venerdì 31 dicembre 2010

Le Café des écrivains - V -



Le Café des 


écrivains


 
Finalmente dopo un mese riesco a postare una nuova puntata di Le Café des écrivains, la rubrica del venerdì sui grandi classici della letteratura di tutti i tempi. 
Per la puntata di oggi ho pensato ad un  libro che ormai ho letto parecchio tempo fa, ma che credo valga la pena riprenderlo in mano. Stiamo parlando di un classico novecentesco della letteratura tedesca, Narciso e Boccadoro di Herman Hesse. 
L'incontro con questo libro è avvenuto quando andavo al liceo, uno dei tanti libri che i prof fanno leggere, ma devo dire che l'ho fatto con piacere. Di Hesse avevo già letto Siddharta, come molti di voi credo, quindi è stato piacevole addentrarmi nel medioevo (epoca che amo molto) visto attraverso gli occhi di questo grande scrittore. 
Ecco la trama in breve:  

Nel Medioevo leggendario del cattolicesimo monastico si snoda la storia dell'amicizia fra il dotto e ascetico Narciso, destinato a una brillante carriera religiosa al riparo dalle insidie del mondo e della storia, e Boccadoro, l'artista geniale e vagabondo, tentato dall'infinita ricchezza della vita e segretamente innamorato anche della sua caducità. Ripercorrendo una delle epoche storiche che più gli sono congeniali, Hermann Hesse riflette sul tema, centrale nella sua poetica, del contrasto fra natura e spirito, fra eros e logos, fra arte e ascesi, alla ricerca di una loro possibile integrazione. "Narciso e Boccadoro" pone così al lettore - in un'accattivante, limpida fusione di favola simbolica e romanzo picaresco - i grandi, inquietanti interrogativi sulla condizione dell'uomo contemporaneo. 






Narziß und Goldmund, questo il titolo in tedesco, è sicuramente uno dei libri di Herman Hesse dove meglio viene esposta la sua filosofia, il contrasto tra natura e spirito nella ricerca continua della verità. I due personaggi del libro e che ne formano il titolo stesso sono le incarnazioni di questi due concetti. Narciso, lo spirito, è un brillante e promettente novizio. Il suo talento è così straordinario che tutti all'interno del monastero lo temono, anche i suoi superiori. Egli crede che la filosofia del controllare lo spirito possa tutto e instilla in lui una sicurezza tale da ritenersi possessore della verità. Narciso sa leggere nelle anime degli altri ed è quello che fa anche con Boccadoro. Quest'ultimo è uno scolaro del monastero dove vive anche Narciso e si distingue fin da subito per le sue spiccate qualità artistiche. Boccadoro è l'emotività, la capacità di sentire le cose e questa sua caratteristica verrà messa ancor di più in luce nel momento in cui egli sceglierà di vivere la sua vita vagabondando. Il suo diventa quindi un percorso attraverso i vari aspetti della vita stessa, le sue gioie e i suoi dolori, le sue luci e le sue ombre. Narciso rimarrà impressionato dalla ricerca dell'amico, arrivando così alla consapevolezza che non esiste la sola via dello spirito, ma al contrario la verità si può raggiungere anche attraverso i sensi. Alla rigida e solida persona di Narciso, Hesse affianca il dubbio e l'incertezza rappresentati dalla persona di Boccadoro.
Il finale del libro ci conduce, quindi, alla conclusione e sintesi del pensiero dello scrittore: l'erroneità di cercare il vero attraverso un solo strumento, quello dei sensi o quello dello spirito. Questo tipo di ricerca non potrà che essere insufficiente sia agli occhi del monaco che a quelli dell'artista; solo unendo le loro rispettive forze giungeranno alla meta. 

Credo che con questo romanzo Hesse sia riuscito appieno nel mostrare quale fosse il suo pensiero e la sua filosofia; con la semplicità di un racconto è riuscito a spiegare un concetto che, seppur non ostico, difficilmente viene compreso fino un fondo da tutti. Un buon libro che sa unire il piacere della lettura con quello della filosofia.

Qui sotto vi riporto alcuni passi: 

La semplicità fanciullesca della vita girovaga, la sua origine materna, il suo staccarsi dalla legge e dallo spirito, il suo abbandonarsi al destino, la vicinanza segreta e costante della morte, avevano preso da un pezzo l'anima di Boccadoro, imprimendole il loro marchio profondo. Ma in lui albergavano anche lo spirito e la volontà, egli era un artista, e ciò rendeva la sua vita più ricca e più difficile. Solo la scissione e il contrasto rendono ricca e fiorente una vita. Che sarebbero la ragione e la temperanza senza la conoscenza dell'ebbrezza, che sarebbe il piacere dei sensi, se dietro di esso non stesse la morte, e che sarebbe l'amore senza l'eterna mortale ostilità dei sessi? 

