La mia avventura come blogger è cominciata solo ieri ma spero che il mio percorso attraverso i libri sarà lungo e appassionante. Perché scrivere un blog sui libri? Molti potrebbero obiettare che ci sono montagne di siti di questo genere, e come darvi torto, le stesse case editrici cercano all'interno dei loro siti di sviluppare dibattiti e soprattutto di indirizzare i lettori verso le loro novità. Forse il punto sta proprio qui. Io voglio parlare di libri per passione. Ognuno ha il suo sogno nel cassetto e nel mio ci sono di sicuro i libri, la lettura e, perché no, l'editoria.
Per quanto riguarda la scelta del nome del mio blog...beh, sicuramente può sembrare originale e, forse, un po' oscuro. Mi spiego subito: volevo che il nome del mio blog fosse quello di un albero, archetipo della conoscenza, simbolo di mutamento e di fissità, contenitore grezzo di tanti possibili libri. Ma quale albero? In effetti, la gamma era molto vasta, ma ce n'era uno che mi stava più a cuore di altri: il salice piangente. Solo che il nome non era granché, troppo triste e depressivo. Allora mi sono ricordata di una cosa sepolta sotto strati di ricordi, un frammento, il viso di una piccola bimba che sta parlando a sua sorella e nella sua innocenza crea qualcosa di magico. L'albero delle gocciole.
E capisco che è questo il vero nome, la vera essenza di quella pianta; non il salice piangente, ricurvato su se stesso e chiuso nel suo dolore, ma un albero forte e vivo, emozionante e emozionato, che comunica con noi attraverso le sue lacrime non solo di tristezza, ma anche di gioia, che agli occhi di una bimba non solo altro che "gocciole".
C'è una frase, allora, che mi viene in mente. Sta scritta su un dipinto di Laurel Bunch, artista californiana scomparsa tre anni fa, dice così:
" The soul would have no rainbow, if the eyes had no tears"E penso abbia proprio ragione.
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