Avevo comprato il libro appena uscito, ma per causa di forza maggiore (leggi -> studio), sono riuscita a tenerlo tra le mie mani e a leggerlo solo pochi giorni fa.
Dico pochi giorni fa perché, nonostante le sue quasi 600 pagine, questo libro si legge tutto d'un fiato e il lettore giunge alla fine del romanzo con la stessa velocità con cui si beve un bicchier d'acqua.
Vi riporto qui sotto la trama così da darvi la possibilità di entrare nel mondo creato dalla Morton.
È il 1913 e sulla costa dell'Inghilterra una nave è pronta a salpare per l'Australia: a bordo, tra i passeggeri in cerca di fortuna e i rudi marinai intenti alle manovre, una bambina di quattro anni, Neil, stringe il prezioso libro di favole che le ha regalato la misteriosa Autrice, Eliza Makepeace. Che dovrebbe prendersi cura di lei, ma l'abbandona sul ponte. Distratta dalle attenzioni di un bimbo più grande che la invita a giocare, Neil non si accorge che il rombo dei motori si fa più incalzante, e la nave lascia il molo diretta verso il mare aperto. Dopo una traversata che sembra infinita, quando il transatlantico arriva a destinazione, la piccola si ritrova sperduta nel porto di Maryborough: è smarrita, non ricorda il suo nome e tutto ciò che le è rimasto è una valigina bianca che contiene qualche vestito e quel bellissimo libro di fiabe. Per Hugh, il capitano del porto, quella delicata creatura pare piovuta dal cielo, a consolare lui e la moglie della loro sterilità. Da quel momento sarà sua figlia. Solo la sera del suo ventunesimo compleanno Neil apprende dal padre il segreto delle sue origini e la sua vita cambia per sempre.Quello che viene riportato nel breve scorcio della trama è solo l'inizio della storia, una storia complessa e densa di mistero che avvolge il lettore e lo fa viaggiare nel tempo. Sì, perché le vicende narrate si svolgono su più piani temporali, quattro per l'esattezza, e per ogni piano temporale troviamo una donna a guidarci attraverso gli avvenimenti che si susseguono nel libro.
In una verde Cornovaglia, i primi anni del Novecento vedono come protagoniste Eliza Makepeace, l'enigmatica Autrice, creatrice di favole capaci di ammaliare chiunque, e sua cugina Rose Mountrachet, fragile fanciulla la cui vita venne cambiata radicalmente dall'arrivo di Eliza.
Poi c'è Nell che, durante gli anni Settanta, cerca disperatamente di rimettere insieme i pezzi di un puzzle che la vede protagonista. Scoperta la verità riguardo le sue origini, Nell sente la necessità di andare a fondo di quel mistero. Chi era l'Autrice? Perché l'aveva lasciata da sola su un transatlantico diretto in Australia? Che cos'era quel libro di favole che aveva portato con sé nella piccola valigia che l'aveva accompagnata durante il suo viaggio? Domande che vogliono trovare una soluzione e che spingono Nell a ripercorrere a ritroso il viaggio che l'aveva portata nel continente australiano, per approdare sulle coste della Cornovaglia dove tutto aveva avuto inizio.
Infine c'è la nipote di Nell, Cassandra, che si vede piombare tra le mani un'eredità inaspettata quanto misteriosa. Siamo nel 2005, Nell è morta e Cassandra è diventata padrona, grazie a sua nonna, di un piccolo cottage situato su una scogliera a picco sul mare. E il cottage è nei presso della città di Tregenna, Cornovaglia.
Inutile dire che i destini di queste donne sono tutti intrecciati tra loro e la bravura della Morton è guidare il lettore indizio dopo indizio nell'affascinante scoperta di questi personaggi.
Uno arrivato a questo punto potrebbe chiedere: ma il giardino, dov'è?
Il giardino permea tutta la storia, perché esso è la costante nello scenario in cui vediamo muoversi le varie protagoniste di questo libro, nelle varie epoche storiche.
Creato da Eliza per permettere alla sua amata cugina di avere un posto dove poter stare all'aperto senza essere infastidita dalla presenza opprimente della madre, il giardino riporterà alla memoria di Nell frammenti di una vita vissuta che credeva aver dimenticato per sempre e, infine, guiderà Cassandra alla soluzione del mistero.
Luogo incantato e prezioso, questo giardino ha visto sprigionarsi la potente immaginazione di Eliza e allo stesso tempo ne ha conosciuto anche la sua reclusione. E quel labirinto, che ne costituiva l'accesso, ha finito per chiudersi imprigionando colei che abitava nel piccolo cottage.
Sebbene non sia un giallo, la tensione rimane alta fino alle ultime pagine. Allo stesso modo di Nell e Cassandra, ogni lettore farà le proprie congetture e anche se indovinasse ciò che realmente successe, come è accaduto a me, non per questo il racconto perderebbe il suo pathos.
Devo dire che questa storia mi ha davvero stregato e l'irrefrenabile fantasia dell'Autrice, di Eliza, ha contagiato anche me. Difficile non trovare ispirazione dai suoi racconti. Un monito a sprigionare la propria voglia di scrivere.
Che dire, da leggere. Un libro su un mistero che ha attraversato tutto il Novecento. Un libro che cattura il lettore perché anch'esso, in fin dei conti, è un labirinto.
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