venerdì 22 aprile 2011

Speciale Il linguaggio segreto dei fiori - Ogni fiore ha la sua storia

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Seconda storia per oggi. Questa volta il fiore in questione è il chiodo di garofano, che ha un significato bello e nostalgico: TI HO AMATO A TUA INSAPUTA.

MIT LIEBE AUS BAYERN


La signora Annette è una donna molto precisa. Va a fare la spesa il giovedì mattina, fa la torta per i nipoti il venerdì pomeriggio e il sabato va a portare dei fiori freschi sulla tomba di suo marito Manfred nel piccolo cimitero dietro la chiesa di Heilige Gustaf.
Abita in una piccola casina molto ben curata e il suo giardino è veramente impeccabile. Ci sono aiuole di tulipani rossi, bianchi e gialli e vaschette di gerani viola scuro appese ai balconi delle finestre.
Il signor Gunther è un tipo solare e a volte un po’ troppo chiacchierone. Da giovane era stato il barista del pub più caratteristico della città, quello dove tutti i turisti ci si fanno le foto davanti quando giungono a frotte per l’Oktober Fest. Non si è mai sposato, ma non per questo è infelice, anzi, è ben voluto da tutti e ora che l’età è aumentata ha dei giovani che gli danno una mano nelle faccende che non riesce più a brigare da solo.
Gunther è stato un grande amico del signor Manfred, il marito di Annette, e quando erano ragazzi tutti insieme andavano a farsi il bagno nel laghetto vicino alla fattoria di “Herr Joan”, come chiamavano in paese il droghiere.
Dopo essersi fidanzato con Annette, invano Manfred aveva cercato di trovare una ragazza anche al suo amico, così da poter uscire tutti insieme a fare passeggiate e pic-nic. Gunther non ne voleva sapere. Affermava sempre a gran voce che lui l’anima gemella l’aveva trovata, doveva solo aspettare il momento giusto per potersi dichiarare. Ma sono passati gli anni e Gunther è rimasto da solo.
Ora vive nell’appartamento sopra al pub dove lavorava e ogni giorno scende in strada per fare quattro passi e respirare l’aria frizzante della Baviera. La signora Annette passa sempre sotto casa sua, fa quella strada per andare a trovare sua sorella Margarete. Quando lo incontra ci si ferma a parlare ed è felice di ricordare con lui i bei tempi andati. Annette vuole bene a Gunther, lo considera il suo migliore amico, anche perché in città non ne sono rimasti poi molti che hanno più o meno i loro anni.
Ogni volta che la incontra Gunther ha sempre pronto un fiore da donarle; un giorno è un mazzetto di viole, un altro è un rametto di biancospino, ma non c’è giorno che passa che Gunther non ha qualcosa da offrire ad Annette. Lei lo ringrazia con molta gentilezza e gli stringe la mano in modo affettuoso. Il loro rapporto è fatto di piccoli gesti: un sorriso, una parola, un fiore. Basta poco per trasmettersi a vicenda la gioia di essersi incontrati.
Anche se ormai non è più giovane Annette è ancora una bella donna, le forme si sono ammorbidite, ma il viso è rimasto fresco nonostante le rughe; quando aveva vent’anni Gunther le diceva che aveva i capelli uguali al colore di una birra bionda, di una lager. Manfred rideva sempre di gusto a questa battuta.
Oggi Annette cammina veloce, deve ritornare a casa presto per preparare il pranzo della domenica. La verranno a trovare le figlie insieme ai mariti e ai bambini. Sa che sarà una gran baraonda ma è felice di avere i suoi cari accanto a sé. Quasi non si accorge di Gunther che sta seduto sulla panchina vicino all’ingresso del parco comunale.
«Ehi Annette!» la voce profonda di Gunther la fa girare.
«Buongiorno! Mi dispiace ma oggi vado di fretta, non posso fermarmi a parlare» le risponde, cercando di non sembrare scontrosa.
«Oh, tranquilla, non ruberò molto del tuo prezioso tempo» ribatte lui e aiutandosi con il bastone che teneva appoggiato alla panchina si alza in piedi. «Volevo solo darti questa».
Annette pensa che sia uno dei soliti fiori e si stupisce quando vede una scatola giallo tenue nelle mani del vecchio amico.
«Questa è per te, Annette. Buon compleanno!» dice Gunther con una faccia gioviale.
Annette è sbalordita, non sa cosa dire, non sa cosa pensare. Si è completamente dimenticata che oggi è il suo compleanno e non riesce a capacitarsi di come faccia a ricordarselo Gunther.
«Oh cielo, me ne ero dimenticata! Mi sono dimenticata del mio compleanno» afferma con fare pensoso, come se lo stesse dicendo a se stessa.
«Un uomo non dimentica mai il compleanno di una ragazza carina».
Gunther abbassa gli occhi e comincia a tossire, un po’ per nervosismo, un po’ per la raucedine che si porta dietro dall’inverno scorso. Dopo quasi sessant’anni, oggi è la prima volta che espone i suoi sentimenti ad Annette. Per lealtà nei confronti di Manfred non lo ha mai fatto prima d’ora, ma orami sono passati cinque anni dalla sua morte e se non si sbriga a cogliere l’attimo sarebbe  troppo tardi anche per lui.
Annette lo guarda con il cuore gonfio di amore e gratitudine. Amore e gratitudine nei confronti di un uomo che l’ha amata da sempre, ma ha saputo farlo in silenzio, senza essere visto.
«Ero io la tua anima gemella, Gunther?». La domanda è semplice  e schietta, come precisa è Annette. Con gli anni che portano entrambi sulle spalle non c’è più tempo per essere timidi.
Gunther parla con un leggero imbarazzo, ma lei sa già qual è la risposta.
«Ti andrebbe di venire a pranzo da me domenica? Vengono a trovarmi le mie figlie, stiamo in famiglia» propone Annette.
«Non vorrei disturbare, essere di troppo».
«Gunther, anche tu fai parte della mia famiglia» ribatte lei con tono deciso.
Lui annuisce e la guarda sorridente.
«Anche se ho parecchio da fare, ho deciso che mi fermerò un attimo. Mangeresti con me un pezzo di torta?» gli chiede Annette.
«Volentieri» risponde lui prontamente, incamminandosi con il suo passo lento e cadenzato.
Annette lo segue.
«Gunther, ti posso chiedere che torta è?».
«Una Schwarzwäldekirsch torte».
Lei lo raggiunge e lo prende sottobraccio.
«La mia preferita».


