Titolo: Britannia Mews Autrice: Margery Sharp
Casa editrice: Astoria Pagine: 384
Prezzo: € 18,00
C'è una casa editrice milanese che mi sta affascinando sempre di più, l'Astoria. Un catalogo davvero interessante che porta alla luce scrittrici del passato, romanzi meno conosciuti ma che merita di essere letti e conosciuti dal pubblico. Il 25 gennaio uscirà Britannia Mews di Margery Sharp; pubblicato a metà anni '40, ma ambientato verso la fine dell'Ottocento, il romanzo parla di una giovane ragazza ricca e viziata che si ritrova a vivere in uno dei quartieri poveri di Londra.
Il nome dell'autrice forse non vi suonerà familiare ma per tutti quei lettori che sono stati bambini tra gli anni '80 e '90 Le avventure di Bianca e Bernie lo conosceranno di sicuro. Ecco, Margery Sharp è l'autrice dei racconti a cui si è ispirata la Disney.
La trama:
Il romanzo è ambientato a Britannia Mews, un quartiere di Londra nato per ospitare gli stallieri e i cavalli delle ville che davano sull’elegante Albion Place, diventato poi nel corso di mezzo secolo quartiere misero e degradato, poi bohemienne, poi alla moda, ma sempre con una fama poco raccomandabile per i borghesi di Londra. Viverci diventa un segno esistenziale, un giudizio sulle scelte di vita della protagonista, Adelaide Culver. Ragazzina di buona famiglia, da subito poco incline ad accettare le convenzioni sociali con le loro regole e, in un certo senso, il loro vuoto, si innamora del maestro di disegno e contro il parere della famiglia, lo sposa. Questo ovviamente determinerà tutto il corso della sua vita e l’allontanamento dalla famiglia, dagli zii, dalla cugina Alice, dal fratello Treff e da tutto il suo mondo. Presto il marito si rivela essere un alcolizzato e i due vivono grazie a una piccola rendita di lei. Passano alcuni anni e, forse involontariamente forse no, Adelaide causa la morte del marito. L’inchiesta la proscioglie, ma una vecchia orribile, soprannominata la Scrofa, la ricatta e le impedisce di realizzare il suo sogno: tornare a casa. Adelaide è prigioniera, di sé e dei suoi sogni infranti prima ancora che della ricattatrice. Un giorno, per caso, incontra Gilbert, un gentiluomo che come lei è fuori del proprio ambiente sociale ma non sembra dispiacersene troppo. Gilbert, di cui Adelaide si innamora e con cui condividerà l’esistenza, le dimostra che il ricatto che sta subendo è inconsistente: a questo punto la nostra eroina potrebbe tornare a casa, ma d’un tratto si scopre orgogliosa della propria vita, strana e fuori delle convenzioni, certo, ma più interessante. I due creano un Teatro delle marionette, perché l’unica cosa davvero straordinaria che avesse fatto il marito di Adelaide era stato costruire, durante un soggiorno in Francia, delle marionette bellissime e questo regalerà loro una certa agiatezza economica, che però non li farà traslocare da Britannia Mews.
L'autrice:
http://whois-charlie.blogspot.com/2012/01/versatile-blogger.html QUI C'è QUALCOSA PER TE ;D
RispondiEliminaoh. Lo terrò d'occhio senz'altro. Già m'immagino una Emma austeniana che si ritroverà a lottarei nelle cittadine povere di Londra XD
RispondiElimina*inizia a farsi un film*