lunedì 6 giugno 2011

Recensione Il silenzio del ghiaccio di Tess Gerritsen

Titolo: Il silenzio del ghiaccio Autrice: Tess Gerritsen
Casa editrice: Longanesi Collana: La Gaja scienza
Pagine: 352 Prezzo: € 18,60



Questo ponte è stato molto proficuo dal punto di vista delle letture, quindi, miei cari lettori, ecco per voi un’altra recensione di un romanzo da poco uscito nelle librerie per la casa editrice Longanesi e che ha saputo tenermi incollata alle sue pagine: Il silenzio del ghiaccio di Tess Gerritsen.



Dodici case identiche. Vuote.
Dodici famiglie scomparse. Nel nulla.
Una verità sepolta. Nel gelo.


La trama:
Doveva essere un tranquillo weekend in montagna. Maura Isles ne aveva bisogno più che mai, per staccare un po. da un lavoro, quello di anatomopatologa, che le ha fatto guadagnare il soprannome di "regina dei morti". E per dimenticare un amore impossibile. Doveva essere un tranquillo weekend e invece va subito tutto storto. La neve comincia a cadere troppo fitta. La stradina di montagna diventa indistinguibile. Il navigatore satellitare non funziona, così come i cellulari. Basta un attimo perché l.auto esca di strada. Sopravvissuta all.incidente, Maura si addentra nel nulla per cercare soccorso. Quello che trova, però, ha dell.incredibile e del misterioso. E ha l.odore inconfondibile della morte. Forse, presto, anche della sua. Molto presto. Se per Maura sta per iniziare il peggiore degli incubi, per Jane Rizzoli, detective della polizia di Boston, sta per iniziare la caccia. Perché nonostante Maura sia scomparsa, nonostante le prove evidenti di un destino terribile, Jane non è disposta ad arrendersi. A costo di scoperchiare un segreto orribile e letale.

Un brano:
"La fiamma tremolò, come investita da un alito spettrale.

'In questo villaggio è accaduto qualcosa di terribile. Qualcosa che ha lasciato macchie di sangue, animali morti e case vuote.'

Maura guardò il pavimento.
'E prove. Prove che raccontano una storia. Noi continuiamo a sperare che qualcuno torni qui e ci trovi.'
Alzò lo sguardo.
'Ma se non venissero a salvarci?'" 


La mia recensione 


Con Il silenzio del ghiaccio ho scoperto per la prima volta Tess Gerritsen e devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita da questo incontro e da questa scrittrice, che sa portare avanti la narrazione mantenendo vivo l’interesse fino all’ultima pagina. Non a caso è definita “maestra del thriller”!
Per chi, come me, non le aveva mai incontrate, con questo romanzo farà la conoscenza delle due donne carismatiche le cui storie si intrecciano nella narrazione: Maura Isles e Jane Rizzoli. La prima è un’anatomopatologa soprannominata, a causa del suo lavoro, “la regina dei morti”. Sempre precisa, Maura può sembrare una persona fin troppo rigida, ma la sua è una corazza che l’aiuta a sopportare gli urti della vita, che l’hanno segnata nel profondo. La seconda, invece, è una detective della polizia di Boston che si butta sempre a capofitto in quello che fa. Jane Rizzoli conosce Maura per via del lavoro, ma tra le due si è creata un’amicizia forte, salda. Tante le avventure che le hanno viste protagoniste (Il chirurgo, Lezioni di morte, Corpi senza volto, Il sangue dell’altra, Sparizione, Il club Mefistofele, Madame X) e che hanno fatto appassionare milioni di lettori in tutto il mondo, tanto da creare una serie televisiva dedicata tutta a loro: Rizzoli & Isles.








Tutto ha inizio con un congresso di medici a cui Maura deve partecipare nel freddo e nevoso Wyoming. In realtà lei desidera con tutta se stessa fuggire lontano con l’uomo che ama, Daniel, se solo lui glielo chiedesse, ma la loro relazione è una relazione clandestina. Daniel Brophy è un uomo impegnato, scisso dolorosamente tra l’amore per Maura e gli impegni presi e di cui si è fatto carico. Daniel è un prete. Cattolico. La loro storia li sta logorando; solo dietro una porta chiusa possono essere se stessi, davanti agli altri bisogna mantenere le dovute distanze per non destare sospetti. Maura è a pezzi e questo viaggio diventa la sua valvola di sfogo per scaricare tutta la negatività che si è portata dietro da Boston. Ed ecco che si trova a compiere scelte che non avrebbe mai pensato di fare. Incontrato al congresso un vecchio compagno di college, Doug Comley, decide impulsivamente di dare ascolto alla sua proposta di una gita nei dintorni dell’albergo dove sono alloggiati per godere un po’ dell’inverno del Wyoming. Insieme alla figlia di Doug, Grace, e a una coppia di loro amici, Arlo e Elaine, partono per quella che doveva essere una piacevole uscita, ma che si tramuterà in qualcosa di inaspettato e avvolto da una pesante ombra, quella della morte.