Ma come vuoi morire un giorno, Narciso, se non hai una madre? Senza madre non si può amare. Senza madre non si può morire. 

Se allora invece di lanciarti nel mondo tu fossi diventato un pensatore, avresti potuto provocare qualche guaio. Saresti cioè diventato un mistico. I mistici sono, per dirla in breve e un po' grossolanamente, quei pensatori che non sanno staccarsi dalle rappresentazioni, quindi non sono per nulla pensatori. Sono artisti segreti: poeti senza versi, pittori senza pennello, musicisti senza note. Ci sono fra loro spiriti nobili e altamente dotati, ma sono tutti, senza eccezione, degli uomini infelici.

Tu sei un artista, io un pensatore. Tu dormi sul petto della madre, io veglio nel deserto.

giovedì 30 dicembre 2010

Ancora brividi

Essendo giovedì la mia attenzione oggi è tutta puntata verso i libri di argomento giallo, thriller, mystery, suspence. Girovagando qua e là ho trovato un estratto, piuttosto succulento, di un libro che vi avevo già presentato qui. Il romanzo in questione è L'uomo di neve di Jo Nesbø, uscito nelle librerie già da fine settembre. 
Per chi ancora non l'avesse letto, magari questo anticipo potrà stuzzicarlo un po'.
Qua troverete le pagine in pdf. 
Non mi resta che augurarvi buona lettura!!

Giovedì in Giallo - X -

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Carissimi, per ricominciare cosa c'è di meglio di questa rubrica??Lasciamo spazio quindi per una nuova puntata di Giovedì in Giallo,  la mia rubrica dove cercherò di aggiornarvi su tutte le novità (ma anche rispolverando qualche titolo che magari ci era sfuggito) per quanto riguarda il mondo dei libri gialli, thriller, suspence, mystery, ect...  

Oggi vi presento due libri che arriveranno sugli scaffali delle nostre librerie nei prossimi mesi, per quanto riguarda la copertina italiana, purtroppo non sono riuscita a trovarla, ma per ovviare al problema vi metterò quella originale. Così potremo fare un confronto con quella che sceglieranno per il nostro mercato, staremo a vedere....intanto passiamo alle succulente anteprime!
 
Il primo libro che vi presento è una prossima uscita Piemme (la data è fissata per febbraio) dal titolo Prima che sia troppo tardi, traduzione alquanto libera, ma come di solito accade, dell'originale Fear the worst di Linwood Barclay. Una figlia scomparsa nel nulla, la ricerca disperata di un padre, false piste: questi sono solo alcuni degli ingredienti di questo nuovo romanzo che si prospetta un buon thriller. 
La trama: 

Quel mattino, Sydney non si era voltata. Al volante, gli occhi fissi davanti a sé, aveva ignorato il suo saluto. È questa l'ultima immagine che Tim Blake conserva di sua figlia, dell'ultimo giorno in cui l'ha vista. A colazione avevano avuto una discussione per un paio di occhiali troppo costosi su cui lui aveva insinuato qualche sospetto. Del resto, sapeva che sua figlia non era un angelo. Aveva pur sempre diciassette anni. La sera, Tim avrebbe cercato di fare pace, ordinando la pizza che le piaceva. Alle sette, però, Sydney non era ancora rientrata, e nemmeno un'ora più tardi. Non aveva chiamato per avvisare e non era raggiungibile al telefono. La verità è che non sarebbe mai tornata quella sera. Né quella successiva. Né quella dopo ancora. Nessuno sa nulla. Nemmeno all'albergo dove Sydney aveva trovato lavoro per l'estate. O almeno, così lei aveva fatto credere a suo padre: perché, all'albergo, nessuno sa chi sia Sydney Blake. Mentre la' polizia aggiunge il caso all'infinita lista delle persone scomparse, il ritrovamento della macchina della ragazza, con evidenti tracce di sangue sulla portiera e sul volante, smentisce l'ipotesi di una semplice fuga da adolescente. Nel frattempo, il padre riceve una mail da una sconosciuta che sostiene di aver visto Sydney; quando però Tim cerca di incontrarla, scopre che è inesistente. È solo la prima di una serie di trappole e false piste che trascinano Tim in una rete di mistero sempre più intricata. In cui qualcuno cerca di incastrarlo.

