mercoledì 22 febbraio 2012

Recensione: "Green" di Kerstin Gier

Titolo: Green Autrice: Kerstin Gier
Casa editrice: Corbaccio Pagine: 432
Prezzo: € 16,60

La trama:
«Sono davvero contento di aver chiarito le cose. In ogni caso resteremo sempre buoni amici, giusto?» Quando un ragazzo dice così a una ragazza non è che la renda pazzamente felice. Se poi il ragazzo in questione è Gideon de Villiers, occhi verdi e capelli corvini, Gwendolyn Shepherd, la destinataria del messaggio, si sente precipitare decisamente negli abissi dell’infelicità. E sì, perché, nelle due settimane che le hanno sconvolto la vita, facendole quasi dimenticare di essere una normale studentessa di sedici anni di una normale scuola londinese, Gideon le era sembrato la sua unica ancora di salvezza. Solo da due settimane, infatti, Gwen ha scoperto di essere predestinata a viaggiare nel tempo per portare a termine una missione pericolosissima da cui dipende il destino dell’umanità intera. Una faccenda che, in realtà, non le interessa affatto, diversamente dalla cugina Charlotte, che era convinta di essere lei la predestinata e che era stata educata ad affrontare situazioni e persone di ogni tempo e ogni luogo. Solo per Gideon, il suo compagno di viaggi nel passato, Gwen ha trovato sopportabile l’essere sballottata da un secolo all’altro alla ricerca di un cronografo perduto, ma ora perché dovrebbe continuare a lasciarsi tiranneggiare dall’implacabile setta dei Guardiani? D’altra parte, è vero che a poco a poco sta scoprendo segreti insospettabili sulla propria famiglia che la riguardano molto da vicino. E poi, finché è sostenuta da amiche come Leslie e da piccoli gargoyle impiccioni e simpatici come Xemerius, la sua vita, oltre a essere piena di pericoli, può essere anche molto eccitante...

Un brano:

"Per mia natura non ero incline all’autocommiserazione, era la prima volta nella mia vita che soffrivo per pene d’amore. Pene d’amore di quelle serie, intendo. Quelle che fanno proprio male. Al loro confronto tutto il resto diventa insignificante. Persino la sopravvivenza è secondaria. Sul serio: il pensiero della morte in quel momento non era tanto spiacevole. In fondo non sarei stata la prima a morire di crepacuore, mi trovavo anzi in ottima compagnia: la Sirenetta, Pocahontas, Giulietta, la Signora delle Camelie, Madame Butterfly, e adesso io, Gwendolyn Shepherd."


La mia recensione


Quando qualcosa che abbiamo amato finisce – che sia un libro, una serie televisiva, un fumetto, un programma – la sensazione è simile a un venticello gelido che soffia nei pressi del cuore. Non si tratta di romanticismo becero o lacrima facile, semplicemente dispiacere.

Due forze spingono il lettore/spettatore: quella centripeta e quella centrifuga. Se da una parte è irrimediabilmente attratto da quello che sa essere il capitolo conclusivo, curioso di scoprire come si conclude la storia; dall’altra fuggirebbe a gambe levate, ritardando il più possibile quella che per certi versi è la fine.

Con Green la Trilogia delle gemme di Kerstin Gier giunge all’epilogo finale. Non è passato poi molto da quando abbiamo letto Blue, il secondo romanzo, e già dobbiamo salutare una saga simpatica, tenera, ironica popolata da personaggi che ci sono entrati nel cuore. Ciò dimostra come Kerstin Gier ha saputo fare un ottimo lavoro, creando una storia per ragazzi in grado di appassionare anche gli adulti.

Prendendo in giro se stessa e ironizzando sulle situazioni in cui di volta in volta si viene a trovare, Gwendolyn, la protagonista della trilogia, si è scrollata di dosso la polvere che ammanta le altre protagoniste di romanzi young adult, quello strato di autocompiacimento e egocentrismo che spesso appesantisce le loro storie. Solare e divertente anche quando piange milioni di lacrime, Gwendolyn è una ragazza tosta che sa affrontare le sfide a testa alta. E occorre fegato, se da un giorno all’altro scopri di essere una viaggiatrice nel tempo.

L’elemento prettamente urban fantasy dei viaggi nel tempo, ben condotto all’interno di tutta la narrazione, offre la possibilità di sovrapporre i piani temporali dei tre romanzi. Episodi raccontati nel primo romanzo non necessariamente si trovano cronologicamente slegati o antecedenti a ciò che avviene nel secondo e nel terzo libro. Tutto si intreccia e si incastra alla perfezione in un quadro di insieme che si arricchisce e si fa via via più comprensibile. Quello che sembrava rimanere nell’ombra, senza un’apparente spiegazione, in Green verrà ripreso e spiegato, non senza numerosi colpi di scena.

La storia d’amore tra i due protagonisti – mai melensa, va detto – continua a catturare l’attenzione del lettore, a farlo sognare con una genuina dose di romanticismo vero, pragmatico, capace di cogliere la frizzante esuberanza dei primi amori.

Il lettore dal cuore di marzapane – come afferma la stessa autrice – seguirà in tutto e per tutto le rocambolesche avventure del cuore della protagonista e non potrà non sorridere leggendo affermazioni come «Nessun cuore può essere spezzato, perché tutti sono fatti di marzapane» o «Restiamo amici. [...] Sono sicura che da qualche parte nel mondo, ogni volta che questa frase viene pronunciata, muore una fata».

La freschezza della Gier, la sua scrittura, riescono a trasmettere spontaneità, compito arduo per uno autore. Pur essendo il capitolo conclusivo di una trilogia, Green non corre nella narrazione, tutto viene dosato e si manifesta al lettore al momento giusto. Lo stile e il ritmo riescono a mantenersi costanti nei tre romanzi, non facendo perdere aderenza al racconto.

Una storia ben pensata e ben scritta, dei personaggi adorabili – anche nel caso di quelli antipatici – insieme alla cura nel raccontare l’universo young adult fanno della Trilogia delle gemme una triade di romanzi capaci di mescolare i tanti elementi presentati senza mai peccare in difetto o in eccesso. Green è quindi il degno capitolo conclusivo di una saga che ha affascinato milioni di lettori. Salutare Gwen, Gideon, Xemerious e i Guardiani e tutti gli altri personaggi comporterà un piccolo strappo nel nostro cuore di marzapane, ma insieme alla punta di tristezza ci sarà la gioia di aver letto una storia divertente e allo stesso tempo dolce.


VOTO DEL BLOG:

 Great Book. Gran bel libro, da non perdere.

1 commento:

  1. ho amato questo libro dall' inizio alla fine se pur lo ho letto per caso,dopo averlo letto tre volte di fila mi sembra ancora la prima volta la gier è una scrittrice fantastica intelligente romantica e ironica!questo libro è un capolavoro come gli altri due lo consiglio a tutti specialmente ai romantici!!"gwen non mi lasciare ti amo!"FANTASTICO !!geniale e anche se finisce la fina da un senso di completezza della storia e di continuazione della vita di gwen e gideon anche senza di noi!

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