sabato 24 marzo 2012

Recensione: "Le sorelle Soffici" di Pierpaolo Vettori

Titolo: Le sorelle Soffici Autore: Pierpaolo Vettori
Casa editrice: Elliot Pagine: 192
Prezzo: € 16,00


La trama:
Veronica Soffici è una ragazza molto speciale, parla con gli scrittori defunti che popolano la biblioteca di casa, mangia mele con i chiodi di garofano e sente di essere la sola a difendere la sorella Cecilia dai pericoli terreni e ultraterreni. La sua è una famiglia di industriali la cui fortuna è stata costruita sulla ricetta segreta di una marmellata diventata famosa in tutto il mondo. Ma i tempi cambiano e l’ombra del fallimento sembra incombente, mentre i primi scandali di Tangentopoli cominciano ad apparire nelle cronache. Un aiuto potrebbe arrivare da un ambiguo faccendiere, l’unico in grado di garantire una via d’uscita, ma sarà necessario sacrificare qualcuno. Giorno dopo giorno Veronica riporta nel suo diario ricordi, visioni, fantasie ma anche i mutamenti repentini che stravolgono la routine familiare, insieme al viavai di speculatori, portaborse e politici che stringono d’assedio i terreni intorno a Villa Soffici. Alla ragazza non resta che organizzare una forma di resistenza tutta sua e giocare la crudele partita con il mondo. Poetico e affascinante, questo romanzo è un grido di battaglia a difesa dell’innocenza e della fantasia contro l’avanzare di una barbarie dell’anima che non concede prigionieri. Un’opera spiazzante, diversa, indimenticabile.

LA MIA RECENSIONE 

Le sorelle Soffici è il romanzo d’esordio di Pierpaolo Vettori giunto finalista al Premio Calvino 2011. Un esordio potente, dove una scrittura equilibrata e cristallina è in grado di generare il caos variopinto e multiforme: il mondo di Veronica Soffici.

Ambientato all’inizio degli anni ‛90, quando l’Italia cerca con difficoltà di pulirsi le mani dallo scandalo di Tangentopoli, il romanzo di Vettori ci mostra quella stessa realtà, ma attraverso l’occhio innocente e caleidoscopico di una ragazza fuori dal comune, pura come le immagini che le affollano la mente.

Veronica vive in una bolla, uno strato sottile eppure impenetrabile agli altri la divide dal mondo corrotto e opportunista che scorre di fuori. Il mondo di Veronica – e di sua sorella Cecilia – brulica di animali parlanti, santi che dormono ai piedi del letto, grandi scrittori del passato con cui tiene una fitta corrispondenza o con cui fa lunghe chiacchierate. Per chi la vede dall’esterno Veronica è la povera e sfortunata figlia dei Soffici, grandi industriali del settore alimentare. Ma solo chi è povero di immaginazione può crederla pazza.

Moderna Alice, la giovane si accosta al lettore guidandolo all’interno della sua realtà, offrendogli la possibilità di vedere oltre la cortina fumosa degli intrighi e dei compromessi che l’avidità ha messo in piedi. Non è Veronica a essere pazza, è il mondo iniquo che le vortica intorno a mostrare la sua spregevole follia. Le pupille offuscate sono quelle di una società dedita ai traffici più meschini e che si rifiuta di osservare un mondo fantastico, baluardo di resistenza nei confronti di una realtà triste che considera la ragazza solo come un oggetto per accrescere i proprio introiti.

Vettori riesce nel difficile compito di portare su carta la fantasia dirompente di Veronica e renderla reale, più reale di quello che sta accadendo alla società italiana dell’epoca. Ci vuole una buona dose di visionarietà per dar vita all’universo delle sorelle Soffici, ma l’autore mostra di possedere gli strumenti giusti per costruire un mondo immaginario e allo stesso tempo tangibile. 

Lo stile semplice irrompe nella narrazione, buca la pagina e arriva al lettore il quale stordito assiste al susseguirsi di immagini, preda ormai del delirio onirico diurno – oltre che notturno – guidato da Veronica Soffici e dal suo esercito di personaggi bizzarri. E la fantasia diventa così lo scudo protettivo con il quale schermarsi, vivere la propria innocenza.

Nel romanzo di Vettori si scorge in controluce l’eco del narrare visionario novecentesco capace di raccontare in modo lucido la storia – quella reale che si trova nei libri – che lentamente si dipana. Lo stesso narrare che ha reso unici scrittori come Calvino e Bulgakov rende Le sorelle Soffici un romanzo disarmante e impossibile da dimenticare, come Veronica.


VOTO DEL BLOG:

 Great Book. Gran bel libro, da non perdere.

venerdì 23 marzo 2012

Assaggi d'autore: "Il caso Collini" di Ferdinand von Schirach

Titolo: Il caso Collini Autore: Ferdinand von Schirach
Casa editrice: Longanesi Traduzione: Irene Abigail Piccinini
Pagine: 176 Prezzo: € 14,00

L'8 marzo è uscito nelle librerie Il caso Collini, il primo romanzo di Ferdinand von Schirach già autore della raccolta Un colpo di vento. La critica si sta esprimendo in maniera entusiasta e i lettori sono affascinati da una storia che affonda le proprie radici nel senso di colpa per atti non commessi ma a cui l'autore si sente irrimediabilmente legato essendo il nipote di uno degli ideatori e promotori della Gioventù Hitleriana. Ora la Longanesi offre la possibilità ai lettori di assaggiare un piccolo estratto.

