giovedì 2 dicembre 2010

Giovedì in Giallo - VIII -

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Cari lettori è giovedì ed ecco una nuova puntata di Giovedì in Giallo,  la mia rubrica dove cercherò di aggiornarvi su tutte le novità (ma anche rispolverando qualche titolo che magari ci era sfuggito) per quanto riguarda il mondo dei libri gialli, thriller, suspence, mystery, ect...  

Oggi tocca a due libri usciti presso la Longanesi. 
Il primo è uscito da poco, ovvero l' 11 novembre, e si tratta del nuovo libro di Lars Kepler già autore de L'ipnotista, romanzo di grande successo che ha venduto oltre 200.000 copie solo in Italia. Per chi non lo sapesse dietro il nome di Lars Kepler in realtà si celano Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril, due coniugi svedesi che nel 2009 hanno deciso di scrivere un romanzo a quattro mano sospendendo per un momento le loro carriere separate, da questa idea è nato appunto L'ipnotista. Il loro nuovo romanzo è L'esecutore
Eccovi la trama: 
Si chiama Joona Linna ed è di origini finlandesi, ma da anni ormai Stoccolma è la sua casa. Ma Joona Linna non è mai stato in quell'appartamento elegante e lussuoso, da cui proviene una musica struggente e rarefatta. Un brano di violino suonato da un esecutore impareggiabile. Joona Linna non è mai stato nel salottino dell'appartamento: è l'unica stanza totalmente spoglia, priva di arredamento, senza soprammobili, insolitamente vuota. A parte il corpo. L'uomo è come sospeso a pochi centimetri dal pavimento e sembra ondeggiare nell'aria seguendo il placido suono del violino, mescolato al ronzio indolente delle mosche. Aveva ragione il collega che l'ha chiamato sulla scena del delitto: c'è qualcosa di inspiegabile. Omicidio o suicidio? Da ispettore della squadra omicidi di Stoccolma, Joona Linna sa che le apparenze sono soltanto il velo ingannatore dietro cui si nascondono i crimini. E i crimini nascono da una cosa sola: i desideri. Quello che Joona Linna non sa è che anche i desideri più ambiziosi, anche i sogni più sfrenati posso realizzarsi. Quello che Joona Linna non sa è che la paura può trasformare qualunque sogno in un orribile incubo. Quello che l'ispettore Joona Linna non sa è che dai nostri incubi peggiori non ci può sottrarre nemmeno la morte. 

Due brani tratti dal libro: 
 "... poco dopo Joona e Nathan Pollock possono varcare l’ingresso. John Bengtsson aspetta vicino a uno dei divani blu. Indica la porta doppia socchiusa, che dà su un locale luminoso. Joona cammina sui dischi e spalanca la porta. La calda luce del sole si riversa all’interno da una fila di alte finestre. Carl Palmcrona è appeso al centro dell’ampia stanza. Indossa un vestito chiaro, soprabito e scarpe basse. Le mosche zampettano sul suo viso bianco, intorno agli occhi e agli angoli della bocca, depongono piccole uova gialle e ronzano sulla pozza di urina e sull’elegante valigetta che c’è sul pavimento. La corda ha inciso a fondo il collo di Palmcrona, lasciando un solco rosso scuro; il sangue ha sporcato la camicia.«Giustiziato», constata Tommy Kofoed infilandosi un paio di guanti protettivi."  

"Joona era nel corridoio fuori dalla sala riunioni e ascoltava le parole lente di John Bengtsson. La voce era carica di quella stanchezza che segue un forte stress. Gli stava dicendo che aveva appena trovato il direttore generale dell'Autorità per il controllo dei prodotti strategici impiccato in casa sua. 
 «Suicidio?» aveva chiesto Joona. 
 «No.»
 «Omicidio?»
«Non potresti venire qui?» aveva domandato John. «Perché non ho mai visto niente del genere. Il corpo fluttua sul pavimento, Joona.»" 




Il secondo libro in questione è L'ottava confessione di James Patterson considerato da Forbes "il romaziere n°1 in America". Anche questo romanzo è appena uscito nelle librerie, precisamente il 18 novembre, e si va a iscrivere nella serie delle Donne del Club Omicidi, quattro amiche con una vita normale, divisa tra lavoro e problemi di tutti i giorni, che però all'occorrenza sanno trasformarsi in abili detective. 
Ecco la trama: 



È una mattina come tante, a San Francisco, e Cindy Thomas sta dirigendosi verso la redazione delChronicle quando qualcosa attira la sua attenzione. Una piccola folla di barboni disperati si accalca intorno a un mucchio di stracci, che a un’occhiata più attenta si rivela un uomo, o meglio quel che ne resta, visto che è stato picchiato selvaggiamente e finito con numerosi colpi di pistola al volto. L’istinto di cronista di Cindy si risveglia, insieme all’angoscia per una fine così orribile. Ma nessuno sa dirle chi fosse realmente il morto. I disperati che aiutava, e che ora piangono la sua morte, lo chiamavano Bagman Jesus, e tutti hanno una bella storia su di lui da raccontare. Ma allora chi poteva volergli tanto male da fargli questo?

Cindy chiama subito la sua amica Lindsay Boxer della Omicidi, ma Lidsay non può dedicare troppe energie a un caso di così basso profilo. Gli alti vertici infatti la stanno pressando, perché il jet set della città è percorso da una scia di morte. I primi sono stati Isa ed Ethan Bailey, belli, ricchi, sani, felici, trovati cadaveri nella loro villa hollywodiana. Nessun segno di effrazione, nessuna impronta e soprattutto nessuna traccia di violenza sui corpi. E l’elenco è destinato a continuare... Chi è l’assassino? E soprattutto in che modo uccide? 

Qui un brano del libro:  

"«Ieri sera ho sentito degli spari» disse Bunker. «Dopo mezzanotte.»
«Ha visto chi gli ha sparato?»
«Magari!»
«Aveva dei nemici?»
«Mi fate passare?» Un nero con i dread, piercing d’oro al naso, dolcevita bianco e la giacca di uno smoking cercava di farsi largo tra gli astanti per arrivare fino a Cindy.
Scandì lentamente il proprio nome — Harry Bainbridge — in modo che Cindy lo scrivesse correttamente. Poi, con un dito lungo e ossuto, indicò una per una le lettere della scritta sulla schiena del giaccone insanguinato di Bagman.
«Visto?» le chiese.
Cindy annuì.
«Da questo si capisce tutto quel che c’è da capire su di lui.»
Cindy trascrisse sul taccuino le due parole: Jesus saves. Gesù salva." 



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