Ecco la mia recensione del nuovo libro di Karinee Price. Ve lo avevo già presentato un po' di tempo fa, precisamente qui, dove potete trovare la trama e il booktrailer.
La mia recensione
Per la casa editrice Rei è uscito il romanzo di Karinee Price Transilvania love. Già dal titolo avrete intuito che, addentrandoci nelle cupe e affascinanti terre dei Carpazi, ci troviamo di fronte a un romanzo che troverà di nuovo tra i suoi protagonisti i vampiri. Qui, però, non luccicano come diamanti se “baciati” dal sole, ma si aggirano non visti tra quei boschi che per secoli li hanno visti popolare le terre della Transilvania.
Karinee Price ci racconta la storia di Bea, una giovane ragazza che vive una vita piuttosto solitaria. Non ha grandi amici, a parte la sua fedelissima cagnolina Kim, e ha un’educazione fondata sui principi antichi della rispettabilità e dell’onore che gli è stata impartita dalla nonna, dato che i suoi genitori sono già morti da tempo. Così quando decide di partire all’avventura e seguire l’uomo con cui sta uscendo, Giulio, nel tour on the road per i Carpazi, è lei stessa a stupirsi di questa scelta così impulsiva.
E così Bea si trova immersa in quella parte di Romania che la cattura con il suo fascino magnetico. Sembra un altro mondo rispetto alla realtà in cui è solita vivere e il rapporto con questa nuova dimensione sembra toccarla nel profondo. Più si addentra nel cupo verde della Transilvania più sente che qualcosa dentro di lei si sta muovendo, sta cambiando, solo che non riesce a dare risposta alle domande che le affiorano sulle labbra.
L’autrice ci conduce insieme alla protagonista tra questi luoghi incantati pregni di tradizioni e leggende che ancora oggi mantengono viva la presenza di quel potenziale magico che si percepisce anche leggendo il libro. Il sovrannaturale aleggia in queste terre come tra le pagine di Transilvania love e il lettore insieme a Bea sente la necessità di andare più a fondo nei misteri che si intrecciano intorno ai vari personaggi.
Quello di Beatrice è un viaggio sia fisico che mentale, di crescita e riscoperta di sé. Partita con la convinzione di conoscersi a fondo, sicura nelle proprie certezze, sarà costretta a rimettersi in gioco di volta in volta per scoprire un nuovo tassello del mosaico che compone la sua persona fino a un’immagine ricca di sfumature e di particolari che prima non credeva potessero esistere. Anche le persone che sono con lei si mostreranno a poco a poco per quello che sono realmente, in primis Giulio, l’uomo che reputa il suo ragazzo. Spesso quello che si credeva di conoscere risulterà essere la cosa meno nota e forse anche la più oscura, mentre aiuti impensati deriveranno da persone su cui non si contava affatto.
Il tema dei vampiri viene trattato in modo personale e non scontato toccando anche un aspetto scientifico che spesso viene tralasciato dalle altre storie sui vampiri. Ormai di storie e racconti sui vampiri ne abbiamo lette in abbondanza, ma la storia di Karinee Price si legge scorrevolmente e in modo piacevole, forse grazie anche al non indugiare da parte della scrittrice sui cliché che siamo soliti ritrovare in questo tipo di storie. L’ambientazione è realistica e i riferimenti ai luoghi in cui il romanzo si snoda aiutano a immedesimarsi meglio nella narrazione.
Il romanzo è breve, consta solo di 112 pagine, e forse la storia avrebbe avuto bisogno un po’ più di spazio. Con questo non voglio dire che la narrazione rimanga in completa, ma il lettore sarebbe desideroso di conoscere ancora più a fondo i particolari delle vite di questi personaggi. Mi è piaciuta la scelta del finale che sa mescolare speranza e incertezza. Inoltre ho trovato simpatica e interessante l’idea di introdurre i capitoli con della frasi o motti famosi, la maggior parte in latino, che introducevano e anticipavano quello di cui si sarebbe parlato dopo.
Il libro è quindi una lettura piacevole e veloce e, dopo questa prova sui vampiri, sono curiosa di sapere dove volgerà l’attenzione di Karinee Price per il suo prossimo romanzo e quale ambito del paranormale affronterà.
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