La trama:

Per il giovane avvocato Caspar Leinen è il primo caso, l’occasione per lanciarsi nella professione dei suoi sogni. È stato infatti chiamato come avvocato d’ufficio a difendere Fabrizio Collini che, dopo trentaquattro anni di irreprensibile lavoro alla Mercedes-Benz, appena andato in pensione ha ucciso in una camera d’albergo Hans Mayer, un ricco industriale di 85 anni. Ma quella che sembra un’opportunità di carriera si trasforma molto presto in un incubo per Leinen, che scopre che la vittima è il nonno del suo miglior amico del liceo, a casa del quale trascorreva le vacanze, e che lo ha sempre trattato con affetto. La rivelazione lo mette di fronte a un drammatico caso di coscienza: accettare comunque la causa nonostante il forte coinvolgimento personale? Da parte sua l’imputato, che ha subito ammesso l’omicidio, rifiuta di dire alcunché sul movente e si è chiuso in un ostinato silenzio. Leinen quindi, che ha deciso di accettare il caso, si trova a dover difendere un uomo che non vuole essere difeso. Un compito apparentemente impossibile, ma Leinen, riguardando gli atti, scopre una traccia che conduce a un capitolo terribile della storia tedesca…



L'autore:

Ferdinand von Schirach è nato a Monaco nel 1964. La sua esperienza di avvocato penalista a Berlino (nel corso della sua carriera si è occupato di alcuni dei crimini che hanno coinvolto maggiormente l’opinione pubblica tedesca) gli ha fornito il materiale che ha ispirato il suo libro d’esordio, Un colpo di vento. Il sito dell'autore: www.schirach.de

Assaggi d'autore: "Un segreto non è per sempre" di Alessia Gazzola

Titolo: Un segreto non è per sempre Autrice: Alessia Gazzola
Casa editrice: Longanesi Pagine: 416
Prezzo: € 17,60


È passato poco più di un anno da quando Alessia Gazzola ha esordito nel panorama letterario italiano con il romanzo L'allieva. Ora è pronta a tornare con una nuova storia che si tinge ancora una volta di giallo. Alice Allievi, eroina nata dalla penna della scrittrice messinese, si troverà a indagare su un oscuro caso che mescola omicidio, best seller e enigmistica. Un segreto non è per sempre sarà nelle librerie a partire dal prossimo 19 aprile e si prepara già a catturare i lettori.

La trama:
Dura la vita per Alice Allevi, che ha appena superato la delusione per non aver vinto un micro seminario di Scienze Forensi. Non che le interessasse tantissimo l’argomento: il fatto è che il seminario si sarebbe tenuto a Parigi, e a Parigi vive Arthur. Ma tant’è, si sa che per lei l’Istituto di Medicina Legale «è un amante malfidato che prende senza dare»… Ma la vita lavorativa ha in serbo per lei altre sorprese, e nello specifico una causa d’interdizione. Lui è Konrad Azais, un famosissimo scrittore, best seller in tutto il mondo, grande esperto di enigmistica. A richiedere l’interdizione sono i figli, che ritengono il padre ormai vittima della demenza senile visto che ha dichiarato di voler lasciare tutti i suoi beni a una sconosciuta. Quando poi Azais muore in circostanze misteriose, che nemmeno l’autopsia riesce a chiarire, Alice inizia un’indagine combinando le sue conoscenze di medicina legale, l’intuito e la ricerca tra librerie e le opere di Azais…

La Longanesi offre ai lettori la possibilità di assaggiare in anteprima il primo capitolo di Un segreto non è per sempre. Un'occasione unica per iniziare a gustarsi la storia di Alice.




Dicono del libro:


«Una Kay Scarpetta di nome Alice.»
Brunella Schisa, IL VENERDÌ DI REPUBBLICA

«Una detective come noi.»
Benedetta Marietti, D - LA REPUBBLICA


Il booktrailer:





L'autrice:


Alessia Gazzola è nata a Messina nel 1982. Medico chirurgo dal 2007, si è specializzata in Medicina legale nel luglio 2011. Ha scritto il suo primo racconto all’età di cinque anni e da quel momento non ha più smesso. L’allieva, il romanzo con cui ha esordito nel 2011, ha avuto un grandissimo successo: 4 edizioni, 60.000 copie vendute, in corso di pubblicazione in 4 paesi europei (Germania, Spagna, Turchia e Francia) e diritti venduti per la produzione di una serie televisiva. Con questo secondo romanzo risponde finalmente alle richieste dei lettori che reclamavano a gran voce una nuova indagine di Alice Allevi, la sua eroina.

Recensione: "La ricamatrice di segreti" di Kate Alcott

Titolo: La ricamatrice di segreti Autrice: Kate Alcott
Casa editrice: Tre60 Traduzione: Roberta Zuppet
Pagine: 400 Prezzo: € 9,90

La trama:


Cherbourg, Francia, 10 aprile 1912. È stata una bugia, il biglietto che ha permesso a Tess di salire sulla nave più lussuosa del mondo, diretta in America: stanca di passare le giornate a cucire per pochi spiccioli e dotata di uno straordinario talento come ricamatrice, la ragazza ha trovato il coraggio di avvicinare Lady Lucile Duff Gordon e, mentendo sulla propria identità e sul proprio passato, ha convinto la celebre stilista ad assumerla come segretaria personale. Adesso, davanti a lei, si apre un mondo che sembra uscito da una fiaba: saloni maestosi, tavole imbandite, cabine sfarzose e, soprattutto, sontuosi abiti di velluto cangiante, pizzi raffinati, sete pregiate… Eppure, in quei pochi giorni di viaggio, non sono soltanto la magnificenza e la ricchezza a stupire Tess; ben più sconvolgenti, infatti, sono gli sguardi e le parole di Jim, l’umile mozzo che ha fatto breccia nel suo cuore. Proprio come, di lì a poco, un iceberg farà breccia nell’«inaffondabile» Titanic…
New York, 18 aprile 1912. Giunti negli Stati Uniti, i sopravvissuti al naufragio del Titanic vengono accolti come eroi. Ben presto, però, l’ombra del sospetto oscura proprio la stella di Lady Gordon, accusata da un giornale scandalistico di aver corrotto gli ufficiali di bordo pur di salire su una delle poche scialuppe di salvataggio. E, quando scoprirà che la fonte di quella notizia è Jim, Tess sarà costretta a una scelta drammatica: proteggere la sua benefattrice o combattere al fianco del suo grande amore…

LA MIA RECENSIONE



La ricamatrice di segreti è il primo romanzo della scrittrice statunitense Kate Alcott ed è stato scelto dalla nuovissima casa editrice Tre60, neonato marchio del gruppo editoriale Mauri Spagnol, per iniziare insieme ai lettori un’avventura fatta di storie avvincenti e di piccoli prezzi.