Il secondo libro che ho scelto per voi è il libro di uno 
scrittore italiano, Eraldo Baldini, anche questo in uscita
 per febbraio 2011, ma stavolta presso la Einaudi. 
Il romanzo in questione si chiama 
L'uomo nero e la bicicletta blu ed è ambientato 
nell'oscura foresta di Teutoburgo in Germania. 
Purtroppo per questo libro non c'è 
ancora nessuna copertina, ma per farvi 
entrare un po' di più nell'atmosfera che
 circonda questa storia vi metto qui sotto
 una foto di questa magnifica e misteriosa foresta.



Ecco la trama:

Tra i soldati che Germanico ha riportato sui luoghi della disfatta di Teutoburgo, ci sono alcuni scampati a quella strage, e sono loro a fargli da guida nel cuore delle fitte e scure foreste. È una discesa agli inferi: i guerrieri di Arminio e le genti del posto hanno trasformato quel luogo remoto in un silenzioso, macabro santuario dedicato alla guerra, alla vittoria e alla morte. È un arrivo nel "cuore di tenebra" della selva nordeuropea, quello delle ammutolite truppe di Germanico-, ci sono teschi inchiodati agli alberi, altari di pietra ancora bruniti del sangue dei centurioni sacrificati, cumuli di ossa. Mentre si scatena una tempesta, una centuria rimane isolata. Gli uomini cominciano a morire, colpiti da un nemico invisibile. Quando i sopravvissuti giungono però a un villaggio difeso da palizzate altissime, capiscono che l'incubo è appena cominciato: anche gli abitanti del luogo si difendono dal misterioso assalitore...

Sono tornata!!!!!!!!!!!!!!

Forse bi siete chiesti che fine avevo fatto....Effettivamente è un po' che non mi si sente, ma credetemi tutto ciò è accaduto per cause di forza maggiore. La vita è strana e quando meno te lo aspetti ti crea un bel mucchio di problemi. Fortunatamente sono cose a cui ho trovato una soluzione senza dover perdere niente di ciò che per me era importante, ma ho dovuto superare degli ostacoli e tutto ciò ha preso buona parte del mio tempo lasciandone veramente poco per tutto il resto, blog compreso. Mi scuso quindi per non essere riuscita a postare niente, ma da oggi in poi riprenderò con più voglia di prima, anche perché il 2011 è alle porte e voglio impegnarmi seriamente in tutti i miei progetti. Quindi bando alle ciance e tuffiamoci in un mondo pieno di bellissime storie, un mondo pieno di libri! 

sabato 18 dicembre 2010

My Book Advent Calendar

My Book Advent Calendar
 
Cari lettori oggi è arrivato dicembre e bisogna aprire la prima finestrella del calendario d'avvento! Allora che ne dite di farlo insieme? 
Ogni giorno, da qui fino al 25 dicembre, "apriremo" una finestrella del nostro calendario per scoprire quale libro si cela sotto di essa. Potranno essere libri vecchi o nuovi, libri letti o non letti, libri che vorremmo trovare sotto il nostro albero di Natale o che vorremmo regalare, insomma tutti i libri che in un modo o nell'altro ci stanno a cuore.   

18 dicembre 

In questi giorni mi sono imbattuta in un romanzo uscito da poco che ha catturato la mia attenzione. Si tratta di La figlia sbagliata di Jeffery Deaver, un racconto che sicuramente saprà coinvolgere i suoi lettori con una storia delicata e allo stesso tempo carica di sentimenti. Un libro che promette molto bene e che non vedrei male come tra la mia libreria. 

Megan Collier è una ragazzina "difficile": timida, solitaria, piena di rabbia. Rabbia soprattutto nei confronti dei genitori, Bett e Tate, divorziati da poco e troppo presi da se stessi per accorgersi di lei. Fortuna che ora c'è il dottor Peters, il suo nuovo psicanalista. Gli sono bastate poche sedute per stregare Megan: con il suo sguardo magnetico e la voce ferma e suadente, è il solo che riesca a far crollare le barriere della ragazza. Finché un giorno, all'improvviso, Megan scompare. Adesso i suoi genitori dovranno per forza accorgersi di quella figlia che non si erano mai preoccupati di conoscere, e che forse ha voluto fuggire proprio da loro. Ma Megan non è scappata: ben presto, infatti, dietro la sua sparizione si profila una lucida trama di ricatto e vendetta, ordita da qualcuno in grado di tenere in scacco Megan, e abilissimo a scavare nel passato della famiglia Collier. Se vogliono salvare la figlia, e scoprire chi li ricatta e perché, Tate e la sua ex moglie dovranno scendere negli inferi del proprio passato, camminando loro stessi, insieme al misterioso ricattatore, in bilico sul sottile confine tra realtà e follia.

