mercoledì 9 febbraio 2011

Per imparare a volare

Recensire libri per me è un piacere e questo è dovuto a tante motivazioni. Per prima cosa, adoro leggere e instillare negli altri la mia stessa passione è una missione che ho fin da quando sono piccola; secondo, mi piace scrivere e recensire un libro è un po' come contribuire, anche se in piccolissima parte, alla scrittura del libro stesso. Adesso non vi sto ad annoiare con il seguito dell'elenco, che può essere decisamente lungo, ma voglio passare subito a parlarvi di un libro che merita di essere letto. 
Un po' di tempo fa ho comprato un libro, in uno dei miei raptus compulsivi, che dalla copertina, a dire la verità, non prometteva grandi cose. Si tratta di Lezioni di volo per principianti di Beth Hoffman. Sicuramente il titolo può trarre in inganno o per lo meno a me non piace, in quanto credo che faccia scivolare il romanzo all'interno della categoria "romanzetti senza arte né parte", ma non è assolutamente così. Anzi. 
Non posso dire di averlo letto tutto d'un fiato e questo non assolutamente a causa del libro stesso ma dei miei impegni universitari; nonostante la lettura "a tappe", devo dire che Lezioni di volo per principianti è riuscito ad entrarmi dentro in maniera decisiva. 
La trama non è complicata, al contrario è estremamente lineare e scevra di grandi colpi di scena, ma questo andamento lento dà al romanzo una grandezza di respiro e una serenità di racconto che da tempo non mi capitava di leggere. 
Qui sotto vi riporto la trama: 
Un’amica. Ecco cosa vorrebbe più di ogni altra cosa Cecelia Rose Honeycutt, detta CeeCee. Un desiderio normale, per una dodicenne. Ma CeeCee, fuori dalla scuola, evita i coetanei, per sfuggire alle loro battute e alle domande inopportune sulle stramberie di sua madre, che se ne va in giro vestita a festa con fascia e corona da reginetta di bellezza: quanto basta per farne lo zimbello di quella piccola città. Mentre suo padre è sempre assente, con la scusa del lavoro, CeeCee deve prendersi cura della mamma, nei suoi momenti di follia e in quelli di tristezza, quando fa volare i piatti in cucina imprecando contro le bugie del marito e quando dimentica di lavarsi, con lo sguardo fisso nel vuoto.
Sono i libri gli unici amici di CeeCee, le storie il suo unico rifugio: un mondo fantastico scoperto grazie alla signora Odell, la vicina ottantenne la cui colazione della domenica ha il sapore di una famiglia vera.
Finché, un giorno, la mamma perde la vita in un incidente. Il padre di CeeCee sembra non vedere l’ora di affidarla a una prozia, spuntata all’improvviso con l’intenzione di occuparsi della bambina. Messo qualche romanzo in valigia, CeeCee parte con la bizzarra zia Tootie alla volta di una lontana città del Sud. Là, sarà accolta da un mondo variopinto e profumato tutto al femminile: da Miz Goodpepper – che crede nel karma e nel kamasutra ma anche in qualsiasi rimedio antietà – a Oletta, la cuoca di colore, che custodisce gelosamente la ricetta dei suoi favolosi dolcetti alla cannella. Un mondo pronto ad amarla e a proteggerla. E a infonderle tutto il coraggio necessario per spiccare il volo nella vita. 
QUI invece trovate un piccolo brano che avevo riportato per Teaser Tuesdays.

Da come avete potuto leggere, la storia di CeeCee è una storia di crescita ed è descritta con una limpidezza di linguaggio che è impossibile non crescere insieme a lei, anche perché ad aiutarla in questo suo cammino ci sono delle grandi donne. 
Non è perché sono femminista (convintissima), ma questo romanzo quasi non presenta per nulla personaggi maschili, se si eccettua il padre di CeeCee che non è proprio l'uomo migliore del mondo, e credo che sta proprio in questo la sua grandezza. Qui ogni donna ha sua caratterizzazione che la rende completamente diversa dalle altre, ognuna di loro entra nella vita di Cecelia per renderla una bambina migliore, che a sua volta sarà anch'essa una grande donna in futuro. 
E come CeeCee, anche il lettore, rompe il suo guscio e comincia ad uscire alla scoperta di questo nuovo mondo e piano piano si affeziona sempre di più a questi personaggi che hanno preso a colorare la vita di Cecelia. Insieme a lei iniziamo ad a voler bene alle stranezze di Miz Goodpepper, donna eccentrica e anticonformista, alla bontà della signora Odell, al sempre presente ottimismo di zia Tootie e sopratutto alla grandezza d'animo di Oletta. Tutte hanno da dare qualcosa e CeeCee sa che la loro presenza sul suo "Grande libro della vita" è una ricchezza da custodire gelosamente. 
Per salvare Cecelia Rose Honeycutt (il titolo inglese è Saving CeeCee Honeycutt), sarà necessario un viaggio spirituale, che è anche un viaggio fisico, geografico. 
 Da Willoughby, Ohio, si troverà sulla strada che la condurrà a Savannah, Georgia, la terra di sua madre, quel sud di cui le ha tanto parlato, ma che lei non ha mai visto e di cui conosce solo gli stereotipi. E da yankee, come CeeCee stessa si definisce, si troverà catapultata nel calore e nell'ospitalità della gente del sud. Sarà la Georgia, quindi, la casa che sceglierà di abitare, il luogo dove mettere le proprie radici. Solo ora e in questo posto sente di essere completamente se stessa e di essere finalmente accettata per quello che è. 
Impossibile non amare questo libro. Il modo in cui tutto viene descritto è così reale che è un peccato non poterci vivere dentro e l'unico rimpianto è quello di non poter stare anche tu lettore in mezzo a questi personaggi, salvando case insieme a zia Tootie o mangiando una buonissima fetta di torta alle pesche fatta da Oletta. 
Un libro che infonde ottimismo e ti apre alla vita, perché come dice a Cecelia la sua mamma: 

È il modo in cui sappiamo sopravvivere alle ferita della vita
 che ci dà forza e bellezza

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