venerdì 7 gennaio 2011

A.A.A. ANTEPRIMA Il profumo delle foglie di limone di Clara Sanchez

Il 7 gennaio è arrivato e, come promesso, oggi dedicheremo il primo post della giornata ad un libro davvero interessante e che a breve e più precisamente il 13 gennaio, troveremo nelle nostre librerie: Il profumo delle foglie di limone di Clara Sanchez. 


Una storia d’amore e di coraggio, di memoria e di colpa, che rimarrà impressa nell'animo per sempre -  

Credi alle apparenze? Credi di essere al sicuro? Conosci veramente chi ti è vicino? La verità deve venire a galla... 

Queste sono le domande a cui deve rispondere Sandra,  giovane madre single, per poter dissolvere il muro di apparenze che circondano la verità sulle persone. 
Sarà attraverso un percorso di crescita, di maturità e soprattutto di consapevolezza che Sandra riuscirà a cogliere quella che è la reale essenza degli individui che le stanno intorno, molto spesso celata sotto una "fragile apparenza". 
Ma in questo cammino a ritroso alla scoperta di una memoria dimenticata Sandra non è sola. Insieme a lei c'è Julian e egli sa, perché era a Mauthausen e sebbene le rughe sui volti degli anziani coniugi Christensen indica che il tempo è passato, egli non può dimenticare cosa è successo. 

Un thriller psicologico che "scuote la coscienza e svela l'orrore che la normalità cela" [El Mundo] accompagnando il lettore attraverso il difficile percorso della redazione della colpa. 
Insignito nel gennaio 2010 del premio letterario più antico e prestigioso in Spagna, il premio Nadal, il libro ha scalato le classifiche soprattutto grazie al passaparola tra i lettori, vendendo così migliaia di copie e affermandosi come uno dei più interessanti casi editoriali di questi ultimi anni. 
 "Un romanzo sulla vendetta e la cattiveria, ma anche sull'amicizia e sull'amore. Toccherà la vostra anima" [Qué leer

Trama: 

Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora caldo nonostante sia già settembre inoltrato. Per le strade non c’è nessuno, e l’aria è pervasa dal profumo di limoni che arriva fino al mare. È qui che Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. Si sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per la sua vita. Fino al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e gentili: si tratta di Fredrik e Karin Christensen, una coppia di amabili vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone affascinanti, come Alberto, e la accolgono nella grande villa circondata da splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si tratta dell’inferno.
Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono distinti per la loro ferocia e ora covano il sogno di ricominciare. Lo sa bene Julián, scampato al campo di concentramento di Mauthausen, che da giorni segue i loro movimenti. Sa bene che le loro mani rugose si sono macchiate del sangue degli innocenti. Ma ora, forse, può smascherarli e Sandra è l’unica in grado di aiutarlo. Non è facile convincerla della verità. Eppure, dopo un primo momento di incredulità, la donna comincia a guardarli con occhi diversi e a leggere dietro quella fragile apparenza. Adesso Sandra l’ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non importa.Perché tutti devono sapere. Perché è impossibile restituire la vita alle vittime, ma si può almeno fare in modo tutto ciò che è successo non cada nell’oblio. E che il male non rimanga impunito. 


Un estratto 
Sapevo cosa stava pensando mia figlia mentre mi guardava preparare la vaglia con i suoi occhi scuri penetranti e un po’ impauriti. Erano come quelli di sua madre, mentre le labbra sottili le aveva prese da me, anche se con il passare degli anni, facendosi più rotonda, aveva finito per somigliare sempre di più a lei. Quando la paragonavo alle foto di Raquel a cinquant’anni, mi rendevo conto che erano proprio due gocce d’acqua. Mia figlia pensava che fossi un vecchio pazzo e senza speranza, ossessionato da un passato che ormai non importava più a nessuno ma del quale non riuscivo a dimenticare neppure un giorno, un dettaglio, una faccia o un nome, anche se si trattava di un nome tedesco lungo e difficile, mentre spesso dovevo sforzarmi per ricordare il titolo di un film visto da poco.


E per incuriosirvi ancora di più, che ne direste di leggere le prime pagine di questo affascinante libro? 
Eccovi allora qui l'invito alla lettura, gentilmente concesso da Garzanti.



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