venerdì 17 dicembre 2010

My Book Advent Calendar

My Book Advent Calendar
 

Cari lettori oggi è arrivato dicembre e bisogna aprire la prima finestrella del calendario d'avvento! Allora che ne dite di farlo insieme? 
Ogni giorno, da qui fino al 25 dicembre, "apriremo" una finestrella del nostro calendario per scoprire quale libro si cela sotto di essa. Potranno essere libri vecchi o nuovi, libri letti o non letti, libri che vorremmo trovare sotto il nostro albero di Natale o che vorremmo regalare, insomma tutti i libri che in un modo o nell'altro ci stanno a cuore.   

15 dicembre 

Non so se sia quest'aria natalizia, ma pensando ad un libro che possa andar bene in mezzo ai regali da fare o da ricevere ho pensato che ci debba essere anche La storia infinita di Michael Ende. Forse qualcuno potrà storcere il naso, specialmente i non amanti del genere fantasy, ma vi posso assicurare che una volta che ci si avvicina al libro poi sarà esso stesso a farvi innamorare. Perché questa storia è per tutti, grandi e piccini, basta aver voglia di sognare. 

Bastiano Balthazar Bux è un ragazzino goffo, grassoccio, soprattutto solo. E ha una grande passione: leggere. In un giorno di pioggia, inseguito dai compagni che si fanno beffe di lui, si rifugia in una vecchia libreria dove trova un volume intitolato "La storia infinita". Il libraio non vuole venderlo, ma l'attrazione per quel libro è tale che Bastiano lo ruba e ci si immerge letteralmente: infatti, scopre che proprio lui non è solo spettatore delle meravigliose avventure che vi sono narrate, ma ne è anche protagonista, chiamato a salvare i destini del mondo incantato di Fantàsia, con le sue mitiche creature e le sue città sospese. Libro dentro al libro, la "Storia infinita" si anima quando Bastiano entra nella vicenda in un gioco ingegnoso sul rapporto fra immaginazione e realtà. 

 
16 dicembre 

Probabilmente non tutti sanno che il 16 dicembre è il compleanno dell'amatissima Jane Austen. E cosa c'è di meglio che regalare ad una fan della Austen un libro interessante come quello sulle sue lettere? Aprite bene le orecchie, se avete un'amica o fidanzata austeniana d.o.c. per questo natale non perdere l'occasione di regalarle Lettere di Jane Austen, edito dalla Costa & Nolan!! 

Lettere"La perfezione della vera arte epistolare consiste nell'esprimere su carta esattamente quello che si direbbe alla stessa persona a voce": è questa la ricetta che garantisce alle lettere di Jane Austen una freschezza inesauribile. La riflessione letteraria occupa uno spazio privilegiato, come pure la costante ricerca di uno stile limpido ed elegante anche nella cronaca quotidiana, ma non tarda a emergere il ritratto di una donna semplice, sensibile, affettuosa, e insieme vivace, curiosa, interessata ai vestiti, ai balli, ai pettegolezzi. A corredo di un'ampia selezione del suo epistolario, oltre settanta lettere indirizzate per lo più alla sorella Cassandra, un ricco apparato con approfondimenti sulla vita dell'autrice e alcuni documenti preziosi, come la famosa recensione di Walter Scott dopo l'uscita di Emma. Pagine intime, ma non minori, della scrittrice più emozionante che sia mai nata sotto il cielo d'Inghilterra. 

17 dicembre 
Sotto la casella del 17 dicembre ho pensato di metterci un libro che credo sia davvero emozionante, A un cerbiatto somiglia il mio amore di David Grossman. Non capita spessismo di leggere libri che mostrano la situazione presente nel Medio Oriente e più specificamente tra Israele e Palestina. Questo libro può essere l'occasione giusta per dare uno sguardo a quelle terre attraverso l'abile maestria di Grossman, che attraverso la sua penna ci mostra un piccolo squarcio di una realtà che a noi sembra lontana. 

