martedì 2 novembre 2010

Buio, la recensione

Come avevo già detto qui non mi sono avvicinata fin da subito al libro di Elena P. Melodia. Non che ci fosse una precisa motivazione, ma semplicemente non ero convinta fino in fondo di avventurarmi in questo nuovo mondo. 
L' "avvicinamento", se così si può dire, è avvenuto poco prima che uscisse nelle librerie "Ombra". Incuriosita dalle recensioni, mi sono decisa a leggerlo e devo dire che non me ne sono pentita. 
Allora ecco la mia recensione: 

  

Sicuramente la trama la conoscete di già (se aveste bisogno di una rinfrescata potete trovarla qui) e quindi vado subito al dunque. "Buio" è il primo capitolo di una saga suddivisa in tre libri che con i loro titoli già ci fanno presagire quello che sarà il percorso della protagonista, Alma. 
L'ambientazione è sufficientemente spettrale; ho avvertito come inquietante la presenza di luoghi/non luoghi, ovvero le varie parti della città dove si muovono i personaggi, a cui ci si riferisce solo utilizzando dei nomi generici (es. Città, Parco Nord, Ponte di Ferro, etc.) e la sensazione che viene trasmessa è quella di un posto decadente e squallido dove pioggia e buio, appunto, regnano sovrani. 
In questa ambientazione si trova ad agire Alma, diciassettenne bellissima e disincantata, circondata dalle sue tre fedeli amiche, Seline, Naomi e Agatha. Ma l'apparente equilibrio in cui vivono le quattro ragazze a poco a poco si sfalda, esponendo ognuna di esse al male e alle sue conseguenze. Alma scoprirà di scrivere, da sonnambula, il resoconto preciso degli ultimi istanti di vita delle vittime degli efferati omicidi che avvengono nella sua città. Seline non riuscirà più ad accettare se stessa dopo essere stata messa in ridicolo da un video girato a scuola che la riprendeva negli spogliatoi. Naomi pagherà un caro prezzo per aver deciso di uscire con un affascinante, ma al contempo ambiguo ragazzo, Tito, che scoprirà legato ad una setta. Agatha sempre più misteriosa e spietata verso coloro che lei reputa colpevoli, non lascia trapelare nulla sulla sua zia da "accudire". 

L'idea del quaderno dove Alma scrive ciò che poi avverrà mi ha ricordato fin dal primo momento il famoso manga di Tsugumi Ohba, Death Note, come la scelta di chiamare un personaggio con un nome/nomignolo formato da una sola lettera: Professor K nel libro e L(Elle) nel manga. 

La narrazione ha una partenza abbastanza lenta, ma con il proseguire dei fatti il ritmo aumenta, dando vita ad un crescendo di tensione fino ad arrivare al finale, che taglia il racconto in un punto cruciale. Il lettore insieme ad Alma comincia a riallacciare i fili dei vari percorsi che si sono dipanati nel libro, ma l'autrice ha lasciato in sospeso ancora molte questioni su cui si possono solo avanzare delle ipotesi. 

Oltre alle sue amiche, per la crescita di Alma è estremamente importante il personaggio di Morgan. Avvolto nel mistero, Morgan è intrigante agli occhi del lettore che percepisce in lui luci ed ombre, bene e male. Con i suoi magnetici occhi viola, sarà in molte situazioni l'angelo custode di Alma, sebbene nasconda molti segreti che verranno di certo svelati nei prossimi due capitoli. 

L'entità oscura, che dissemina male all'interno del libro, non ha ancora trovato un nome e un volto, ma più si va avanti più se ne avverte la presenza. 

Totalmente da scoprire è invece la figura del libraio; su di lui non si sa quasi niente, tranne il fatto che la protagonista ha comprato da lui il quaderno viola dove scrive di notte. 

Riguardo allo stile della scrittura devo dire che l'ho trovato scorrevole, a volte un pochino sintetico forse, ma comunque capace di trasmettere a chi legge la moltitudine di sensazioni di Alma. Non c'è dubbio che ora mi avventurerò nella lettura di "Ombra" perché, come la protagonista, anch'io voglio trovare le risposte alle domande sorte con "Buio". 
  

Questo è il trailer di  Ombra trovato sul sito della Fazi. 

 Alma apre gli occhi. Incredula, con la testa dolorante, si ritrova su un pavimento di legno, all'interno di un negozio del centro. Accanto a lei, il corpo senza vita del vecchio cartolaio, che lei ben conosce e che tanto spesso, col suo sorriso gentile, le ha regalato un momento di conforto nelle sue giornate. Non ci sono dubbi: è l'ennesima vittima dei Master, le creature provenienti dal mondo malefico che getta la sua ombra sulla Città. Alma non può fare altro che fuggire, sempre più terrorizzata e sola. Morgan, l'enigmatico ragazzo dagli occhi viola,
l'unico che sembrava capirla e conoscerla davvero, è scomparso nel nulla. Senza di lui, la scuola è solo una stanza vuota. Alma non prova più gioia nel suo cuore, nemmeno per l'amica Seline, che sembra finalmente serena vicino ad Adam. Del resto, quando è stata l'ultima volta che Alma si è sentita felice? Com'è possibile che
non sia mai riuscita a legarsi a un ragazzo prima di Morgan? E perché anche nei suoi riguardi quel che sente, in fondo, è solo tanta confusione? Le risposte, scoprirà, hanno a che fare con la sua stessa natura e le sue vere, oscure origini. Risposte affidate agli occhi di una ragazza di
cui Alma fissa incredula la fotografia esposta a una mostra, riconoscendovi il proprio ritratto. Risposte che giacciono sott'acquaS quell'acqua in cui lei, chissà perché, non può, non riesce a immergersi. Quelle risposte sono a portata di mano, nel mondo parallelo di My Land da cui Alma proviene, al di là di una porta chiusa che solo Morgan può insegnarle ad aprire e di cui lei, senza saperlo, possiede già la chiave. Dopo il successo di Buio, continua con Ombra la saga di My Land, mentre si fa sempre più serrata la lotta di Alma per sfuggire al suo destino e al richiamo del malvagio Leviatano, riaffermando la sua libertà di vivere e amare.

1 commento:

  1. Bella recensione!!! Hai ragione su quello che dici a proposito di Death Note ^^

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