Titolo: Vita privata di una sconosciuta Autrice: Elena Mauli Shapiro
Casa editrice: Garzanti Pag: 320 Costo: € 16,60
Oggi è giornata di anteprime e voglio sottoporre alla vostra attenzione un altro romanzo, questa volta della casa editrice Garzanti, previsto anch'esso in uscita per febbraio.
Si tratta di un altro libro d'esordio e questa volta l'autrice è Elena Mauli Shapiro, nata e cresciuta a Parigi ma trasferitasi in California all'età di tredici anni e dove tuttora vive.
Il suo Vita privata di una sconosciuta si appresta ad essere un grande successo, definito da Publishers Weekly "un debutto pieno di vita, di immaginazione e di sensualità in cui ogni parola è incastonata come una perla".
Uno sguardo alla trama:
Parigi. La scaola è nascosta in un cassetto. Per anni ha custodito frammenti di una vita lontana e ora aspetta solo di essere scoperta. Trevor Stratton, professore americano, la trova per puro caso. Al suo interno lettere, vecchie foto, pagine di diari, vari oggetti, tra cui spiccano un paio di guanti a rete. I guanti di una santa o di una peccatrice? Trevor non lo sa. Per ora sa solo che la donna che li indossava si chiamava Louise Brunet e viveva a Parigi tra le due guerre. La risposta alle altre domande è in quei frammenti, tra i loro profumi e segreti, tra le parole nascoste e quei ritratti seppia. Pezzo dopo pezzo, parola dopo parola, Trevor cerca di ricostruire la vita della donna sconosciuta. Dall'amore tenero e tragico per il cugino allo strano rapporto con il padre, da un matrimonio scandito dalla noia fino alla passione, impossibile e proibita, per l'affascinante professore di francese, suo vicino di casa al numero 13 di Rue Thérèse. Ma più Trevor si immerge negli oggetti del passato e ripercorre i luoghi di Louise, più qualcosa di strano e misterioso inizia ad accadere nella vita del presente. Chi è veramente Josienne, la ragazza dai capelli rossi che sembra prevedere qualunque movimento di Strutton? Perché il professore si sente così attratto da lei? Che cosa sa veramente quella ragazza su Louise Brunet? Solo la scatola possiede la verità. Solo gli oggetti custodiscono una promessa e una speranza. E spetta a Trevor discernere tra realtà e finzione per far sì che il destino segua il suo corso.La storia si preannuncia interessante e ciò che la rende ancor più intrigante ai miei occhi sono le parole della stessa autrice, che sulla sua pagina internet racconta:
(mia la traduzione, qui trovate il sito)
Quando ero una bambina cresciuta a Parigi nei primi anni Ottanta, una vecchia signora che abitava qualche appartamento sopra il nostro morì in solitudine. Il suo nome era Louise Brunet. Nessuno dei suoi restanti parenti venne per portarsi via le sue cose, così il proprietario dovette portarle tutte fuori dall'appartamento. Lasciò che gli altri inquilini del palazzo frugassero tra le sue cose e portassero a casa l'argenteria, i gioielli, tutto ciò che volevano. Mia madre recuperò una piccola scatola piena di ricordi: vecchie lettere d'amore scritte durante la I guerra mondiale, guanti a rete per andare in chiesa, fiori essiccati, un rosario—molti oggetti di nessun valore, se non i ricordi. Questa scatola è il mausoleo del cuore di Louise Brunet. E come l'ho portata durante la vita e attraverso il mondo, ho sempre avuto l'intensione di scrivere un libro su di essa.
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