Le Café des écrivains
Tornando a noi, eccoci con la seconda puntata di Le Café des écrivains, la mia rubrica sui classici. Venerdì scorso vi avevo parlato di Cime Tempestose di Emily Brontë, oggi tocca a sua sorella Charlotte. Inizialmente non avevo pensato di parlare del suo libro, ma dopo aver visto il trailer del nuovo film (grazie al blog The book lover), in uscita nel 2011, ho ritenuto opportuno dedicare questo venerdì ad un altro classico che ho amato parecchio, Jane Eyre.
Anche in questo caso vi metto in breve la trama per coloro che non l'hanno letto.
Eccola:
Jane, una povera orfanella che ha trascorso la fanciullezza in un triste asilo di Lowood, dopo anni di stenti e di solitudine, viene assunta come governante in casa Rochester. Il cinico padrone finisce per innamorarsi di lei ma quando si sta per celebrare il matrimonio, una scoperta viene a sconvolgere la vita della fanciulla: la moglie di Rochester, creduta morta, è ancora in vita, prigioniera della pazzia.
Mi sono avvicinata a questo romanzo molto tempo fa; in una delle mie rare influenze chiesi a mio padre se mi comprava un libro per passare un po' di tempo e combattere così la noia, la scelta ricadde su Jane Eyre e fu amore a prima vista, è proprio il caso di dirlo. Lo lessi tutto d'un fiato.
Sicuramente la storia narrata da Charlotte Brontë è meno cupa e oscura di quella di sua sorella e Jane e Mr. Rochester non hanno niente a che fare con Catherine e Heathcliff, ma a loro modo sono estremamente affascinanti e coinvolgenti.
La vita di Jane, in prima persona, viene raccontata nella sua interezza. L'infanzia travagliata, segnata dalle sofferenze e dall'odio da parte dei cugini; il suo lavoro come istitutrice presso la famiglia Rochester; la ricerca della sua indipendenza che la conduce alla fine tra le braccia di chi l'ha sempre amata. In questo percorso di crescita si intravede l'esperienza autobiografica della stessa autrice, la quale segnata da un amore che è costretta a fuggire, trova in se stessa la forza per andare avanti.
Forse, il bello di questo libro sta proprio qui, nella forza di Jane/Charlotte di non arrendersi, ma di mostrare al mondo intero la risolutezza del suo sguardo di donna libera, capace finalmente decidere il suo futuro.
Ma sul cammino di Jane ci sono anche delle ombre e dei fantasmi da combattere, uno su tutti Bertha, moglie pazza di Mr. Rochester. Bertha è il suo doppelgänger, colei che incarna tutte le pulsioni più basse e istintive. Solo sconfiggendo Bertha, sconfiggendo cioè le sue paure, Jane potrà arrivare a realizzare i suoi sogni, dando spazio alla passione e ai sentimenti, che non hanno niente della morbosità di Bertha.
Qui vi riporto alcuni passi del libri:
“È bello sognare, ma non devo dimenticare che i miei sogni non hanno nessuna attinenza con la realtà. Io costruisco nel mio cervello castelli incantati e paradisi terrestri, ma sono perfettamente consapevole che ho un duro cammino da percorrere, e che intorno a me si addensa la tempesta!”
“Ogni sentimento buono, sincero, forte che provo trova il suo centro in lui. So che devo nascondere i miei sentimenti; devo soffocare la speranza; devo ricordare che certo non prova grande interesse per me. […] Devo dunque ripetere di continuo che siamo separati inesorabilmente: pure, finché ho respiro e vita, non posso non amarlo.”
“Le ombre non sono meno importanti della luce”
Di passi ce ne sarebbero moltissimi altri, ma il post diventerebbe lunghissimo.
Non potevo, però non mettere il video della dichiarazione di Mr. Rochester tratto dal film di Franco Zeffirelli con un affascinante William Hurt nei panni di Rochester, Charlotte Gainsbourg nelle vesti di Jane e un' Anna Paquin in erba per Jane junior.
Qui sotto vi riporto il video del trailer del film in uscita l'anno prossimo, naturalmente in inglese.
Oddioooooooooo!
RispondiEliminaIo amo Jane eyre!!! riesce sempre, sempre, sempre a farmi venire i lacrimoni agli occhi!
Ho visto tutte le altre riproduzioni, certamente non posso perdermi questa ;)
Mooolto interessante!!!
RispondiEliminaMorgana concordo con te!!!!Anche io piango come una fontana sui classici
Ho finito di scrivere il post a pezzi....speriamo di non aver fatto tanti errori nello scrivere. A forza di correggere quelli degli altri non vedo più i miei...Cmq classici e lacrime per me sono un'accoppiata vincente!
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