Quest’anno corre il centenario del drammatico naufragio del Titanic e numerose case editrici hanno calato il loro asso nella manica pubblicando romanzi che, in un modo o nell’altro, ruotano intorno alla nave e alla sua sventurata storia. La ricamatrice di segreti è uno di essi.

Eppure, mentre il lettore si aspetta di trovare una cospicua presenza del transatlantico come scenario delle vicende narrate, le sue aspettative vengono disattese subito. La prima parte del romanzo, quella riguardante l’imbarco della protagonista e i giorni passati sul Titanic, occupa uno spazio ristretto nell’economia di tutta la storia. Tuttavia non c’è da stupirsi, il transatlantico navigò meno di una settimana prima di affondare nelle acque ghiacciate. Il romanzo quindi prende avvio poco prima del tragico fatto e prosegue poi analizzando e romanzando tutto ciò che avvenne dopo.

L’autrice si è documentata a fondo riguardo il processo tenuto per trovare i colpevoli, le accuse, gli errori compiuti, le meschinità commesse. Tra chi brama risposte e chi si nasconde dietro al proprio titolo o ai soldi in banca, in un bailamme di giornalisti, sopravvissuti, giudici e avvocati si muove Tess, la protagonista del libro.

Tess è una giovane piena di speranze e di talento. Sa cucire vestiti e ci mette passione, riuscendo a trovare impiego per la dispotica e lunatica Lady Duff Gordon, stilista in voga all’epoca. Sopravvissuta all’affondamento, la ricamatrice del titolo dovrà mettere in gioco le proprie capacità e i propri sentimenti per riuscire a trovare la sua strada. E nel suo percorso Tess incontra persone che, a loro modo, la plasmano e l’aiutano a diventare una donna completa.

Kate Alcott mescola personaggi realmente esistiti a quelli di sua invenzione per donare al lettore l’affresco variopinto di una società brulicante, a tratti impazzita e impaziente di trovare il colpevole di quello che è stato un disastro che ha scosso il mondo ed è costato numerose vite.

La narrazione scorre veloce seguendo le azioni di più personaggi, cogliendo sfumature e punti di vista, mentre uno stile semplice e pulito rende la lettura piacevole. Una storia che mescola realtà e finzione, ricerca dell’amore e voglia di riscatto. L’autrice unisce bene gli ingredienti e riesce a creare un buon romanzo, godibile.

Un inizio azzeccato per questa novella casa editrice che si lancia nel mercato librario lasciandosi apprezzare anche per aspetti puramente estetici, ma che non vanno sottovalutati. Il libro presenta, infatti, una robusta copertina hardcover con una sovraccoperta molto curata e una grafica nell’impaginazione ottimale. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, ma tenendo presente il prezzo davvero contenuto di € 9,90, la Tre60 offre così al lettore la possibilità di potarsi a casa un libro ben fatto: piacevole da leggere, sfogliare, vedere.


VOTO DEL BLOG:

 Good Book. Libro gradevole, per una lettura spensierata.

giovedì 22 marzo 2012

Recensione: "Reflections" di Francesca Gonzato Quirolpe

Titolo: Reflections Autrice: Francesca Gonzato Quirolpe
Casa editrice: Pendragon Pagine: 315
Prezzo: € 16,00

La trama:
Rachele è una ragazza bellissima ma molto insicura, incapace di vivere con coraggio i propri sentimenti. Non sa di essere una mirror e non immagina che in una dimensione parallela vive il suo doppio: una lover orgogliosa e tenace, diversa da lei soltanto per la sua pelle color lilla e le protesi da combattimento generate dal suo corpo. Quando Rachele inizia, tra mille paure, a vivere una travolgente storia d'amore con l'affascinante Tommaso, infrange la legge che governa i mondi dei lover e dei mirror. Ci penserà la magnifica creatura venuta dall'universo alieno a svelarle come funzionano le emozioni umane, attraversando, per farlo, lo spazio immenso che le divide. Creature guerriere, amore, amicizia, mondi paralleli: una storia magica e romantica che coinvolge dalla prima all'ultima pagina.

LA MIA RECENSIONE 


Reflections è il romanzo d’esordio di Francesca Gonzato Quirolpe, una storia a metà strada tra il romance e il fantasy. Mescolando mondi paralleli e passioni ancestrali, l’autrice dà vita a un universo complesso dove la Terra e i suoi abitanti sono legati a doppio filo con dei corrispettivi alieni, i Lover.

La narrazione alterna due punti di vista, quello di Rachele e quello della sua Lover. Sono le facce della stessa medaglia, dipendono una dall’altra, solo che Rachele non lo sa. La vita scorre lenta se non sai che il tuo alter ego sta lottando per conquistare l’amore. Lover e Mirror (il corrispondente terrestre del Lover) non sono altro che le parti che compongono ogni essere vivente, unendo i pregi e i difetti di ciascuno di noi.

Rachele, detta Lilly, è una ragazza timida e poco conscia del suo valore. Non è più un adolescente, tuttavia non ha ancora imparato ad apprezzarsi davvero. Dentro di sé ha tanto amore da dare, ma la paura la blocca e le incolla i piedi a terra, le spalle le si incurvano sotto il peso dell’inadeguatezza che si sente addosso. Rachele è simile a molti di noi, con le pupille tanto offuscate da non vedere la realtà. Per questo non si vuole fare illusione su Tommaso, il ragazzo che le ingombra la mente e il cuore.

L’amore è sicuramente il sentimento protagonista di questa narrazione, tutti i personaggi sembrano danzare intorno a lui, cercare di farlo proprio, desiderando di possederne almeno un po’ così da eleggere quel sentimento a qualcosa di personale, eterno e appagante. Il mondo dei Lover si regge su questo, condizionando anche le loro controparti terrestri.

L’autrice riesce a creare un mondo alieno complesso e definito, con le sue regole e le sue abitudini. La bravura sta nell’unirlo alla dimensione terrestre in modo da non far sentire la cucitura, come fosse sempre stato lì, dalla notte dei tempi. 