Israele, guerra dei Sei Giorni. Avram, Orah e Ilan, sedicenni, sono ricoverati nel reparto di isolamento di un ospedale di Gerusalemme. I tre ragazzi si uniscono in un'amicizia che si trasformerà, molto tempo dopo, nell'amore e nel matrimonio tra Orah e Ilan. Dopo trentasei anni, Orah è una donna separata, madre di due figli, Adam e Ofer. Quest'ultimo, militare di leva, accetta di partecipare a un'incursione in Cisgiordania. Preda di un oscuro presentimento, Orah decide di abbandonare tutto e partire, per non essere presente quando gli ufficiali dell'esercito verranno a darle la notizia della morte del figlio. Ad accompagnare la donna c'è Avram, ricomparso nella sua vita dopo più di un ventennio. Il loro viaggio diventa occasione di riflessione e di rimpianto, ma anche di gioia e tenera rievocazione. Fino a che arriverà il momento di tornare a fare i conti con il presente che, tutt'intorno, preme inesorabile.

martedì 14 dicembre 2010

My Book Advent Calendar

My Book Advent Calendar
 

Cari lettori oggi è arrivato dicembre e bisogna aprire la prima finestrella del calendario d'avvento! Allora che ne dite di farlo insieme? 
Ogni giorno, da qui fino al 25 dicembre, "apriremo" una finestrella del nostro calendario per scoprire quale libro si cela sotto di essa. Potranno essere libri vecchi o nuovi, libri letti o non letti, libri che vorremmo trovare sotto il nostro albero di Natale o che vorremmo regalare, insomma tutti i libri che in un modo o nell'altro ci stanno a cuore.  

14 dicembre 
Oggi mi sento di proporvi un libro che trovo di una attualità disarmante: 1984 di George Orwell. Credo che leggerlo sia un passo verso la maturità di pensiero, un far crescere la propria coscienza cercando di sviluppare un'idea che sia personale e non condizionata dal mondo che ci circonda, ma bensì capace di comprendere la storia e l'agire umano che, ahimè, non impara dai propri sbagli. 

L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.

lunedì 13 dicembre 2010

My Book Advent Calendar

My Book Advent Calendar
 

Cari lettori oggi è arrivato dicembre e bisogna aprire la prima finestrella del calendario d'avvento! Allora che ne dite di farlo insieme? 
Ogni giorno, da qui fino al 25 dicembre, "apriremo" una finestrella del nostro calendario per scoprire quale libro si cela sotto di essa. Potranno essere libri vecchi o nuovi, libri letti o non letti, libri che vorremmo trovare sotto il nostro albero di Natale o che vorremmo regalare, insomma tutti i libri che in un modo o nell'altro ci stanno a cuore.  

Devo scusarmi per la mia assenza ma questo fine settimana è stato alquanto movimentato e non sono riuscita a postare niente. Per perdonarmi, in questo post, "aprirò" più caselle del nostro calendario d'avvento e scusatemi ancora per l'inconveniente! 

10 dicembre  
Un libro davvero interessante e che a mio parere dovrebbe stare in ogni casa, specialmente se amate l'America, è L'antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Non è un semplice libro di poesie, ma ogni lirica racconta una vita e ci permette di scoprire anche i più reconditi segreti dei suoi abitanti. Poi, un bel regalo sarebbe se insieme a questo splendido libro regalaste anche il disco di De Andrè Non al denaro, non all'amore né al cielo che il cantautore genovese ha composto proprio traendo ispirazione dalle poesie di Masters. 

Nell'Antologia di Spoon River E. L. Masters richiama alla vita, con grande limpidità espressiva, i personaggi di una città di fantasmi che sembrano giacere ormai quieti dietro le lapidi di un erboso cimitero del Midwest. Ognuno racconta la sua storia e dà voce agli intrighi, alle ipocrisie e ai tormenti di un'esistenza repressa nelle abitudini e nel conformismo. Ne risulta un indimenticabile atto d'accusa contro lo stile di vita dell'America provinciale e puritana che ha il timbro crudo di una voce tagliente, che si consegna al tempo.

11 dicembre   
Non so se conoscete Antonio Tabucchi. Io l'ho incontrato grazie ad un corso all'università. Non è stato amore dalla prima pagina, forse perché la mia mente non si era ancora aperta al suo mondo. Ma nell'istante stesso in cui ho deciso di lasciarmi trasportare dalle sue parole, non ho saputo più farne a meno. Ed è per questo motivo che voglio presentarvi il suo ultimo libro. Un libro sui viaggi e su noi stessi perché «un luogo non è mai solo ‘quel’ luogo: quel luogo siamo un po’ anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati.» 

