Lunedi, inizia una nuova settimana e parte una nuova rubrica. Si intitola "Chi ben comincia..." ed è dedicata a tutti gli incipit dei libri che abbiamo amato, che stiamo leggendo o che leggeremo.
L'idea di questa rubrica non è mia, o meglio c'è una blogger che ci ha pensato prima di me, sto parlando di Yuko di Living for books con la sua rubrica Incipit love, che molto gentilmente mi ha concesso di poter creare la mia personale rubrica sugli incipit!
E ora è tempo di "cominciare"... gustatevi questo incipit!
Gli sbirri puzzavano di birra e lozione per capelli. Camminavano come se avessero scarpe strette. Nei quartieri poveri, pieni di gente affamata, apparivano paffuti e lustri come vitelli, ingrassati da tutti i pasti che scroccavano.Gli sbirri le facevano paura. Era stato uno sbirro a toglierle i figli per rinchiuderli nell'ospizio di mendicità. Ed era stato un altro poliziotto, un certo Alvin Donaldson, a spedirla in prigione dopo che lei aveva cominciato a battere il marciapiede per riprenderseli.E adesso ce n'era uno seduto al bancone, proprio davanti a lei. Dentro il Barkentine, la roccaforte stessa della Ditta. Fingeva di essere un cliente qualunque. Beveva, leggeva il giornale, ordinava da mangiare.Che dannata faccia tosta.Che cosa voleva? Stava cercando di pizzicare Sid? Di far chiudere il locale?Il pensiero che il Bark chiudesse non la spaventava soltanto, la terrorizzava. Adesso aveva con sé i figli. Avevano una stanza; era piccola, ma li teneva al caldo e asciutti. Se avesse perso il posto di barista, e la relativa paga, avrebbe perso anche la stanza. E i bambini. Di nuovo.
Da Come una rosa d'inverno di Jennifer Donnelly.
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