Spersi in mezzo a una distesa candida dove né il navigatore né i cellulari sembrano riuscire a prendere campo, Maura si sente in trappola nel gelo che avanza. L’unica cosa da fare è cercare di sopravvivere e il minuscolo villaggio in fondo alla valle sembra fare al caso loro. Eppure qualcosa non quadra, tutto sembra essere stato lasciato di fretta, le finestre aperte, i cibi nei piatti, ogni cosa è congelata e si mostra come fosse lo scenario di un palcoscenico dove non c’è nessun attore a recitare. In questo posto spettrale e inquietante Maura e i suoi compagni di viaggio cercano di trovare rifugio, ma potrà mai essere un vero rifugio se le persone che ci abitavano sembrano essere fuggite senza lasciare tracce? Mentre Maura si trova a combattere contro qualcosa che non conosce, la sua amica Jane Rizzoli sta disperatamente cercando di rintracciarla. Aiutata da suo marito Gabriel, agente FBI, e da Daniel, Jane si lancerà in una ricerca spasmodica fronteggiando la burbera inospitabilità della polizia locale e cercando di scorgere al di là delle apparenze e delle risposte che appaiono più ovvie.

In una narrazione che alterna il punto di vista di Maura a quello di Jane, il lettore è immerso nella storia osservando lo svilupparsi delle vicende da entrambe le angolazioni con una conseguente visone a trecentosessanta gradi che amplia l’effetto della suspence. Tess Gerritsen è molto brava a dosare le informazioni che ci vengono fornite mano a mano, lasciando lo spazio al lettore di creare le proprie congetture su ciò che sta avvenendo. Il lettore ipotizza, valuta i vari indizi, cerca i suoi colpevoli, ma la bravura di Tess Gerritsen sta proprio nel depistare anche il lettore più attento che si ritrova immancabilmente spiazzato dal susseguirsi degli avvenimenti.
Nulla è quello che sembra. Questa frase è valida sia per quanto riguarda le ricerche portate avanti da Maura sia per quanto riguarda quello che sta cercando di scoprire Jane; c’è qualcosa di losco nei comportamenti della setta mormone che viveva nel villaggio abbandonato e che ha come suo capo il profeta Jeremiah e c’è qualcosa di losco anche nell’atteggiamento di alcuni membri della polizia e in alcuni abitanti del paese dove Maura ha soggiornato. Più di una persona sta cercando mantenere il silenzio sui segreti sepolti sotto quella valle del Wyoming e per non rischiare che vengano scoperti sembrano davvero disposti a tutti.

Un romanzo davvero riuscito Il silenzio del ghiaccio, che sa mescolare la giusta quantità di thriller alla trama orizzontale dei vari personaggi che continua a svilupparsi di romanzo in romanzo. Non aver letto i precedenti episodi delle avventure di Maura Isles e Jane Rizzoli non nuoce alla lettura di questo libro, in quanto le informazioni che ci servono per figurarci in maniera più definita i personaggi e le loro storie sono tutte abilmente fornite dall’autrice in modo tale da non appesantire la narrazione. Leggendo si ha la sensazione di conoscere le protagoniste da molto più tempo di quanto non sia in realtà, offrendo così la possibilità di entrare subito in sintonia con le due donne e con gli altri personaggi che gravitano loro intorno.

Lo stile di scrittura di Tess Gerritsen scorre veloce sulla pagina, portando così il lettore a leggere il libro con estrema facilità. Le descrizioni precise e realistiche permettono di figurarsi in maniera vivida tutto quello che l’occhio attento da anatomopatologa di Maura Isles capta durante lo svolgimento dei fatti e alla ottima riuscita di questo contribuisce sicuramente il passato da medico della stessa Gerritsen.

Il romanzo può certamente essere letto come autoconclusivo e l’avventura che ha coinvolto le due donne nasce, si sviluppa e si conclude all’interno di questo spazio narrativo. Va detto, però, che la storia orizzontale avanza e offre degli spunti per quello che potrà accadere in seguito. Il merito va di certo all’autrice che in un romanzo di neanche trecentocinquanta pagine riesce ad afferrare il lettore tanto da fargli sentire il desiderio di immergersi ancora nelle avventure di Maura e Jane. 


VOTO DEL BLOG:

 Great Book. Gran bel libro, da non perdere.




L'autrice:


Tess Gerrirsen, dopo essere stata un medico con la passione per la scrittura, è diventata un’affermata scrittrice con la passione per il medical thriller, genere che ha rinnovato con personaggi indimenticabili, soprattutto nella serie dedicata alla detective Jane Rizzoli. 

Il sito dell'autrice: http://www.tessgerritsen.com/ 

1 commento:

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