Titolo: Acqua agli elefanti Autrice: Sara Gruen Traduttrice: Ada Arduini
Casa editrice: Neri Pozza Pag: 365 Costo: € 17
Ho terminato di leggere poco tempo fa "Acqua agli elefanti" di Sara Gruen. Il libro è uscito in Italia nel 2007 e a fra non molto uscirà nelle sale cinematografiche il film che ne è stato tratto con attori Robert Pattinson, Reese Witherspoon e Christoph Waltz.
Questa la trama:
L'autrice:Sono gli anni Trenta negli Stati Uniti, l’epoca passata alla storia come quella della Grande Depressione, la piú grave crisi mai vissuta dalla sterminata nazione americana. Sono anche gli anni, però, in cui ha inizio una singolare, patetica grandeur: quella dei circhi itineranti che attraversano in lungo e in largo il paese allo stremo col loro strabiliante carico di donne-cannone, nani, mostri e animali esotici. Una fuga in un mondo fantastico necessaria quando la realtà è così poco attraente.
A Norwich, una piccola città del Connecticut dove vive Jacob Jankowski, studente di veterinaria, passa il treno che trasporta il «Benzini Brothers Most Spectacular Show on Earth», un circo scalcagnato, con leoni rinsecchiti, freaks affamati e un sadico, volubile direttore e domatore: August Rosenbluth, che sfama le bestie feroci eliminando di volta in volta di nascosto uno dei cavalli della sua affascinante moglie: la splendida Marlena, la star del Benzini Brothers, la ragazza che lascia ogni sera stupefatti gli spettatori coi suoi numeri acrobatici ed equestri.Jacob capita sul treno del Benzini Brothers per puro caso. È in fuga da tutto e da tutti dopo l’improvvisa morte dei genitori in un incidente. Il bizzarro mondo del circo gli sembra, però, subito il posto adatto per sfogare la sua disperazione. Accetta perciò di buon grado la proposta di curare gli animali del Benzini Brothers, proposta avanzatagli direttamente da Zio Al, il megalomane proprietario del circo che ha sempre sognato di avere un veterinario al suo seguito.
In quel mondo, governato da un rigido sistema di casta, Jacob se ne starebbe tranquillamente al suo posto se due seducenti figure non lo turbassero profondamente: Marlena, la bellissima e sensibile acrobata e cavallerizza, e Rosie, l’immensa, pacifica elefantessa che brama limonate e sembra incapace di obbedire al piú semplice dei comandi. Un turbamento pericoloso, visto che sia Marlena che Rosie sono in balìa di August Rosenbluth, prime vittime della sua gelosia, dei suoi instabili umori e della sua inarrestabile violenza.
Sara Gruen è autrice del best seller Riding Lessons. Animalista convinta, vive col marito, tre figli, cinque gatti, due capre, un cane e un cavallo in una comunità ambientalista a nord di Chicago. Per scrivere Acqua agli elefanti si è attentamente documentata sui circhi itineranti degli anni Trenta, durante la Grande Depressione, e sui trattamenti che riservavano agli animali.
A favore di questo libro va sicuramente la scelta dell'ambientazione, il mondo circense degli anni Trenta così poco indagato e di cui si è vista solo la facciata luccicante.
Il lettore non è nient'altro che un "villico", così vengono chiamati i non appartenenti al circo, che si affaccia su un universo estremamente complesso, pieno di regole, divisioni, violenza verso gli uomini e verso gli animali. Questo è il mondo che vede lo stesso Jacob, il protagonista, quando capisce che il treno su cui è salito clandestinamente non è un treno come tutti gli altri, bensì il treno di uno dei circhi itineranti presenti negli Stati Uniti in quei tempi.
Jacob, senza più una famiglia, cercherà di trovare nuovi legami affettivi all'interno dei componenti del circo, ma capirà fin da subito la difficoltà di stabilire rapporti sinceri tra persone che come mestiere vendono illusione.
Poi c'è Marlena. Moglie del violento e irascibile direttore e domatore del circo, Marlena ha un fascino irresistibile; il suo corpo minuto, la sua destrezza nelle acrobazie sono solo alcune delle qualità che catturano l'attenzione di chi la guarda. Ma a fare innamorare Jacob non ci sarà solo lei, perché nel circo arriva anche Rosie, una dolce elefantessa che cattura il cuore del giovane veterinario. E sarà l'amore per loro due, ogni giorno più forte e coinvolgente, che porterà Jacob a scontrarsi sempre più spesso con la gelosia di August, il direttore, fino ad arrivare ad un tragico esito.
La narrazione del libro procede con l'alternanza di due voci: quella di un Jacob giovane veterinario presso il circo dei fratelli Benzini e quella di un Jacob ultra novantenne, ospite di una delle tante case di riposo dove gli anziani vengono "parcheggiati" dai loro familiari. Questa scelta stilistica rende la lettura più veloce, intensificando il crescendo di tensione che si percepisce mano a mano che i fatti si svolgono.
Il romanzo vuole essere specchio dei retroscena della grande macchina circense, mettendo in evidenza i trattamenti il più delle volte barbari riservati a bestie e persone. Da tutto ciò si evince lo sguardo animalista della Gruen, estremamente pungente soprattutto nella descrizione della ferocia usata per addestrare e uccidere gli animali.
Un libro che si legge con facilità ma che, a mio parere, pecca nel finale decisamente semplicistico. Dopo aver descritto in maniera abbastanza convincente le luci e le ombre di un circo nell'America della "Grande Depressione", l'autrice si lascia andare ad una conclusione che ricorda troppo il "è vissero per sempre felice e contenti". Un peccato, perché il soggetto scelto era veramente originale.
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