Titolo: Le emozioni difettose Autrice: Laurie Halse Anderson
Casa editrice: Giunti Collana: Y
Pagine: 340 Prezzo: € 14,50
La trama:
Correre e studiare, questa la terapia per Kate Malone che non vuole affrontare il dolore per la perdita della madre, morta quando lei era ancora una bambina. Ma adesso ha diciassette anni, un fratello più piccolo, un padre reverendo e tanta voglia di scappare da lì. Kate è all'ultimo anno del liceo (lo stesso frequentato da Melinda Sordino, la protagonista di Speak) e ce la sta mettendo tutta per farsi ammettere all'università, essere una brava ragazza e tenere fede ai propri impegni.
La mia recensione
Le emozioni difettose è l’ultimo romanzo di Laurie Halse Anderson approdato nelle librerie italiane, precisamente il 5 ottobre. Edito dalla collana Y della Giunti, Le emozioni difettose è il terzo romanzo della scrittrice americana ad essere pubblicato all’interno del contenitore young adult della casa editrice fiorentina dopo Speak e Wintergirls.
Terzo romanzo per ragazzi scritto dalla Anderson, il titolo originale del libro è Catalyst ed è stato pubblicato negli Stati Uniti nel 2002, tre anni dopo aver scritto il suo romanzo d’esordio e più conosciuto, Speak. Entrambi i libri presentano la stessa ambientazione, la Merryweather High School, la scuola frequentata dalle due protagoniste dei romanzi. Questo non deve, però, far pensare che i due libri siano collegati tra loro, ognuno segue la sua strada, la sua storia, sebbene la protagonista di Speak, Melinda Sordino, farà una breve apparizione ne Le emozioni difettose.
La storia che ora ci viene narrata riguarda da vicino la giovane Kate Malone, una ragazza modello, figlia del reverendo, genio della chimica, grande amante della corsa. Il suo sogno, che è anche la sua più grande ossessione, è quello di essere ammessa al MIT, il Massachusetts Istitute of Technology, una delle più rinomate università americane nell’ambito degli studi scientifici. La vita di adesso non piace a Kate, ma ciò che la spinge avanti è il futuro che si è pianificata a Cambridge, al college.
Ritmi serrati, sfrenate corse notturne per combattere l’insonnia, una casa e una famiglia da tirare avanti, questi sono alcuni elementi della vita vorticosa di Kate. Kate che non si ferma un attimo, Kate che si spinge sopra le sue forze e le sue possibilità.
Eppure all’improvviso tutto si ferma, perché la vita non può scorrere solo nel modo in cui noi pensiamo di averla indirizzata. Con la sua mente scientifica Kate non ha calcolato l’imprevisto, non ha messo in conto il fallimento e quando questo arriva sotto forma di mancata ammissione al MIT il suo mondo si rompe in mille pezzi.
Laurie Halse Anderson ci ha abituati a storie forti, che ci parlano di adolescenti alle prese con il loro corpo e con le loro “emozioni difettose”. La storia di questo romanzo racconta un fallimento, lo sgretolarsi di un sogno, la rabbia e la frustrazione che ne seguono, la vergogna. Kate vive un dissidio interiore fortissimo, alterna momenti di puro sconforto e cattiveria a momenti in cui la razionalità la spinge verso il buon senso, questo sdoppiamento è tanto forte da farle percepire una Kate cattiva e una Kate buona, come è lei stessa a chiamarle.
Molte cose gravano sulle sue spalle, troppo per il suo essere diciottenne. Kate non vive una vita tutta sua, la sua maniacale voglia di avere tutto sotto controllo la spinge a corre a perdifiato nelle strade buie per cercare di sfinire il suo corpo, di spegnere il cervello e trovare una serenità che da sveglia non riesce ad avere.
Ma nel suo mondo calcolato e meccanico la casualità decidere di inserire una variante al sistema, un imprevisto di nome Teri. Teri la ragazza-gigante, Teri che viene presa in giro da tutti, Teri che picchiava Kate quando erano bambine. Convivere con questa nuova figura sarà per Kate uno shock, abitare sotto lo stesso tetto metterà a dura prova la protagonista de Le emozioni difettose che si vedrà costretta a cresce e maturare, perché quello che le era successo e che le sembrava catastrofico non è niente a confronto del dolore che può portare dentro Teri.
La Anderson ci racconta la storia di una ragazza alle prese con i cambiamenti che la vita le pone di fronte; le fobie di Kate, le sue manie, i suoi pregiudizi sono condivisi da molti adolescenti che come lei si affacciano alla vita adulta. Il ritratto che viene fuori è quello di una ragazza come tante altre nei pregi e nei difetti offrendo così al lettore la possibilità di immedesimarsi ancor di più nella storia che sta leggendo.
Il racconto, portato avanti in prima persona, è suddiviso in vari capitoli e sottocapitoli i cui titoli si legano al linguaggio della chimica rimarcando la propensione scientifica della protagonista, una scelta azzeccata per definire ancor di più il personaggio della ragazza Kate e la sua passione. Il linguaggio utilizzato, poi, è pulito e anche quando si fa più colloquiale non scade mai nell’adolescenziale.
Laurie Halse Anderson riesce a bilanciare la giusta dose di narrazione con l’introspezione del personaggio, eppure alcune emozioni di Kate sembrano essere bloccate, come se non riuscisse ad ammetterle nemmeno a se stessa, e delineano all’interno del romanzo delle zone d’ombra. Il suo personaggio non riuscirà ad arrivare al cuore di tutti, alcuni sentiranno la propria vicinanza alle sue sensazioni e ameranno il libro per le emozioni che è stato in grado di trasmettere, altri ne percepiranno il distacco perché non saranno capaci di rispecchiarsi nel suo modo di fare e di affrontare le cose e la storia scivolerà loro addosso. Forse, però, l’umanità di Kate, e quindi la forza del libro, sta proprio in questo, non sempre ci si trova d’accordo con gli altri e con il loro modo di essere.
VOTO DEL BLOG:
Good Book. Libro gradevole, per una lettura spensierata.
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