lunedì 22 agosto 2011

Recensione: Starcrossed di Josephine Agelini


Finalmente ecco la mai recensione di Starcrossed, quando ormai manca poco alla sua uscita in libreria (il 7 settembre). Il libro l'ho letto un pezzetto fa, ma solo oggi riesco a scrivere la sua recensione. Per chi ancora non conoscesse la trama, QUI trova il post di presentazione con tutte le informazioni che cerca.
Ed ora lasciamo spazio a questo "mitico" romanzo...


La mia recensione


A più di un mese dall’uscita ufficiale del libro di Josephine Angelini ho avuto modo di leggere Starcrossed, primo capitolo di una trilogia che vede la mitologia greca tornare alla ribalta.
Dopo creature sovrannaturali di ogni tipo, ho accolto come una boccata di aria fresca questo nuovo interesse verso quelle storie che, a volte inconsapevolmente, abbiamo imparato ad apprezzare spesso da quando eravamo bambini.

La Angelini ha deciso di sfruttare un vasto materiale, di sicuro non inflazionato come i pallidi vampiri o nerboruti licantropi, dando nuova vita a una delle vicende d’amore più tormentate di tutti i tempi, perché prima di Heathcliff e Catherine, prima di Tristano e Isotta, prima ancora di Romeo e Giulietta, c’erano loro: Elena e Paride. La loro unione ha sconvolto la Grecia intera, provocando una delle guerre più lunghe e sanguinose che la letteratura ha avuto modo di raccontare.

I miti che sono nati da quella storia e da quelle figure di uomini e dei hanno affascinato i lettori da secoli e ora la Angelini dà spazio, come una novella “aeda”, alle nuove vicende degli eroi che abbiamo imparato a conoscere e ad amare. I cultori e, soprattutto, i puristi del genere mitico potranno storcere il naso di fronte alla storia raccontata in questo libro, ma qui non si ricerca la vera corrispondenza di personaggi e avvenimenti, essi servono solo come spunto per raccontare qualcosa di nuovo.

La storia inizia nel più classico dei modi e a dire il vero di somiglianze con Twilight ce ne sono parecchie: lei vive in una famiglia dove la madre se n’è andata quando era piccolissima e il padre ancora dopo tanti anni non se n’è fatto una ragione; arriva la famiglia di lui che è composta da tizi di una bellezza disarmante; la famiglia di lui oltre che a essere misteriosa, ha un parco macchine da far paura; tutta la dinamica del “io vorrei, non vorrei, ma se vuoi…” (passatemi Lucio Battisti). Ma i punti di connessione finiscono qui, perché Helen non è Bella e nei confronti di Lucas, inizialmente, non prova quella che si può dire “attrazione fatale”, bensì un “odio fatale”. La sua vita trascorsa calma e piatta fino a quel momento, con l’arrivo dei Delos avrà una profonda svolta e niente sarà più come prima. Un sentimento di odio purissimo è quello che colpisce Helen alla vista di uno dei componenti della neo-arrivata famiglia, Lucas, verso cui si scaglia come una furia. È l’inizio di un incontro-scontro che non lascerà indifferenti i due ragazzi che si troveranno ad affrontare una realtà che li vede sempre più legati da una storia antica che, apparentemente, nessuno è in grado di cambiare.

L’arrivo dei Delos schiude ad Helen un mondo fino ad allora sconosciuto e di cui lei ha sempre fatto parte; finalmente tutte le sue stranezze, la sua forza, il suo aspetto fisico sembrano trovare una spiegazione che, seppur incredibile, è reale. Helen discende dagli antichi dei dell’Olimpo greco, è una semi-dea, come tutti i Delos.

L’odio violento che sente nei confronti di quella famiglia non è altro che il retaggio di un’antica condanna gettata addosso a tutti i Discendenti dalle Erinni, le Furie, che torturano i semi-dei spingendoli ad uccidersi tra casate rivali. È un mondo complesso e pieno di intrighi dove colpe commesse secoli prima continuano a perdurare ancora nel presente ed Helen si ritrova catapultata in questa nuova dimensione che scoprirà poco alla volta di pari passo con il lettore.

Ma come in ogni storia che si rispetti non è l’odio a tenere lontane due persone, è l’indifferenza a non generare sentimenti, l’odio, invece, può avere effetti collaterali e più esso è potente più può sfociare nel suo contrario, l’amore. Ed è quello che accadrà a Helen e Lucas.
L’amore è quella cosa per cui si combatte, per cui ci si consuma, per cui si muore; la sua forza è immensa e inarrestabile e anche quando è il Fato stesso ad opporsi chi ama non potrà smettere di lottare. Helen e Lucas dovranno scontrasi con i pregiudizi, contro se stessi, contro la loro adolescenza e contro qualcosa che è anche più grande di loro, le lotte fratricide che da sempre sporcano di sangue la mitologia greca.
Una storia d’amore travagliata, di un sentimento potente presentata all’interno di uno scenario che rievoca alla memoria storie conosciute sui banchi di scuola.

La Angelini sa giostrare la narrazione con naturalezza e interrompe la storia creando un cliffhanger ad hoc, dove il lettore sa più dei protagonisti e non vede l’ora di scoprire quali altri colpi di scena lo attenderanno nei prossimi libri.
Da apprezzare l’ambientazione scelta dalla scrittrice, Nantucket è l’isola sferzata dai venti dell’Oceano Atlantico che restituisce all’immaginario del lettore i contorni di qualcosa di selvaggio unito all’ordinata sequenza di case che si affacciano sull’acqua. Spiagge bianchissime e fari che si stagliano lungo la costa rendono il contorno di questa storia ancora più affascinante.

Lucas Delos e Helen Hamilton hanno appena iniziato la loro avventura, il passato sembra voler essere anche il loro futuro, ma se uno lo vuole veramente, la storia può essere riscritta?
Insieme cercheranno di trovare la risposta. 




VOTO DEL BLOG:


 Good Book. Libro gradevole, per una lettura spensierata.

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