Reflections è, quindi, uno urban-fantasy che racchiude in sé una sana dose di romanticismo, ma non c’è traccia dell’amore smielato. Per amore, invece, si combatte ed è proprio quello che fanno i Lover sfidandosi in arena. Rachele e la sua Lover trasmetto al lettore una lezione semplice ma importante: in amore non ci si nasconde, e soprattutto non lo si può evitare. Non si tratta solo dell’amore per un'altra persona, per amare gli altri occorre guardarsi dentro e sapersi apprezzare per la propria unicità.

Una storia schietta come l’amore puro, senza ombre. Francesca Gonzato Quirolpe ha scritto un romanzo leggero e gustoso, che si legge tutto d’un fiato e che trasporta il lettore in un mondo che riscopre come suo, mosso dagli stessi meccanismi. Uno stile fresco e piacevole accompagna una storia dolce e colorata come le prime giornate di primavera.


VOTO DEL BLOG:

 Good Book. Libro gradevole, per una lettura spensierata.

mercoledì 21 marzo 2012

W W W... Wednesdays n° 42

 
@http://shouldbereading.wordpress.com


Cos'è W W W... Wednesdays?


E' una specie di gioco, basta rispondere a tre semplici domande: 


What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?) 
What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?) 
What do you think you'll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?) 


What are you currently reading?


Sto leggendo Le sorelle Soffici per il fine settimana avrete la recensione.




What did you recently finish reading?


Ho finito di leggere Reflections e La ricamatrice di segreti, due libri carini e spensierati. Se non riesco a postarle questa sera per domani avrete le recensioni.








What do you think you'll read next?


Trea le mie prossime letture c'è sicuramente Le incredibili coincidenze dei ricordi. È da tanto che voglio leggerlo!



Estrazione giveaway: "Immortal"

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Curiosi? Nervi tesi? Questa sera uno di voi gioirà in privato per essersi aggiudicato Immortal di Alma Katsu, ma adesso un attimo di suspence...



The lucky one is

Arianna








Spero che la notizia la faccia scatenare come questo alquanto insolito (e ballerino) Silente.


Cara Arianna, un gufo è in arrivo.


Estrazione giveaway: "La terra delle caverne dipinte"

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Scusate il ritardo, ma alla fine ce l'ho fatta. Oggi scopriremo chi si è aggiudicato la copia del romanzo  di Jean M. Auel. Ansiosi di scoprire il nome del vincitore?
(continua l'utilizzo di gif animante per l'estrazione del giveaway)


La fortuna ha baciato katia860




Complimenti alla vincitrice, presto il libro arriverà da te!




Mentre un abbraccio a tutti quelli che non sono stati altrettanto fortunati.
Se qualcuno non vede il proprio nome nell'elenco o lo vede solo una volta e non tante quanti i link messi c'è una motivazione, non sono io che sono svampita. Se volesse conoscere la motivazione basta che mi scriva.



martedì 20 marzo 2012

Andar per libri: "Madapple" di Christina Meldrum

ANDAR PER LIBRI

 

Curiosando tra le pagine di Anobii oggi sono incappata in un libro che non conoscevo. Titolo e copertina mi hanno colpito da subito e poi la trama ha mi ha accalappiato del tutto. Ora sta nella mia lista dei desideri, sperando di essere acquistato a breve.



Titolo: Madapple Autrice: Christina Meldrum
Casa editrice: Fazi Traduzione: Lucia Olivieri
Pagine: 447 Prezzo: € 18,00 

Uscito a febbraio 2009 Madapple è uno young adult diverso dal solito e forse per questo molto più avvincente. Un thriller psicologico che si mescola con la magia della natura e con la sua forza. Una storia enigmatica e complessa che scava nella mente umana. 

La trama:
Aslaug è una ragazza singolare. La madre, Maren, l’ha cresciuta in un isolamento quasi assoluto, in una campagna dolce e solitaria dove le ha insegnato lingue sconosciute, le ha svelato le proprietà delle piante, l’ha iniziata ai segreti della natura. Ma quando, inaspettatamente, dovrà iniziare a cavarsela da sola, Aslaug farà i conti con il dolore per la morte della madre e con un ardente anelito di libertà. Vorrebbe andare lontano, lasciarsi ogni cosa alle spalle. Invece il destino prende a volte vie bizzarre: Aslaug si ritrova sotto processo con l’accusa di triplice omicidio, confinata in un nuovo isolamento, imprigionata in un mondo tormentato da controversie religiose e rivelazioni che la costringeranno ad affrontare i demoni del passato. Più ci s’inoltra nella storia,più numerosi diventano i misteri da svelare. Riguardo all’enigma della nascita di Aslaug; riguardo all’essenza reale o immaginaria dei miracoli. Nominato dalla American Library Association fra i “Best Book for Young Adults 2008”, Madapple è un’avvincente esplorazione dell’animo umano e dei sortilegi della natura, arcana protettrice di un’adolescenza in cui scorre la linfa di una saggezza antica.

L'autrice:


Dopo la laurea in Studi religiosi e Scienze politiche conseguita presso l’università del Michigan, Christina Meldrum ha lavorato in Africa per il potenziamento delle strategie di microsviluppo e ha ottenuto il titolo di dottore in Legge ad Harvard. Ha lavorato per la Commissione internazionale dei giuristi di Ginevra e come avvocato presso lo studio legale Shearman e Sterling. Vive nella San Francisco Bay Area con la famiglia e fa parte del consiglio consultivo del Women of the World Investments.

Teaser Tuesdays n° 46

 


Nuovo Teaser Tuesdays, il mondo del circo vi aspetta!

Per chi non conoscesse le regole:

  • Prendi il libro che stai leggendo
  • Apri a caso una pagina del libro
  • Riporta un breve passo della pagina
  • Riporta titolo e autore del libro così chi ne è rimasto colpito potrà aggiungerlo alla propria Lista dei desideri!



Attenzione: niente spoiler!



