Titolo: Cappuccetto rosso sangue/Red riding hood
Autrice: Sarah Blakley-Cartwright
Casa editrice: Mondadori/Little, Brown and Company
Pag: 288/329 Costo: € 17 / $ 9,99
Prima di partire a parlare di questo libro devo spiegare perché mai questa volta la copertina e le informazioni riguardo al libro sono doppie. Beh, è semplicissimo! Ho deciso di leggere Red riding hood in lingua originale (ogni tanto mi prende la smania di leggere cose in lingua) quindi, a rigor di logica, il libro che dovrei presentarvi è quello della versione americana, ma dal momento che non credo che molte/i di voi abbiano il mio stesso gene pazzo che mi spinge a leggere in inglese (ma anche in francese, spagnolo, tedesco e portoghese...ah la pazzia!), ho deciso di mettervi anche la versione in italiano che uscirà presso la Mondadori il 29 marzo.
Dopo questo preambolo iniziale, direi di passare direttamente al libro!!
La trama credo che ormai sia nota ai più, ma a scanso di equivoci ve la riporto qui sotto.
Valerie è nata e cresciuta in un villaggio stretto in una morsa di terrore: un Lupo, un essere mostruoso e sovrannaturale, ne uccide ferocemente gli abitanti. Valerie però non ha paura: non ne ha mai avuta, fin da quando, da bambina, l’ha incontrato e lui non l’ha nemmeno sfiorata. Ora che è una donna, spera di capirne la ragione, così come spera di potersi ribellare alla legge del luogo, rifiutare un fidanzamento forzato e abbandonarsi al suo vero amore. Intanto, il Lupo sta per rivelare il suo volto. Una favola dark potente, romantica e terrificante.E per chi se l'avesse perso (o semplicemente voglia rivederlo), ecco il trailer del film
Ma adesso passiamo a quello che (forse) vi interessa di più: la recensione!!
Questa volta sarò molto più ironica del solito, non perché il libro non mi sia piaciuto, anzi, ma perché credo che dia più brio alla storia! Spero non vi dispiaccia^^
Bisogna subito mettere in chiaro una cosa: il libro è nato insieme al film, poi stabilire se è nato prima l'uovo o la gallina è difficile, ma ciò che appare chiaramente è che uno è lo specchio dell'altro. Perché dico questo? Sicuramente starete obiettando che il film non è ancora uscito qui in Italia (infatti esce il 22 aprile) e che non posso parlare come se l'avessi visto, ma vi assicuro che quando (e se) leggerete questo libro ve ne renderete sicuramente conto.
Chi volesse leggerci un po' di Twilight tra le righe di Cappuccetto rosso sangue non farà fatica a trovare degli elementi in comune, ma va detto che ogni triangolo amoroso che si rispetti tende sempre a funzionare alla stessa maniera. Mi spiego meglio: Valerie è la ragazza più particolare del villaggio, a differenza delle sue coetanee non cerca disperatamente l'attenzione dei baldi giovanotti che girano per le strade e i campi del paese di Daggorhorn, lei si sente diversa, più maschiaccio potremmo dire. E cosa succede a Valerie? Neanche a dirlo cade ai suoi piedi il ragazzo più figo e più ricco di tutto il villaggio, quello per cui tutte le sue amiche sospirano e sognano ad occhi aperti, Henry Lazar e la fortuna è così tanto benevola che egli viene accettato dai genitori di Valerie per divenire il promesso sposo della ragazza. Ma come per ogni favola che si rispetti, il lieto fine non potrebbe arrivare così presto, anche perché sennò dopo neanche cento pagine il libro sarebbe finito! A incasinare le cose ci pensa Peter, compagno di giochi di Valerie quando erano piccoli e che si era allontanato dalla città insieme al padre per una colpa commessa da quest'ultimo. Peter è la prima cotta di Valerie e rivederlo dopo dieci anni scatena nella nostra protagonista un certo effetto, anche perché il ragazzo, diciamocelo, è cresciuto bene!!
