanzo pubblicato in Italia, dopoMisterioso e La linea del male.
Titolo: La voce dei morti Autore: Simon Beckett
Casa editrice: Bompiani Pag: 448
Costo:€ 19,90
Torna l'antropologo forense David Hunter con una nuova avventura dal titolo: La voce dei morti, uscito ieri per la casa editrice Bompiani. Come ci dice lo strillo in copertina "niente rimane sepolto per sempre" e così deve pensarla anche il nostro antropologo, ora sulle traccie di un serial killer di ragazzi che è da poco fuggito di prigione. La ferocia di Jerome Monk, il serial killer, è risaputa e la notizia della sua fuga ha gettato le panico Connors, il poliziotto che aveva condotto le indagini, e Sophie, la psicologa che era stata coinvolta. Ma la personalità di Monk è veramente complessa e più Hunter scava più scopre che non è Monk il responsabile, ma forse i carnefici sono i meno sospettabili.
La trama
“Uno. Due. Otto. I numeri della dissoluzione.È in base a questa proporzione che tutti gli organismi – piccoli e grandi – si disgregano.Nell’aria, nell’acqua, nella terra.A parità di clima, la decomposizione di un corpo sommerso richiederà il doppio del tempo necessario a un corpo esposto in superficie.Sotto terra, ci vorrà un periodo otto volte maggiore.Uno, due, otto. Una formula semplice – e una verità ineludibile.”
“QUANTO PIÙ PROFONDAMENTE È SEPOLTO UN CORPO, TANTO PIÙ A LUNGO RESISTE AL DISFACIMENTO.”“A prima vista avrebbe potuto essere qualsiasi cosa – una pietra, una radice imputridita – fino a quando non ci si avvicinava.Era una mano in decomposizione, con le ossa visibili attraverso brandelli di carne, quella che spuntava dalla terra bagnata.” Tutti erano sicuri si trattasse di una delle vittime adolescenti di Jerome Monk, il serial killer delle brughiere del Dartmoor, e che ci fossero solo altre due vittime da ritrovare, le gemelle Bennett.Le ricerche non avevano tuttavia dato frutti, e con Monk al sicuro dietro le sbarre, si erano presto arenate. Per l’antropologo forense David Hunter, e per tutta la squadra che aveva lavorato al caso, la vita era andata avanti.E il sonno eterno delle gemelle era continuato indisturbato. Adesso, a otto anni dal ritrovamento di quel cadavere seppellito nella brughiera, si apre però uno scenario da incubo.Monk è fuggito di prigione e per qualche oscuro motivo sembra dare la caccia a chiunque abbia partecipato a quelle infruttuose ricerche.Hunter, tornato nelle brughiere del Dartmoor in risposta a una disperata richiesta di aiuto, si rende conto lentamente che nulla è come sembra. Mentre la spirale di violenza innescata da Monk si stringe intorno a lui, appare sempre più evidente che il passato non è affatto morto e sepolto.
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