Dice Antonio Tabucchi: "Sono un viaggiatore che non ha mai fatto viaggi per scriverne, cosa che mi è sempre parsa stolta. Sarebbe come se uno volesse innamorarsi per poter scrivere un libro sull'amore". Eppure, in "Viaggi e altri viaggi" ci sono i luoghi del mondo, un mondo sufficientemente grande per non essere quel "villaggio globale" che vorrebbero i sociologi e i mass media. Vi entrano "alla rinfusa" la Lisbona di Pessoa, il Brasile distante dalle mete obbligate di Congonhas do Campo, la Madrid dell'Escorial, il Jardin des Plantes a Parigi, l'Australia di Hanging Rock, la Séte di Paul Valéry, e poi Creta, la Cappadocia, Il Cairo, Bombay, Goa, Kyoto, Washington. Tabucchi ci accompagna con sovrana gentilezza a conoscere e a riconoscere i luoghi di una mappa singolare, certo, ma condivisibile attraverso la lingua familiare del racconto. Una mappa che si apre volentieri ad "altre" forme di viaggio la rassegna delle città fantastiche degli scrittori, le letture di Stevenson, la misteriosa frase di uno zio davanti agli affreschi del Beato Angelico, le montagne di Eça de Queirós, l'Egitto di Ungaretti, l'evocazione dell'Amazzonia attraverso un grande libro come Il ventre dell'universo. Nell'uno e nell'altro caso - nei viaggi effettivi e in quelli evocati dalla letteratura - Tabucchi ci invita a vedere e a restare, a muoverci e a ritornare. Ogni volta l'appuntamento è una sorpresa, perché il mondo è sempre un altrove, una scoperta di noi stessi attraverso gli altri.

12 dicembre 
Per questa casella del calendario vorrei presentarvi un libro di cui mi era stato parlato parecchio tempo fa e non mi ricordo più da chi...La mia mente comincia a fare cilecca, ma non importa perché adesso colgo la palla al balzo per parlarvi di uno dei più grandi successi di Haruki Murakami, Norwegian wood. Tokyo blues. Probabilmente per amare la letteratura che viene dal Sol levante, bisogna amare almeno un po' questo paese così diverso dal nostro. Ma se per caso ne siete già affascinati, beh cosa state aspettando?!?!急ぐ良い読書 

Uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro più intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine. Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull'adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli "altri" per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.

13 dicembre 
Spesso quando si sente parlare di fiabe, si pensa che queste siano fatte apposta per i bambini. Così facendo, però, ci dimentichiamo che la morale che esse contengono è valida per tutti, specialmente gli adulti. Chi l'ha detto poi che sono racconti dolci dove il bene trionfa sempre? Forse sarebbe un bene riprendere tra le mani queste antiche fiabe e scoprire cosa c'è sotto la patina edulcorata alla Disney style. E cosa c'è di meglio di ricevere per Natale una raccolta delle fiabe dei fratelli Grimm o di Charles Perrault, per rispolverare queste storie che affondano le loro radici nelle oscure origini della nostra cultura? 

Pubblicate per la prima volta tra il 1812 e il 1822, le fiabe dei fratelli Grimm sono tra le opere più tradotte, ristampate e diffuse della letteratura mondiale. La loro atemporalità, il loro situarsi in una dimensione trasfigurata dove i pericoli più spaventosi vengono superati, il male punito, la virtù ricompensata, sono probabilmente i motivi di tanto successo, che risiedono nello stesso archetipo dell'infanzia. Tuttavia il messaggio di queste fiabe non è rivolto solo ai bambini: la rivisitazione del mito si presenta infatti oggi come un eccezionale stratagemma per esorcizzare gli incubi sepolti nell'inconscio personale e collettivo, per placare le inquietudini, per imparare a leggere il reale con un po' di ironia. 

