Le Café des écrivains
Cari lettori, scusatemi se questo fine settimana non sono riuscita ad aggiornare il blog ma è stato un week-end parecchio denso....Comunque tornando a noi, ecco una nuova puntata de Le Café des écrivains, la rubrica sui classici.
In questa puntata vi volevo parlare di uno dei grandi classici per eccellenza, Guerra e pace.
Non so chi di voi abbia letto questo libro e mi rendo conto che la sua mole imponente non invoglia certo alla lettura, ma se vi posso dare un consiglio, invito tutti a scoprire il fantastico mondo creato da Tolstoj.
Riassumere la trama di un libro che consta di ben 1056 pagine non è un impresa semplice, ma per darvi un'idea (per chi già non l'avesse) di ciò che parla, vi riporto alcuni stralci della presentazione della Newton Compton nella sua ristampa nella collana i Mammut.
Il romanzo racconta la storia di due famiglie aristocratiche, i Bolkonski e i Rostòv, in una Russia sconvolta dalla guerra e dall’invasione napoleonica. Raramente è dato di leggere un’opera in cui i destini individuali dei personaggi principali – fra cui spiccano Nataša Rostòva, il principe Andréi Bolkonski e il conte Pierre Bezuchov – si intrecciano in modo così perfetto con gli avvenimenti storici e militari. L’epopea del popolo russo, il rapporto fra personalità individuale e collettività, i grandi temi filosofici dell’Ottocento e l’interrogazione sul senso della Storia si fondono in questa grandiosa narrazione tolstojana.
Parlare di Guerra e pace non è facile, perché questo non è un semplice romanzo ma è lo spaccato di vita di un popolo, è l'insieme delle esistenze dei suoi personaggi, è il ragionamento filosofico di un uomo sulla propria nazione.
Da amante della Storia ho apprezzato la bravura con la quale Tolstoj riesce ad unire reale e fittizio senza nessun tipo di forzatura; Nataša, Andrej, Pierre si muovo con disinvoltura nel mondo della Storia reale, quella con la S maiuscola, dove si aggirano al contempo Napoleone, le truppe francesi e lo zar Alessandro I. Le vicende che si susseguono nel libro sono molteplici, come numerosi sono i suoi personaggi, ma è difficile non appassionarsi ad ognuno di loro (o quasi).
Pierre Bezuchov, forse in quanto alter ego dell'autore stesso, è uno dei personaggi più complessi di tutto il romanzo; la profondità con cui viene tratteggiato ci dà la possibilità di conoscere a fondo il suo animo e il suo incessante bisogno di ricerca. Estremamente interessante è la descrizione del suo ingresso nella massoneria, dove Tolstoj ci guida nel complesso rituale per entrare all'interno della società segreta e rende partecipe il lettore del percorso di crescita che compie il suo personaggio.
Poi c'è Andrej Bolkonskij, l'intelligente e sarcastico principe, attratto in un primo momento da una gloria prettamente militare. Sarà attraverso i suoi occhi che Tolstoj ci farà rivivere la battaglia di Austerlitz. Ma non sarà la guerra a sconvolgere la vita di Andrej, perché l'unica che toccherà veramente nel profondo la sua esistenza è Nataša Rostova, affascinante fanciulla conosciuta ad un ballo.
Sicuramente è lei, Nataša, il personaggio più fresco e innocente di tutto il romanzo. Bella quanto spontanea, fa innamorare di sé i due protagonisti maschili con la sua anima pulita, a differenza dell'altrettanto bella ma corrotta Hélène. Da simpatica acerba tredicenne, Nataša saprà diventare una donna affrontando le sofferenze fino a raggiungere un amore e una serenità di certo meritate.
Finito di leggere questo libro, ti rendi conto di essere cresciuto con i personaggi che ti hanno accompagnato lungo tutta la storia e avrai nostalgia delle loro vite, perché in modo quasi inspiegabile ognuno di loro ha arricchito un parte di te.
Se volete leggere un grande romanzo ambientato in una grande nazione quale la Russia degli zar, Guerra e pace saprà guidarvi in questo affascinante mondo.
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