Titolo: L'ultimo settembre Autrice: Elizabeth Bowen
Casa editrice: Neri Pozza Pagine: 304
Prezzo: € 14,50
Amanti dei period drama? Amanti dei romanzi storici? Neri Pozza ha in serbo per voi una sorpresa graditissima!
Oggi 17 novembre esce la riedizione di un romanzo molto famoso e apprezzato: L'ultimo settembre di Elizabeth Bowen, secondo romanzo della scrittrice irlandese pubblicato in patria nel lontano 1929. In Italia approdò per la prima volta nel 1987 per la casa editrice La tartaruga e ora finalmente Neri Pozza ci offre di nuovo la possibilità di assaporare queste pagine.
Ambientata nell'Irlanda degli anni '20, la storia ci racconta della progressiva decadenza dell'aristocrazia anglo-irlandese osservando le gesta della famiglia Naylor.
Un romanzo sullo smarrimento di una società e dei giovani che popolano la dimora di Danielstown.
Da questa storia è stato tratto un film nel 1999, uscito in Italia nel 2001, dal titolo The last September (titolo originale del romanzo) diretto da Deborah Warner con la bravissima Maggie Smith nei panni di Lady Myra Naylor.
La trama:
Irlanda, Contea di Cork, 1920. Seria e composta come si conviene a una diciottenne dell'aristocrazia anglo-irlandese, i capelli intrecciati coi nastri che scendono in bella mostra sulle spalle, la candida camicia coi fiori bianchi che esaltano la sua giovanile innocenza, Lois accoglie insieme con Sir Richard e Lady Naylor, gli zii coi quali vive dopo la prematura scomparsa dei suoi genitori, i coniugi Montmorency, ospiti attesi da tempo nella grande dimora di Danielstown. L'ampia facciata della casa fissa fredda il declivio dei prati, i cani trotterellano nell'atrio, quando Francie Montmorency, la mano a proteggere la veletta viola agitata dal vento, e suo marito Hugo oltrepassano la soglia della villa in cui hanno vissuto dodici anni prima gli spensierati anni della giovinezza. Raggiungeranno la camera blu, la stanza degli ospiti con i gerani sul tavolo da toilette , il grande letto e un fresco odore di cretonne appena candeggiato. Divideranno le ore con Sir Richard e Lady Naylor, affettuosi amici di sempre, con Lois, così impaziente di vivere e di amare, con Laurence, l'altro nipote dei Naylor, un giovane intellettuale dall'aspetto etereo la cui vita emotiva trascorre futilmente in attesa del prossimo pasto. Giocheranno a tennis nei campi allestiti attorno alla villa, dove accorreranno i rampolli dell'aristocrazia anglo-irlandese, fanciulle meravigliose e fanciulle che nessuno vuole sposare, colonnelli e giovani ufficiali che animeranno le danze e allieteranno gli astanti con la loro galanteria. Ma non rivivranno gli spensierati anni della loro giovinezza. Danielstown è, infatti, la stessa soltanto per occhi distratti ed estranei. I davanzali bianchi mostrano bolle di vernice, come se la casa abbia trascorso un giorno ai tropici. Dalle pareti, le foto di reggimenti, dei Naylor riuniti, dei vicini di casa di una generazione precedente, emanano una vaga cupezza. Sulle librerie sfila una parata di elefanti di ebano di cui nessuno ricorda l'origine. Sui campi di tennis, nei giorni di pioggia, si riversa il bestiame. E tra un tè e l'altro, una partita di tennis e l'altra, gli aristocratici ospiti discorrono smarriti della guerra che già insanguina le strade della Contea chiedendosi «cosa fare oltre a cercare di non farci caso». Magnifico romanzo sul tramonto dell'aristocrazia anglo-irlandese al tempo dell'efferato conflitto tra l'ira, l'esercito repubblicano irlandese, e i Black and Tans inglesi, L'ultimo settembre apparve per la prima volta nel 1929 e incontrò subito il favore della critica. Nel decennio successivo, l'opera di Elizabeth Bowen fu unanimemente accostata agli scritti di Virginia Woolf, E. M. Forster e Henry James.
Dicono del libro:
«Grandioso romanzo della decadenza e della fine della riottosa aristocrazia angloirlandese letteralmente circondata dal fuoco e poi distrutta, mentre compie i suoi riti, dalla guerra d'indipendenza irlandese contro la Perfida Albione».
Laura Lilli, la Repubblica
«Non si può non pensare a Henry James, alla Woolf, a Ivory leggendo questo gran bel romanzo... La sua intensità intima, fotografica, storica è stupefacente. Scritto nel 1929... dipinge la vita elegante quanto superflua di una famiglia anglo-irlandese e dei suoi infiniti ospiti (per vacanze, chiacchiere, tè, tennis) nella casa patrizia del Cork... Al centro, una nobiltà moribonda che, tra un pasticcino e l'altro, si chiede davanti alla guerra "cosa fare oltre a cercare di non farci caso"».
Susanna Nierenstein, il Venerdì di Repubblica
Susanna Nierenstein, il Venerdì di Repubblica
«Amata dalla critica e da un vasto pubblico di lettori... a Oxford Elizabeth Bowen costituì, per autori come Isaiah Berlin, il centro stesso della vita sociale e culturale».
The Guardian
«Un romanzo brillante... Una straordinaria combinazione di commedia sociale e tragedia privata».
The Times Literary Supplement
La copertina della prima edizione:
La copertina inglese:
Alcune immagini tratte dal film:
L'autrice:
Elizabeth Bowen è una delle più grandi scrittrici irlandesi, nata a Dublino nel 1899. Autrice di numerosi romanzi di successo, tra i quali La casa a Parigi (The House in Paris, 1935), La morte del cuore (The Death of the Heart, 1938, di prossima pubblicazione in questa stessa collana), Nel cuore del giorno (The Heat of the Day, 1949), ricevette la laurea honoris causa in letteratura dal Trinity College di Dublino e dall'Università di Oxford, e nel 1948 fu insignita dell'onorificenza britannica CBE - Commander in the Order of the British Empire. È morta nel 1973.
Nessun commento:
Posta un commento