Note:
Per chi non conoscesse il tedesco.
1) Il titolo Mit Liebe aus Bayern significa: "Con amore dalla Baviera";
2) Herr in tedesco vuol dire "signore";
3) La Schwarzwäldekirsch torte è la "torta della Foresta Nera".

3 commenti:

  1. Giulie anche se non ho commentato ho letto tutti i racconti e devo dire che mi sono piaciuti molto. Riesci a creare dei personaggi che, nonostante i racocnti siano brevi, sono ben caratterizati e le storie sono dolcissime :). Complimenti ^^.

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  2. Grazie di cuore Chrysallis! Cerco sempre di variare argomento per non diventare ripetitiva...ancora ce ne sono parecchi da scrivere prima che arrivi il 5 maggio, spero riuscire a mantenere il ritmo :)

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  3. Non credo che sarai mai ripetitiva, anche se lo volessi: riesci a rendere ogni storia così particolare che le contraddistingue e le rende davvero uniche.
    Secondo me potresti riprendere anche qualche personaggio e costruirci un nuovo episodio!

    anche questo mi ha fatto scappare la lacrima, grrrrrrr! a questo punto devo leggere quando non c'è nessuno in giro, visto che io odio se qualcuno mi vede che mi commuovo!! vado a ritroso e leggo l'altra, ci vediamo nei commenti a quella ;)

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