Titolo:La foresta dei girasoli Autrice:Torey L. Hayden Traduzione:Lucia Corradini Caspani Casa editrice:Corbaccio Pag:389 Costo:€ 19,60
"Che cosa nascondono le storie che una madre racconta?"
Con questa domanda si apre davanti a noi l'universo creato dalla penna di Torey L. Hayden, che ci racconta con estrema forza e vividezza il mondo che gira intorno alla famiglia O'Malley e più precisamente intorno a Mara.
Ma chi è veramente Mara? Questo si chiede sempre più insistentemente Lesley, punta dal bisogno di giorno in giorno più forte di scoprire ciò che si nasconde nel profondo di sua madre, una madre bellissima e particolare, unica. E uniche sono le storie sulla sua vita passata in Europa durante la seconda guerra mondiale, la Germania, l'Ungheria, il Galles...
Dietro tutto questo, però, Lesley intravede un'ombra, che col passare del tempo si fa sempre più grande ed incombente sulla vita di sua madre, sulla stessa vita di Lesley. C'è un passato che Mara nasconde, un qualcosa di atroce che le ha lasciato sulla sua carne cicatrici invisibili, ma profonde. Tutta la famiglia cercherà di salvare Mara dai propri ricordi e dalle proprie paure, ma a volte l'amore non basta.
Allora, per conoscere la verità bisogna partire e ritornare in quei posti tanto amati da Mara, dove lei era stata felice. Forse lì Lesley potrà finalmente capire.
Torey L. Hayden ci racconta in modo semplice e allo stesso tempo sconvolgente il percorso di crescita di una ragazza che, per scoprire se stessa, dovrà sopportare il dolore di una famiglia distrutta e ritrovare nel passato il fondamento del suo presente e anche del suo futuro.
Un romanzo che, sebbene frutto della fantasia dell'autrice, si apre con un'enigmatica dedica:
"A <<Mara>>, con amore, rispetto e con una fortissima partecipazione"; forse a ricordarci che di "Mara" non ce n'è una sola.
" <<Che cosa avete, voi due? Siete sorelle. Perché litigate sempre? Io non vi capisco.>> domandò la mamma. <<Perché non siete contente? Fate una bella vita. Papà e io vi vogliamo bene. Non vi facciamo mancare niente. Eppure non siete contente.>>
<<Noi siamo contente>>, ribatté Megan. <<Era solo per ridere, mamma. Stavamo solo scherzando.>> <<Io e Lesley siamo contente, sul serio. Non piangere, d'accordo?>> Ma era troppo tardi. La mamma si prese il volto tra le mani. Poi si precipitò fuori la cucina. Mio padre li chiamava 'momenti'. La mamma 'era in uno di quei momenti'."
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