Celia e Isobel chiacchierano del tempo, di Praga e di libri. Non evitano di proposito l'argomento del circo, piuttosto ne mantengono viva la distanza. Per qualche momento scelgono di essere soltanto due donne sedute a un tavolino, non un'indovina e un'illusionista. Un'opportunità che non si presenta di frequente.

la porta del caffè si spalanca, lasciando entrare una raffica di vento reso pungente dalla pioggia, tra le reazioni seccate dei clienti e l'agitarsi degli ombrelli all'ingresso.
Una cameriera dall'aria affrettata si ferma al loro tavolo. Celia ordina un tè alla menta, e quando la ragazza si allontana getta un lungo sguardo alla sala, esaminando la folla.
«Qualcosa non va?» domanda Isobel. «Oh, no. Ho la vaga sensazione che qualcuno ci stia osservando. Forse è solo la mia immaginazione.» «Oppure vi hanno riconosciuta» suggerisce Isobel. «Ne dubito» dice Celia osservando i clienti, senza notare un solo sguardo puntato nella loro direzione. «La gente vede quello che vuole vedere. Con il circo in città, sono sicura che da qui sono passati molti più clienti occasionali. Questo ci permette di confonderci meglio.»

Da Il circo della notte di Erin Morgenstern (p. 183) 

Chi ben comincia - XVI -

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Nuova puntata di Chi ben comincia. Oggi è la volta di un distopico da poco uscito nelle librerie.



Afferro la tenda con le mani, stringendola e rigirandola fino a formare una corda spessa.Più o meno dello stesso diametro di un collo umano.Lascio cadere i palmi sui pantaloni, per paura che qualcuno possa decifrare i miei pensieri osservandomi. Qualcuno come il dott. Gatsbro. Mi chiedo quante cose sappia realmente.Guardo fuori dalla finestra. Dal secondo piano, il dott. gatsbro sembra una minuscola macchiolina sul prato. La ragazza che dovrei conoscere è a pochi metri da lui. Li osservo mentre parlano. lei lo ignora come se lui fosse una nuvola di vapore. Non so se lo faccia di proposito o se la sua mente sia intrappolata in un'altra vita oscura che la trattiene. Succede spesso anche a me. Ci sono tante cose che non capisco di lei, o almeno della persona che è diventata e, anche se sono molto più alto e peso almeno venti chili in più, la temo.

Da L'eredità di Jenna di Mary E. Pearson (ed. Giunti)

martedì 13 marzo 2012

Andar per libri: "Il circolo delle ingrate" di Elizabeth von Arnim

ANDAR PER LIBRI 

 

Quante volte vi è capitato che cercando un libro siete finiti da un'altra parte, tra le braccia un romanzo di cui non sapevate nemmeno l'esistenza?

 
Titolo: Il circolo delle ingrate Autrice: Elizabeth von Arnim
Casa editrice: Bollati Boringhieri Pagine: 393
Prezzo: € 17,50

Uscito in Italia all'inizio del 2012, Il circolo delle ingrate (The Benefactress) è un romanzo scritto nel 1901 dalla prolifica autrice australiana Elizabeth von Arnim, pseudonimo sotto il quale si cela Mary Annette Beauchamp. La casa editrice Bollati Boringhieri si occupa della traduzione dei suoi numerosi romanzi dal 1989 dando così la possibilità anche ai lettori italiani di scoprire una scrittrice spigliata, acuta e intelligente.

La trama:
Anna coltiva un unico, profondo desiderio: essere indipendente. E invece, orfana e costretta a vivere a carico della ricca cognata – a sua volta mossa dal solo desiderio di maritarla al miglior partito su piazza e togliersela di torno –, Anna rifiuta i corteggiatori e si convince di esser condannata a una vita dimezzata. Fino a quando non accade l’impensabile: un’inaspettata, cospicua eredità arriva a cambiarle la vita e a garantirle l’autonomia tanto desiderata. Ma arrivano anche le impreviste ma prevedibili difficoltà. Colta da un irrefrenabile impulso di generosità, Anna decide di condividere la sua fortuna, e concepisce un progetto filantropico inteso a donare la felicità a dodici donne provate dalle asprezze della vita. Ma dopo una spassosa girandola di situazioni che l’ingenua Anna non poteva immaginare, tutto precipita... Con la verve che distingue la sua scrittura, Elizabeth von Arnim ritorna a un tema che le sta particolarmente a cuore, l’indipendenza femminile, già al centro di Lettere di una donna indipendente. Mettendo con delicatezza alla berlina la protagonista e il suo progetto improbabile, Elizabeth von Arnim dà voce al tema del destino delle donne, sempre legato al matrimonio, e di quali concrete alternative si possano davvero presentare a chi desideri restare «fuori dal coro». Una riflessione originale e quanto mai divertente sul rapporto tra indipendenza e realizzazione personale, sulla capacità di condivisione e l’assuefazione all’ingratitudine. Un libro che è ancora una volta possibile definire, come del resto tutti gli altri romanzi di questa scrittrice amatissima dal pubblico italiano, «il solito distillato di intelligenza e ironia».

L'autrice:

Elizabeth von Arnim (Mary Annette Beauchamp 1866-1941), nata a Sydney in Australia e cresciuta in Inghilterra, fu cugina di Katherine Mansfield e amica di E.M. Forster. H.G. Wells nell’autobiografia la descrisse come «la donna più intelligente della sua epoca». Tutti i suoi romanzi sono pubblicati da Bollati Boringhieri: Il giardino di Elizabeth (1989), I cani della mia vita (1991), Un incantevole aprile (1993), La memorabile vacanza del barone Otto (1995), Elizabeth a Rügen (1996), Amore (1998), Un’estate da sola (2000), Mr Skeffington (2002), La moglie del pastore (2003), Cristoforo e Colombo (2004), Lettere di una donna indipendente (2005), Vera (2006), Il padre (2007), Vi presento Sally (2008), La storia di Christine (2009), Colpa d’amore (2010) e La fattoria dei gelsomini (2011).

Teaser Tuesdays n° 45

 


Intrighi, misteri e segreti per questa puntata di Teaser Tuesdays. 


Per chi non conoscesse le regole:

  • Prendi il libro che stai leggendo
  • Apri a caso una pagina del libro
  • Riporta un breve passo della pagina
  • Riporta titolo e autore del libro così chi ne è rimasto colpito potrà aggiungerlo alla propria Lista dei desideri! 



