martedì 30 agosto 2011

Giveaway e recensione de La terapia dei dolci di Susan Shapiro

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Titolo: La Terapia dei dolci Autrice: Susan Shapiro
Casa editrice: Dalai Pagine: 288
Prezzo: € 18,00

Proust aveva le madeleine. Susan Shapiro i cupcake.

La trama:


Che fare quando i tre pilasti emotivi della tua esistenza ti abbandonano all’improvviso? È quello che si chiede a Julia Goodmans – trentasettenne newyorchese d’adozione e autrice di una serie di manuali di auto-aiuto di successo – quando la sua migliore amica Sarah si sposa e si trasferisce in Ohio con il marito; quando Jake, la sua dolce metà, deve volare a Los Angeles per la registrazione di una nuova serie tv; e quando anche il dottor Ness, il suo «Superman della psicoterapia», sta per partire definitivamente alla volta dell’Arizona.
In preda alla sindrome da abbandono, Julia ricade nella «schiavitù» da cui a fatica si era liberata, ben conosciuta da intere generazioni di donne: la compensazione del vuoto affettivo con il cibo, con una predilezione per i cupcake, squisiti e coloratissimi dolcetti ricoperti di glassa. Una delizia per il palato e per l’ego disastrato di Julia, ma non per la bilancia, specialmente ora, alla vigilia della pubblicazione del suo ultimo libro su come sconfiggere la dipendenza da zuccheri.
In una sorta di disperato speed dating, Julia consulta otto strizzacervelli in otto giorni alla ricerca del dottor Rimpiazzo, o di qualsiasi altro guru che la aiuti a ridurre ansia e girovita in tempo per il grande evento. Riuscirà a ritrovare il peso ideale e l’equilibrio emotivo?
Susan Shapiro ha scritto molto di più di una storia, il suo è un romanzo-terapia che scava con sarcasmo tra le pieghe della psicologia femminile, ironizzando sui tic degli addetti ai lavori e sugli stereotipi della psicoterapia.



La mia recensione


New York, Manhattan, Greenwich Village. La vita frenetica della Grande Mela mette a dura prova gli abitanti di questa città che non dorme mai. Per chi non l’ha mai vista forse tutto quello che si dice su New York sembra distante, quasi impossibile, quasi leggenda. Ma la realtà a volte va al di là dell’immaginazione. Vivere a New York, con i ritmi di New York può essere, anzi, è qualcosa di altamente stressante. Bisogna essere perfetti, sempre al massimo delle proprie possibilità, mai far vedere una crepa, un capelli fuori posto, una mise non appropriata. Pena: la detronizzazione, qualunque fosse il tuo trono, grande o piccolo.

Certi telefilm (Sex and the City, Gossip Girl, ect.) ci hanno ben mostrato questa vita metropolitana che sembra muoversi di moto perpetuo, specie tra i quartieri più alti. Greenwich Village a mio parere è una delle zone più caratteristiche di New York, con le sue viuzze strette e colorate, sembra quasi di stare in Europa e l’aria che si respira lì sa di anticonformismo, di arte e di qualcosa di indefinito e chic. È naturale che le star e i volti noti vogliono costruire il loro piccolo nido proprio in questa zona e Julia, la protagonista de La terapia dei dolci, non è da meno.

Sbarcata a New York con la sua amica Sarah dopo aver lasciato alle spalle le terre agricole del Midwest, che a ogni americano rievocano alla memoria lunghe distese di campi di mais, fattorie e la sana quanto monotona vita di campagna, Julia Goodman ora è una brillante autrice di libri di auto-aiuto che ha cercato di scrollarsi di dosso tutta la sua infanzia per divenire una yankees a tutti gli effetti. La vita metropolitana le è entrata fin sotto la pelle e oltre a lasciarle le sue bellezze le ha donato anche tutti i suoi difetti: dipendenze varie (fumo, alcool, marijuana) che ha eliminato con difficoltà e una certa instabilità emozionale che la spinge a somatizzare tutto quello che le accade sul piano emotivo. Ha un marito fantastico accanto che l’aiuta, un’amica che la accompagna da quando erano nel pancione delle rispettive madri a loro volta amiche e uno “strizzarcelli” che la fa rigare dritto.

Ma se tutti i pilastri di Julia vengono a mancare nello stesso momento? Lei viene fagocitata dalla sua stessa depressione e trova come valvola di sfogo un veleno dolcissimo: la glassa dei cupcakes.

Questa diventa la sua nuova ossessione e con Sarah, novella sposa, che si è trasferita nel vecchio Midwest, suo marito Jack che sta girando degli episodi come regista in California e il suo fidato analista Ness che se ne va in Arizona a raggiungere la moglie, Julia sente che non ne verrà più fuori.

Ingrassata secondo i suoi standard, con un mare di scrittrici antagoniste che vogliono farle le scarpe e uno smodato desiderio di glucosio nel proprio sangue crollare è inevitabile e alla ricerca di eliminare la sua dipendenza Julia incappa in un’altra: quella per gli “strizzacervelli”, come li chiama lei.

Un disperato bisogno di sentirsi aiutata o di ritrovare quella figura paterna sempre distante, il desiderio di mettere alla prova agli altri per dimostrare a se stessi il proprio valore, Julia è tutto questo e le sue continue ricadute la rendono umana e vera,anche se completamente "fuori di testa".

Susan Shapiro ci mostra con ironia e sagacia le ansie, le contraddizioni, le falsità e anche le bellezze di una vita vissuta 24/7 (come su i cartelli di New York per indicare l’apertura 24 su 24 e 7 giorni su 7). Reggere un ritmo del genere con quelle pressioni non è cosa da poco, ma Julia ci prova e a volte riesce a volte no.

Il linguaggio di questo romanzo ricalca profondamente tutto quello che è Manhattan e alcune scelte da parte della scrittrice rendono il tutto davvero realistico, come il citare le librerie Barnes & Nobles, oppure le grandi catene Starbucks, Donkin’ Donuts, fino ad arrivare all’“ospitata” dalla regina dei salotti Oprah, senza tralasciare i nomi delle vie e delle piazze cosicché uno si possa orientare in mezzo a quel reticolo come fosse una carte stradale.

È New York quella che trasuda dalle pagine di questo romanzo e forse è lei la vera protagonista della storia. Se non altro Susan Shapiro riesce a farci assaggiare un pezzo di questa vita frenetica e a farci vorticare come le montagne russe Cyclone di Coney Island, ma poi uno scende e con la testa ancora sotto sopra capisce che la propria tranquillità, esteriore e interiore, non ha prezzo. Neanche i $125 e più del lettino dell'analista.



VOTO DEL BLOG:


 Good Book. Libro gradevole, per una lettura spensierata.



E ora è tempo di giveaway...



REGOLE PER IL GIVEAWAY

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Per ogni punto extra che otterrete il vostro nome verrà reinserito nella lista, aumentando
così le vostre possibilità di vincita.
Buona fortuna a tutti!


Avete tempo per partecipare al concorso fino alla mezzanotte del 15 settembre.
Il primo classificato estratto tramite il sito random.org si aggiudicherà la copia del libro.








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