mercoledì 8 dicembre 2010

My Book Advent Calendar

My Book Advent Calendar
 

Cari lettori oggi è arrivato dicembre e bisogna aprire la prima finestrella del calendario d'avvento! Allora che ne dite di farlo insieme? 
Ogni giorno, da qui fino al 25 dicembre, "apriremo" una finestrella del nostro calendario per scoprire quale libro si cela sotto di essa. Potranno essere libri vecchi o nuovi, libri letti o non letti, libri che vorremmo trovare sotto il nostro albero di Natale o che vorremmo regalare, insomma tutti i libri che in un modo o nell'altro ci stanno a cuore.  

8 dicembre 
In questi giorni ho visto un libro che mi ha affascinato molto, si intitola Rosel e la strana famiglia del signor Kreutzberg di Helga Schneider. E' molto tempo che non leggo un libro di uno scrittore/scrittrice tedesco/a e questo ha decisamente catturato la mia attenzione. E' un libriccino piccolo, solo 181 pagine, ma credo che valga la pena avventurarsi in questo mondo. Il nuovo romanzo di un'autrice che non conoscevo ma che sicuramente rientrerà nelle mie prossime letture. 

 È una ragazzina bellissima. Purtroppo. Perché Rosel è figlia unica di madre vedova, nella Germania degli anni Trenta. La mamma lavora dal signor Kreutzberg, un uomo temuto dai dipendenti ma dolce e gentile con Rosel. Secondo la mamma, troppo gentile. Ed è anche un uomo molto potente: quando la donna cerca di allontanarlo dalla figlia, lui usa ogni mezzo pur di continuare a frequentarla, e riesce persino a strapparla alla madre e a farla rinchiudere in un centro statale per l'infanzia abbandonata. Un luogo orribile, dove si pratica l'arianizzazione forzata dei bambini: come Zyta, polacca, portata via ai suoi genitori dalle SS e costretta a chiamarsi con un nome non suo. Rosel, ignara delle manovre del suo "benefattore", finisce nella famiglia che lui si è costruito in fretta e furia per poterla avere in affidamento. Ma quella che le era sembrata una liberazione, sarà invece per lei la più amara delle scoperte: com'è strana la famiglia del signor Kreutzberg! Helga Schneider, fedele al proprio impegno civile e sociale, torna a rivolgersi ai ragazzi e attraverso la vicenda di Rosel fa riflettere sugli universali difetti e virtù della natura umana e sull'attualissimo tema dei conflitti nelle famiglie allargate. 


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