Attenzione: niente spoiler!



 «Sono Marissa Rogers. Qualcuno ha lasciato un libro per me?» chiedo. «Oh, certo», risponde sparendo dietro gli scaffali di legno che ci separano. Sento un certo tramestio, e dopo un minuto il tizio ricompare con quella che sembra essere un'edizione d'antiquariato di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen.
«Lo tratti con cura», mi avvisa il commesso, e per un momento mi aspetto che non abbia intenzione di darmi il volume. «Naturalmente», rispondo, sfiorando la vecchia rilegatura di tela. Ho letto Orgoglio e pregiudizio un'infinità di volte, ma questo non smorzza la mia eccitazione al pensiero di poter aggiungere questa copia alla mia (lo ammetto, molto ridotta) collezione di libri d'epoca.
«Mi creda, questo è proprio un bel colpo», spiega il commesso. «Anche se non è una delle prime edizioni, è una tiratura rara, dei primi del Novecento. Non è una fortuna in cui ci si imbatte così spesso.» Sorride, «Sono sicuro che voglia sapere da parte di chi è. La sua fatina dei libri ha lasciato dentro un biglietto.»
Apro con cautela la copertina e un piccolo pezzo di carta cade a terra. Lo raccolgo e mi accorgo che il biglietto è stato scritto sul retro di uno scontrino.


Da Le imprevedibili coicidenze dei ricordi di Camille Noe Pagán (p. 89)

Chi ben comincia - XV -

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Nuova puntata di Chi ben comincia, gustiamo insieme questo incipit.


A quell'ora route des Plages era deserta. I ristoranti sulla spiaggia avevano chiuso i battenti e, data la stagione, a nessuni veniva più in mente di passare la notte a ballare sulla sabbia. Anche le ville sulla collina e verso il lungo mare sembravano vuote. Per fortuna, col cielo sereno e la luna piena avrebbe potuto fare a meno della torcia elettrica.Hans Spidhofer parcheggiò la macchina prima della curva, vicino al viale d'ingresso di una casa apparentemente vuota, a un centinaio di metri dal punto indicato da Tania per l'appuntamento: l'incrocio con boulevard Patch. Quell'incontro però non lo convinceva. lavorava con il colonnello Giulio Valente da qualche anno; Valente gli aveva insegnato il mestiere e hans era sicuro di godere della sua fiducia. Non lo aveva mai mandato allo sbaraglio senza istruzioni: al contrario, valente voleva che i suoi agenti avessero in mano tutti gli elementi per operare al meglio. Eppure, stavolta l'incarico era immerso nell'incertezza, e il fatto più sconcertante, per Spindhofer, era che nemmeno valente sapeva bene perché lo avesse mandato lì.



Da Le regole del gioco di Riccardo Perissich (ed. Longanesi) 

sabato 10 marzo 2012

Recensione: "Il profumo della rugiada all'alba" di Edwidge Danticat

Titolo: Il profumo della rugiada all'alba Autrice: Edwidge Danticat
Casa editrice: Piemme Traduzione: Maria Clara Pasetti
Pagine: 221 Prezzo: € 16,50


La trama:
Il volto del male è difficile da dimenticare. Sono anni che il padre di Ka Bienaimé, giovane scultrice di origine haitiana, tenta di costruirsi una vita tranquilla a Brooklyn come barbiere, nascondendo dietro una maschera di anonimato un passato di violenza e di soprusi. Ma ci sono molti, emigrati da quella terra tormentata e senza pace, che pensano di riconoscere in lui il torturatore che si è accanito su di loro o sui loro cari, quando Haiti era sotto il dominio di Duvelier e dei suoi terribili tontons macoutes. E il romanzo è l'insieme delle loro voci: quella della moglie Anne, che ha coperto il marito per tutti quegli anni; quella della figlia, che ascolta sgomenta le rivelazioni che il padre un giorno decide di farle; quella dell'uomo che vive nella stessa casa e sa benissimo che il suo coinquilino è responsabile di molte violenze subite dalla sua famiglia. Un romanzo che si cala a fondo nel destino turbolento e controverso di un popolo angustiato dalle catastrofi naturali e lacerato dalle lotte intestine.


LA MIA RECENSIONE


Il profumo della rugiada all’alba di Edwidge Danticat è un piccolo romanzo che contiene dentro sé una storia tanto grande. Una serie di racconti che concorrono a formare un unico volto, quello straziato di Haiti e del suo popolo vessato dalla dittatura spietata del Presidente e dei suoi soldati.  

Nove racconti grazie ai quali il lettore si addentra in un mondo che sente lontano e vicino allo stesso tempo. I protagonisti di queste storie affondano le loro radici nello stesso humus e i loro racconti si intrecciano in maniera inaspettata. In un certo qual modo, Edwidge Danticat scrive un unico romanzo dando spazio a più voci, più punti di vista e angolazioni.

La colpa e il perdono si stagliano nella narrazione come i due grandi sentimenti messi in risalto, il bianco e il nero. Eppure tra l’uno e l’altro scorrono tutte le gradazioni possibili di grigio. Non esistono verità assolute, tuttavia ci sono dei segreti che squarciano il cuore.

Famiglie distrutte, figli strappati alle madri, la violenza di un regime che schiaccia nel fango la testa del ribelle. In questo libro Haiti viene tratteggiata in tutta la sua variopinta e crudele realtà. Non c’è spazio per i giochi infantili, si è costretti a crescere subito e a scegliere da che parte stare. L’unica speranza di salvezza è la fuga, l’orizzonte lontano diventa la meta agognata dove ricominciare a far germogliare la vita.

Ma la voglia di evasione, il desiderio di liberarsi del fardello che si è costretti a sostenere non è solo appannaggio delle vittime. Anche il carnefice sente su di sé la pressione della sua stessa violenza. Anche il torturatore vuole sfuggire al suo destino di sangue. Percorrendo la linea fumosa che divide i buoni dai cattivi, Edwidge Danticat ci racconta la sua patria natale vista con gli occhi di chi è riuscita a scappare.

