Titolo: Zia Antonia sapeva di menta Autore: Andrea Vitali
Casa editrice: Garzanti Pagine: 154
Prezzo: € 13,90
Tantissimi libri usciranno il 17 novembre e uno di questo è il piccolo libriccino di Andrea Vitali che ci racconta una storia dal profumo forte e penetrante come quello della menta. Ed è questo il profumo che si espande intorno a zia Antonia.
Zia Antonia sapeva di menta è un romanzo ricco di sentimenti, di ricordi e di tenerezza che saprà arrivare dritto al cuore del lettore.
La trama:
«Aglio, cipolle, rape, ravanelli e porri sono verdure indigeste che non diamo mai agli ospiti della casa!» Suor Speranza ne è sicura: nel minestrone che ha distribuito ai pazienti della Casa di Riposo di Bellano l'aglio non l'ha fatto mettere di sicuro. Allora come mai Ernesto Cervicati, entrando nella stanza di zia Antonia, ha sentito quell'odore, invece dell'aroma inconfondibile e fresco della menta? Ernesto conosce bene il rassicurante profumo delle mentine di cui è golosa la sua anziana parente. Certo meglio di suo fratello Antonio, che della zia non ha mai voluto saperne: gli interessava molto di più Augusta Peretti, una trentacinquenne ossigenata e vogliosa, nonché figlia di salumiere. Ernesto invece aveva accolto zia Antonia in casa sua e l'aveva accudita per tre anni, finché lei, un po' per non gravare troppo sul nipote, un po' per pudore, aveva deciso di trasferirsi all'ospizio. Quel sorprendente odore d'aglio è un piccolo enigma. Forse è l'indizio di qualcosa di più grave. A indagare, oltre a Ernesto e all'energica suor Speranza, si ritrova anche il dottor Fastelli, medico dal carattere gioviale ma di grande sensibilità. Intorno a questo profumato mistero, Andrea Vitali costruisce un romanzo carico di tenerezza, una di quelle storie che, come zia Antonia, ti accarezzano in un fresco abbraccio. Per poi regalarti, alla fine, una sorpresa.
GLI INGREDIENTI DEL NUOVO ROMANZO DI ANDREA VITALI
Una testa d'aglio: perché è un forte odore d'aglio nella stanza di zia Antonia a insospettire Ernesto Cervicati.
Due scatole di mentine: quelle di cui è ghiotta zia Antonia. Quel suo aroma di menta, che ti accarezzava ogni volta in un fresco abbraccio, è un ricordo tenero e indimenticabile.
La pentola del minestrone: è la saporita cena delle anziane ospiti della Casa di Riposo di Bellano, dove ora vive zia Antonia. Un tubetto di vegetallumina: perché con l'età, lo sappiamo, i dolori… E la vegetallumina è un toccasana.
Due fratelli rivali: Ernesto e Antonio Cervicati: il primo si occupa da sempre della zia, il secondo ha preferito Augusta Peretti, trentacinquenne ossigenata, nonché figlia di salumiere.
Suor Speranza: guida la casa di riposo bellanese con piglio militaresco. Le basta uno sguardo per zittire ospiti e visitatori.
La filiale della Banca del Credito Orobico: custodisce i risparmi di zia Antonia. Il dottor Fastelli: medico gioviale ma di grande sensibilità.
Zia Antonia: profuma di menta. C'è altro da aggiungere?
Dicono del libro:
«Un artigiano della parola, un affabulatore fuori ordinanza.»
Bruno Quaranta, «ttL – La Stampa»
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