Le fiabe di PerraultCharles Perrault è il capostipite francese della fiaba moderna. A lui si devono alcuni capolavori che sono poi diventati patrimonio universale: Cappuccetto rosso, La bella addormentata nel bosco, Il gatto con gli stivali, Cenerentola, Pollicino solo per citarne alcune. Sono favole con personaggi che, con pochi tratti, rimangono scolpiti nella memoria dei più piccoli anche grazie alle numerose trasposizioni teatrali, cinematografiche e televisive. Le trame sono lineari dal ritmo serrato sicché in poche pagine l'autore è in grado di costruire degli universi compiuti. 

giovedì 9 dicembre 2010

My Book Advent Calendar

My Book Advent Calendar
 

Cari lettori oggi è arrivato dicembre e bisogna aprire la prima finestrella del calendario d'avvento! Allora che ne dite di farlo insieme? 
Ogni giorno, da qui fino al 25 dicembre, "apriremo" una finestrella del nostro calendario per scoprire quale libro si cela sotto di essa. Potranno essere libri vecchi o nuovi, libri letti o non letti, libri che vorremmo trovare sotto il nostro albero di Natale o che vorremmo regalare, insomma tutti i libri che in un modo o nell'altro ci stanno a cuore.   

9 dicembre 
Oggi vi voglio presentare un libro che porto nel cuore. Non è propriamente un libro, ma una raccolta di poesie, Les fleurs du mal di Charles Baudelaire. Credo che al suo interno ci siano alcune tra le più belle poesie mai state scritte. L'intensità con cui Baudelaire descrive le sensazioni e le passioni che vive è assolutamente unica e irripetibile. Les fleurs du mal è un libro che bisogna avere, per poter leggere ogni tanto un po' della sua profondità. 

Un viaggio immaginario, tragico e commovente, nell'animo umano, tra slanci amorosi e cadute nella noia e nell'angoscia. Baudelaire trova infine nell'arte - in questi versi intensi e appassionati - la bellezza che, sola, salva dal degrado del mondo. La poesia di Baudelaire non cessa di apparire di una sconcertante modernità. Questi versi, nei quali fino a qualche decennio fa si tendeva a scorgere, sulla scia della leggenda post-romantica, il cantore del peccato, del satanismo e delle sensazioni squisite, rivelano oggi uno scrittore che ci manifesta tutta la sua novità interiore, il suo percorso spirituale, molto al di là del realismo romantico, delle evanescenze esotiche, delle ironiche fantasie grottesche.

Giovedì in Giallo - IX -

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Cari lettori è giovedì ed ecco una nuova puntata di Giovedì in Giallo,  la mia rubrica dove cercherò di aggiornarvi su tutte le novità (ma anche rispolverando qualche titolo che magari ci era sfuggito) per quanto riguarda il mondo dei libri gialli, thriller, suspence, mystery, ect...   

Per questa nona puntata vi voglio presentare due libri appena usciti. 
Limit di Frank Schätzing, da poco pubblicato presso la casa editrice Nord, si presenta come un giallo/thriller tutto da scoprire, dove la fantascienza incontra la realtà in un mondo futuristico. Ed è proprio in un 2025 ancora da venire che incontriamo Owen Jericho, un cyber-detective, che ci guiderà attraverso intricati avvenimenti sullo sfondo dell'emergenza energetica.  

Orley Space Station (OSS), 2 agosto 2024. Vic Thorn ha pochi secondi di vita. Stava riparando lo Shuttle che doveva portarlo sulla Luna, quando un braccio meccanico lo ha colpito, scagliandolo nel vuoto. Mentre fluttua verso il buio della morte, Vic comprende che il suo segreto si perderà con lui nello spazio infinito... Isla de las Estrellas, oceano Pacifico, 19 maggio 2025. Il miliardario Julian Orley è un uomo che realizza sogni. È sua l'OSS, una grandiosa stazione spaziale. È suo l'ascensore che la collega alla Terra. Ed è suo il Gaia Hotel, il primo, lussuosissimo albergo costruito sulla Luna, in cui ospiterà alcune persone tra le più ricche e influenti del mondo, per offrire loro un'esperienza unica. Un viaggio che però non è soltanto una mossa propagandistica. Orley è infatti alla ricerca di finanziamenti per il suo progetto più ambizioso: estrarre e trasportare sulla Terra l'elio-3, una fonte di energia pulita e pressoché illimitata che si ricava dalla polvere lunare. Shanghai, Cina, 25 maggio 2025. Ormai da due giorni Chén Hóngb.ng non ha notizie di sua figlia Yoyo. Così si rivolge al detective Owen Jericho, chiedendogli d'indagare con la massima discrezione. Tuttavia quella che sembra una "semplice" scomparsa si rivela ben presto la prima tessera di un mosaico che si estende dall'Estremo Oriente agli Stati Uniti, dall'Europa fino al cuore segreto dell'Africa. Un mosaico che, se completato, rivelerebbe un piano che minaccia non solo il futuro delle Terra, ma pure quello della Luna... 