Uno stile asciutto, conciso, a volte lapidario rende le storie narrate prive di romantico sentimentalismo. L’autrice racconta lucidamente la sua terra e il mondo che essa trattiene in sé. Il lettore può così entrare nelle vicende, vederle come fossero immagini di un film.

Forse anche altre storie avrebbero potuto trovare spazio, altre voci per raccontare la sofferenza di un popolo, invece il libro costa solo di 221 pagine. Una lettura veloce, ma non superficiale.


VOTO DEL BLOG:

 Good Book. Libro gradevole, per una lettura spensierata.

venerdì 9 marzo 2012

Recensione: "L'armadio dei vestiti dimenticati" di Riikka Pulkkinen

Titolo: L'armadio dei vestiti dimenticati Autrice: Rikka Pulkkinen
Casa editrice: Garzanti Traduzione: Delfina Sessa
Pagine: 312 Prezzo: € 16,40


La trama:
La stanza è invasa dalla polvere e dalla luce. Sono passati anni, ma a casa della nonna Elsa non è cambiato nulla: la bambola, il cavallo a dondolo e poi il vecchio armadio. Ad Anna, sua nipote, basta aprirlo per tornare di colpo bambina, quando insieme alla nonna giocava a vestirsi da grande. Gli abiti ci sono ancora tutti e Anna li riconosce: stoffe che sanno di festa, di ricordi e di risate. Eppure c'è un vestito che la giovane non ricorda: ha la gonna ampia e un nastro alto in vita. Uno stile molto diverso da quello della nonna. Anna lo prova. Basta quel semplice gesto perché il suo mondo cambi per sempre. Quando sua nonna la vede con quell'abito, bella come non mai, capisce che è giunto il momento sfuggito tanto a lungo. Ora che le rimangono pochi giorni di vita, non può più mentire. Lo deve a sé stessa ma anche a sua nipote, deve dirle la verità. Deve confessare a chi appartiene quell'abito, deve pronunciare quel nome taciuto da anni, Eeva. Un nome che Anna non conosce. Il nome di una donna dimenticata nel silenzio, di cui non esistono nemmeno fotografie. Un nome che affonda le radici in un segreto forse incomprensibile. Spetta ad Anna capirlo. Ma per farlo deve tornare indietro a un tempo antico, a una storia di perdono, di tradimento e di bugie. Ma soprattutto alla storia di un amore unico come quello che lega indissolubilmente una madre e una figlia, nel bene e nel male. Un amore in cui tutto, a volte, può essere perdonato. Un romanzo potente, il nuovo fenomeno editoriale dell'anno. Uscito in sordina in Finlandia, ha rapidamente scalato tutte le classifiche, dove è rimasto per molti mesi, consacrando Riikka Pulkkinen come la nuova regina del romanzo nordico e scatenando gli editori di tutto il mondo per l'acquisizione dei diritti. In uscita contemporanea in tutto il globo, sullo sfondo della capricciosa luce del Nord racconta una storia di perdono e amore, di memoria e di colpa, di menzogna e redenzione.

LA MIA RECENSIONE 


L’armadio dei vestiti dimenticati è il secondo romanzo della scrittrice finlandese Riikka Pulkkinen, caso letterario in patria che ha saputo conquistare tutto il mondo. Uno stile particolare, personale e riconoscibile fa di questo romanzo una prova compiuta in grado di mostrare una scrittrice sicura dei suoi mezzi.

Una storia che vuole essere vera, come dimostra anche il titolo originale (Totta), narra intrecci familiari, amori potenti e distruttivi sepolti sotto strati di vernice e colore. Una famiglia che affronta il lento consumarsi di una persona cara guardandosi allo specchio e scorgendo ciò che si trova sotto la superficie.

Il romanzo di Riikka Pulkkinen può essere definito un romanzo di donne; gli uomini sono presenti e condizionano le azioni e i sentimenti delle protagoniste, ma restano inesorabilmente attaccati a queste figure complesse che si stagliano definite nella narrazione.

Anna è, forse, la vera protagonista, colei che parte alla ricerca di un volto, quello di Eeva. Un nome sconosciuto abbandonato come il vestito dentro l’armadio. Quello che Anna non conosce ancora, le informazioni che avrà modo di collezionare lungo il cammino, si intrecciano in modo inestricabile con il suo vissuto. Anna cerca Eeva, la costruisce, la immagina e non si accorge che il volto di Eeva diventa il suo, al pari delle sue gioie e dei suoi dolori. Anna diventa Eeva, si carica sulle spalle la sua storia e attraverso di lei riesce a raccontare la morsa che le attanaglia il cuore. 

Eeva ama, ama tanto, troppo, ama anche quello che non è suo. Una volta che si lascia spazio all’amore poi non si riesce a chiudere quella soglia, a sbattere la porta e lasciare che tutto resti fuori. Allora uno si consuma, prima nell’anima e poi nel corpo, fino a scomparire.

Il romanzo alterna due piani temporali, il presente raccontato in terza persona e il passato in cui Eeva è protagonista e che è lei stessa a raccontare. La storia procede frammentata, accavallando continuamente nomi, luoghi, sentimenti.

Quando il tempo della vita è incalzato dalla morte, anche il segreto più doloroso esce allo scoperto e permea la realtà con il suo profumo intenso, fastidioso e indimenticabile. Riikka Pulkkinen ha creato una storia triste che ha in sé punte luminose di gioia. Una famiglia che si stringe per affrontare l’ostacolo della scomparsa di Elsa, moglie, madre, nonna.

L’amore viene osservato in tutte le sue sfumature, eppure ce n’è uno che campeggia con più forza, quello materno. Un legame difficile da esprimere, multiforme. Un legame che può nascere dall’attesa nel ventre o crescere spontaneo come i fiori di campo. Impossibile dire quale dei due è più grande o più completo. L’autrice non ha la presunzione di dare risposte, perché, forse, risposte non ci sono.

Un romanzo lento come la vita agricola della Finlandia rurale, dove anche la capitale Helsinki è inesorabilmente relegata al ruolo di città provinciale e periferica. Una storia che si scioglie piano quasi fosse una delle brioche alla cannella che ama Eeva. L’armadio dei vestiti dimenticati racconta una famiglia e lo fa con spigliata pacatezza.