Neanche a dirlo tra i due scoppia l'ammmore, o meglio si riaccende quel sentimento che era rimasto custodito nei loro cuori, ma l'amore non è bello se non c'è da soffrire (vorrei sapere chi per primo ha pensato a questa cosa...ma non poteva farsi gli affari suoi??) e quindi i nostri due poveri piccioncini si ritrovano con una bella gatta da pelare...ops Lupo! Sì, perché il Lupo, che da anni distrugge la serenità del ridente paisello, ha deciso di far fuori un abitante del villaggio. È Lucy, la sorella maggiore di Valerie, la ragazza perfetta: altruista, ubbidiente, bella e brava.
Perché il Lupo ha deciso di ucciderla? Ma soprattutto perché il Lupo ha deciso di rompere il patto? (Il patto era: noi ti diamo degli animali da sacrificare e tu non ci ammazzi!!)
Ora il villaggio di Daggorhorn, se prima non era sicuro, adesso non lo è per niente e per ovviare al problema viene chiamato ad investigare padre Salomon, il quale cercherà in tutti i modi di tirare fuori dalla bocca dei daggorhorniani chi è il Lupo. Sì, mi sono scordata di dirvi che il Lupo non è un lupo qualunque (questo penso che l'avevate capito), ma è...rullo di tamburi... un werewolf alias un lupo mannaro che di giorno riprende la sua forma umana.
Detto questo, il gioco ha inizio: tutti possono essere il Lupo. Inevitabilmente i sospetti di Valerie si barcamenano tra i due boys che si contendono il suo cuore: Harry sembra nasconderle qualcosa con quel suo atteggiamento di ragazzo perfetto e Peter, beh Peter è l'incarnazione del bellissimo jerk/stronzo/tiportosullacattivastrada verso cui ogni ragazza è irrimediabilmente attratta!
Per capire chi è il Lupo, Valerie deve fare chiarezza nei suoi sentimenti, perché a volte l'ovvio ci viene sventolato sotto al naso ma noi non ce ne accorgiamo!
E con questo vi lascio sulle spine (ancora per poco, il 29 marzo il libro potrà essere vostro) perché se dicessi di più, rischierei di spoilerare il colpo di scena che a suo modo c'è. Non per niente il libro ha in parte il sapore del thriller.
Il libro scorre via veloce e la scrittura si presta molto ad essere cinematografica (come ho detto sopra), i personaggi si fanno apprezzare anche se non sfuggono a qualche clichè e la trama è godibile.
Personalmente amo molto le favole e Cappuccetto rosso sangue vuole essere una riscrittura moderna della arcinota Cappuccetto rosso. Ma chi si aspetta una ripresa dei temi affrontati da Perrault può restare un po' deluso, qui non c'è nessun lupo/uomo che attira a sé le ragazze per rubarle la loro purezza (leggeteci virginità), qui siamo di fronte ad un lupo mannaro.
Il libro cavalca sicuramente l'onda del momento che vede le favole gotiche andare per la maggiore, ma alla fine che c'è di male? Il libro è piacevole ed è propedeutico ad un film che, per chi lo volesse vedere, si prospetta intrigante. E poi ammettiamolo, chi di voi fanciulle non vorrebbe essere nei panni di Valerie, stretta
nella morsa (direi piacevole) di due aitanti giovanotti?
P.S.= Ho evitato tutta la diatriba sulla regia del film: Catherine Hardwicke sì, Catherine Hardwicke no. Questo è un blog di libri, lascio ai miei compari blogger cinefili la discussione dell'argomento!
VOTO DEL BLOG:
Good Book. Libro gradevole, per una lettura spensierata.
L'autrice:
Recentemente laureata al Barnard College. È cresciuta a Los Angeles e in Messico. Ora scrive a New York e a Los Angeles.