L'altro libro è Delitto a teatro di Ngaio Marsh, una scrittrice e regista teatrale neozelandese, autrice di molti gialli. Nel 1978 è stata premiata dai Mystery Writers of America. Il libro è uscito il mese scorso presso la Elliotedizioni. 

 «Tutti siete sospettati. E tutti mentite e recitate» L’ispettore capo di Scotland Yard, Roderick Alleyn accetta volentieri l’invito a teatro fattogli dall’amico giornalista Nigel Bathgate, aspettandosi di passare una bella serata. Lo spettacolo scorre piacevolmente fino all’ultimo atto, quando uno degli attori, Arthur Surbonadier, viene ucciso, colpito al cuore da un proiettile sparato dalla pistola di scena. Alleyn entra subito in azione e, nell’indagare sulla vita della vittima, scopre che Surbonadier era un tipo poco raccomandabile, ricattatore e seduttore, e che molti nutrivano del rancore nei suoi confronti. Affiancato dal fido assistente, l’ispettore Fox, e dall’amico Nigel, Alleyn dovrà scavare molto a fondo prima di riuscire a scoprire il colpevole. Pubblicato nel 1935, Delitto a teatro è un giallo nella migliore tradizione inglese, percorso da una sottile vena di umorismo. Il ritmo veloce e incalzante conduce senza sosta il lettore fino allo svelamento del mistero, in uno dei migliori capitoli della serie che vede per protagonista l’ispettore Alleyn, ora per la prima volta pubblicato in Italia. Fra gli anni Trenta e Quaranta, Ngaio Marsh è stata – insieme ad Agatha Christie – una delle “Queens of Crime”, vincitrice dei maggiori premi per romanzi gialli e autrice di bestseller che stanno oggi tornando all’attenzione del grande pubblico a livello internazionale. 




mercoledì 8 dicembre 2010

My Book Advent Calendar

My Book Advent Calendar
 

Cari lettori oggi è arrivato dicembre e bisogna aprire la prima finestrella del calendario d'avvento! Allora che ne dite di farlo insieme? 
Ogni giorno, da qui fino al 25 dicembre, "apriremo" una finestrella del nostro calendario per scoprire quale libro si cela sotto di essa. Potranno essere libri vecchi o nuovi, libri letti o non letti, libri che vorremmo trovare sotto il nostro albero di Natale o che vorremmo regalare, insomma tutti i libri che in un modo o nell'altro ci stanno a cuore.  

8 dicembre 
In questi giorni ho visto un libro che mi ha affascinato molto, si intitola Rosel e la strana famiglia del signor Kreutzberg di Helga Schneider. E' molto tempo che non leggo un libro di uno scrittore/scrittrice tedesco/a e questo ha decisamente catturato la mia attenzione. E' un libriccino piccolo, solo 181 pagine, ma credo che valga la pena avventurarsi in questo mondo. Il nuovo romanzo di un'autrice che non conoscevo ma che sicuramente rientrerà nelle mie prossime letture. 

 È una ragazzina bellissima. Purtroppo. Perché Rosel è figlia unica di madre vedova, nella Germania degli anni Trenta. La mamma lavora dal signor Kreutzberg, un uomo temuto dai dipendenti ma dolce e gentile con Rosel. Secondo la mamma, troppo gentile. Ed è anche un uomo molto potente: quando la donna cerca di allontanarlo dalla figlia, lui usa ogni mezzo pur di continuare a frequentarla, e riesce persino a strapparla alla madre e a farla rinchiudere in un centro statale per l'infanzia abbandonata. Un luogo orribile, dove si pratica l'arianizzazione forzata dei bambini: come Zyta, polacca, portata via ai suoi genitori dalle SS e costretta a chiamarsi con un nome non suo. Rosel, ignara delle manovre del suo "benefattore", finisce nella famiglia che lui si è costruito in fretta e furia per poterla avere in affidamento. Ma quella che le era sembrata una liberazione, sarà invece per lei la più amara delle scoperte: com'è strana la famiglia del signor Kreutzberg! Helga Schneider, fedele al proprio impegno civile e sociale, torna a rivolgersi ai ragazzi e attraverso la vicenda di Rosel fa riflettere sugli universali difetti e virtù della natura umana e sull'attualissimo tema dei conflitti nelle famiglie allargate. 


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