VOTO DEL BLOG:

 Great Book. Gran bel libro, da non perdere.

mercoledì 7 marzo 2012

A.A.A. ANTEPRIMA: "Multiversum" di Leonardo Patrignani

Titolo: Multiversum Autore: Leonardo Patrignani
Casa editrice: Mondadori Pagine: 224
Prezzo: € 17,00


E se la nostra vita non percorresse una sola strada...
ma tutte quelle possibili?

Con questo quesito interessante ed enigmatico si spalanca davanti al lettore il mondo di Multiversum, il romanzo d'esordio di Leonardo Patrignani, primo capitolo della Trilogia del Multiverso. Il libro uscirà per la casa editrice Mondadori il prossimo 27 marzo e già ha iniziato a far parlare di sé. Un fantasy tutto italiano dove realtà parallele si intrecciano tra loro a creare  l'universo molteplice che dà il titolo al romanzo.
Per assaggiare qualcosa di più e per ingannare il tempo in attesa dell'uscita del romanzo, visitate il sito dedicato alla saga: www.multiversumsaga.com e la pagina fan su Facebook.


La trama:
Un’appassionante storia d’amore al ritmo travolgente dei romanzi di Stephen King. Alex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici anni. Un filo sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza preavviso, in uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i due ragazzi riescono a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa, arriva a Melbourne, sul molo di Altona Beach, il luogo stabilito. Ma Jenny non c’è. I due ragazzi non riescono a trovarsi perché vivono in dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Jenny, Alex è un altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è morta all’età di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma Jenny e Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle infinite possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è già avverato.



L'autore:


Leonardo Patrignani è nato a Moncalieri (To) nel 1980. Diplomato al liceo classico Giuseppe Parini, ha intrapreso la carriera musicale col nome d’arte Patrick Wire. Ha girato il mondo con la sua band, i suoi dischi sono venduti dal Canada al Giappone. Cultore dei giochi di ruolo, fermo sostenitore dell’esistenza di forme di vita aliene, di professione doppiatore e lettore appassionato dei romanzi di Stephen King. Il Multiversum è il suo romanzo di esordio. 

A.A.A. ANTEPRIMA: "Il caso Collini" di Ferdinad von Schirach

Titolo: Il caso Collini Autore: Ferdinand von Schirach
Casa editrice: Longanesi Traduzione: Irene Abigail Piccinini
Pagine: 176 Prezzo: € 14,00

Dopo l'emorme successo della raccolta di racconti Un colpo di vento, l'8 marzo arriva Il caso Collini (Der Fall Collini), romanzo d'esordio di Ferdinand von Schirach. Una storia travolgente dove la colpa ha ancora il retrogusto amaro della barbarie nazista e la giustizia cerca di farsi largo in un mondo ancora ferito dal passato.

La trama:
Per il giovane avvocato Caspar Leinen è il primo caso, l’occasione per lanciarsi nella professione dei suoi sogni. È stato infatti chiamato come avvocato d’ufficio a difendere Fabrizio Collini che, dopo trentaquattro anni di irreprensibile lavoro alla Mercedes-Benz, appena andato in pensione ha ucciso in una camera d’albergo Hans Mayer, un ricco industriale di 85 anni. Ma quella che sembra un’opportunità di carriera si trasforma molto presto in un incubo per Leinen, che scopre che la vittima è il nonno del suo miglior amico del liceo, a casa del quale trascorreva le vacanze, e che lo ha sempre trattato con affetto. La rivelazione lo mette di fronte a un drammatico caso di coscienza: accettare comunque la causa nonostante il forte coinvolgimento personale? Da parte sua l’imputato, che ha subito ammesso l’omicidio, rifiuta di dire alcunché sul movente e si è chiuso in un ostinato silenzio. Leinen quindi, che ha deciso di accettare il caso, si trova a dover difendere un uomo che non vuole essere difeso. Un compito apparentemente impossibile, ma Leinen, riguardando gli atti, scopre una traccia che conduce a un capitolo terribile della storia tedesca…


Dicono del libro:

«In questo meraviglioso romanzo, l'avvocato von Schirac racconta molto più di una Crime story: solleva interrogativi sulla giustizia di fronte ai crimini dei nazisti e sul diritto delle vittime alla vendetta.»
Berliner Zeitung

«Von Schirac descrive con drammatica precisione i meccanismi che spingono un uomo a commettere gesti irreparabili. Nello stesso tempo invita il lettore a riflettere sul significato della parola giustizia.»
Le Figaro

«Uno straordinario talento narrativo.»
Corrado Augias, il Venerdì di Repubblica



Un brano:

"Collini posò la pistola sul tavolo. Si mise sul pavimento accanto all’uomo, gli fissò le macchie senili sul dorso delle mani. Col piede fece girare il cadavere. Di colpo diede un calcio con il tacco al viso del morto, lo guardò, poi gli diede un altro calcio. Non riusciva a smettere, continuava a dargli calci, sangue e massa cerebrale gli schizzavano le gambe dei pantaloni, schizzavano il tappeto, schizzavano l’intelaiatura del letto. Il medico legale in seguito non riuscì a ricostruire il numero di colpi, le ossa delle guance, della mascella, del naso e della scatola cranica si ruppero per la violenza. Colini smise solo quando gli si staccò il tacco dalla scarpa. Si sedette sul letto, il viso gli grondava di sudore. Il battito gli tornò normale con grande lentezza. Aspettò, finché riuscì a regolarizzare di nuovo il respiro. Si alzò, si fece il segno della croce, lasciò la stanza e scese in ascensore fino al piano terra."

La copertina originale:

 


L'autore:

Ferdinand von Schirach è nato a Monaco nel 1964. La sua esperienza di avvocato penalista a Berlino (nel corso della sua carriera si è occupato di alcuni dei crimini che hanno coinvolto maggiormente l’opinione pubblica tedesca) gli ha fornito il materiale che ha ispirato il suo libro d’esordio, Un colpo di vento. Il sito dell'autore: www.schirach.de

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